Bè, Groenlandia vuol dire "Terra Verde"....forse non sarà un caso e forse quando fu scoperta dall'uomo tutto quel ghiaccio non esisteva ancora. Che si stia accellerando un processo naturale?
Io credo proprio di si.
Osservatorio meteo amatoriale di Casalpusterlengo (LO)
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Portale Meteorologico Lodigiano
www.meteolodi.net
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
Ho approfondito molto la questione della Groenladia e di Erik Rosso. E' vero che il nome è stato dato per convincere gli abitanti dell'Islanda a venire in Groenladia ma ci sono parecchie prove di come quest'isola intorno al medioevo fosse una terra ospitale e di gran lunga meno fredda e ghiacciata di ora (soprattutto all'interno).
Sono stati trovati resti di villaggi e soprattutto di fattorie. Le teorie climatiche legate alle vicende di questo curioso personaggio non si fermano alle sue bufale nei confronti dei suoi ex connazionali. Sono un po' più articolare. Se soltanto si leggessero...
Erik Rosso ha girato per 3 anni in lungo e in largo per quest'isola con l'intenzione di convincere, per motivi economici, il suo popolo a trasferirsi lì. Secondo lui non bastava raccontare che lì il clima era gradevole (sicuramente non era così ma nemmeno estremo come è adesso soprattutto in inverno), era necessario assegnare a queste terre libere un nome simbolico e molto ottimista..
Le stesse saghe vichinghe che raccontano di Erik Rosso, raccontano pure delle mandrie portate in Groenladia, della presenza di selvaggina molto varia (orsi polari, balene, lepri), di immense vallate adatte per il pascolo.
Addirittura ci sono opere vichinghe che raccontano di boschi di betulle e di meli. Parliamo degli anni intorno all'anno 1000.
Ma la più grande testimonianze riguardo a condizioni climatiche ben più accessibile per l'uomo è dato dall'incremento dei traffici commerciali tra Islanda e Groenladia e tra la Scandinavia e la stessa Groenladia. Ed viene imputata anche a un clima migliore, l'attraversata dei vichinghi verso le attuali isole Canadesi.
La Groenladia in quel periodo era diventata la terra promessa per gli abitanti del nord Europa.
Ovvio che non stiamo parlando di un clima tropicale ma pur sempre di condizoni climatiche lontane da quelle odierne.
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Prima di pensare che sono un imbecille, potresti anche documentarti sulla storia della Groenlandia.
Capisco che ogni evento climatico di questi anni lo vuoi a tutti i costi ricondurre al global warning e che appena un utente di questo forum fa una battuta su un evento climatico, tu non perdi tempo per vederla come un attacco indegno ed eretico simbolo della negazione dell'effetto serra, ma per favore questo è un problema tuo.
Non posso ad ogni intervento giustificarmi
Ieri sera avevo voglia di scrivere così perchè il primo pensiero che mi è venuto in mente leggendo la notizia.
Se avessi scritto "oh oddio i ghiacci si stanno sciogliendo per il GW", dov'era novità? Lo sappiamo tutti.
Alle volte è piacevole anche non essere sempre ripetitivi e teorizzatori.
Detto questo, era l'ultima delle cose che stavo pensando, quella di provocare. Non siamo mica tutti come te.
Sarei un po' più cauto. Al culmine della civiltà la Groenlandia aveva due siti (due fiordi, praticamente) abitati, per un totale di circa 5.000 abitanti. Alle betulle ci credo, ai meli un po' meno: li portarono loro? Li piantarono loro?
In ogni caso non fu mai una terra promessa: era un terra fragile e sterile che la pur piccola popolazione esaurì rapidamente condannando i suoi abitanti. Le "immense vallate" per il pascolo di cui tu parli non riuscirono a sostenere i suoi abitanti che, comunque, avevano una dieta prevalentemente costituita di carne (foche, caribù, animali da allevamento) e latticini, visto che di prodotti vegetali ne crescvano ben pochi.
Su questo ha scritto bene Diamond in Collasso.
Innanzitutto è warMing. In secondo luogo io mi chiedevo il perché della tua battuta in quanto del tutto immotivata. Che senso ha dire "sono convinto che esisteva nel Medioevo" quando non sai minimamente se ciò fosse vero? E se io fossi convinto che era abitata da sirene in topless? Detta così ha lo stesso fondamento della tua.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
La descrizione che fai della Groenlandia medievale è largamente sovrapponibile a quella della Groenlandia odierna.
Infatti,
- Orsi polari, balene e lepri in Groenlandia ci vivono pure adesso.
- Verdi vallate adatte al pascolo coprono anche oggi, nel Sud, porzioni di territorio relativamente ampie.
- Mandrie, ossia vacche, cavalli e, soprattutto, pecore vi sono allevate.
- Vi si coltivano cavoli, rape e patate (non in serra).
Da tutto ciò deriva, secondo il tuo procedimento logico e l’utilizzo dei medesimi indicatori, che l’ambiente attuale della regione sarebbe analogo, e non lontano come invece sostieni, a quello “rinvenuto” da Erik il Rosso!
A margine, aggiungici pure che il paesaggio che osserviamo oggi, vegetazionale, glaciale, ma anche antropico, è in “equilibrio” con un clima che non è quello odierno: “ambiente e paesaggio del clima attuale” li vedremo solo tra qualche decennio.
Infine, visto che ti sei letto almeno un po’ di saghe nordiche, ti suggerirei di approfondirne anche la veste critica, così da rilevare la complessità delle interpretazioni che le rendono o meno, a seconda dei casi, fonti storiche. Prima ancora che fonti, presunte, per la storia delle variazioni climatiche.
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"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
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