Credo che l'unica soluzione sia una calamitÃ* di un qualche tipo che sfoltisca un po'...diciamo 2.000.000.000 di persone da scegliersi tra occidente e zona India-Cina...una zona sola, però, altrimenti se si spalmano su più zone non cambierebbe nulla.
la fine della civiltÃ* ci sarÃ* fra 30/40 anni.
A meno di trovare altre fonti, che la di la delle favolette che ci piace raccontare, a livello pratico è molto improbabile.
Gli archivi Ginevrini della Petroconsultants insieme a quelli della BP Amoco costituiscono la fonte piu' autorevole e completa per quanto concerne i giacimenti di petrolio in tutto il mondo, riserve, capacita' presunte, barili di greggio estratti ad oggi, capacita' estrattiva degli impianti di pompaggio, tipi di greggio, costi di estrazione, tipologia e profondita' dei pozzi etc. etc.
Colin J. Campbell e Jean Laherrere sono due geologi che hanno lavorato per 40 anni in tutto il mondo con molte compagnie e che si sono specializzati nella valutazione delle capacita' dei giacimenti e delle riserve "ultime" di greggio nel mondo.
King Hubbert e' stato un geologo/matematico che fin dal 1947 ha modellato su una curva logistica Gaussiana la relazione tra capacita' complessiva di un sistema di giacimenti, i volumi correntemente estratti e l'andamento dei ritrovamenti di nuovi giacimenti.
La modellazione di Hubbert applicata ai dati di Petroconsultants e BP Amoco con le valutazioni di Campbell e Laherrere da' una indicazione abbastanza precisa: la produzione di greggio arrivera' al suo massimo tra il 2008 e il 2010 e quindi calera' in ragione del 3% all'anno fino al totale esaurimento della risorsa nell'arco dei successivi 25-30 anni.
whatever it takes
le macchine ad idrogeno ci sono giÃ* (da 15anni) con processi sempre + vantaggiosi specie negli ultimi 4-5anni e senza reforming (quindi necessitÃ* di produzione anticipata con estrazione di idrogeno dalle varie biomasse-metano ecc..facendo levitare enormemente i costi) nelle celle ad ossidi solidi (cho ho discusso peraltro in tesi), c'è da domandarsi come mai non vengono fatti investimenti a riguardo se nn in termine di ricerca e immesse nel mercato a solo titolo dimostrativo visto che proporre automezzi da 140kmh con autonomie da 400km ed alta affidabilitÃ* per 20000euro sono prezzi + che vantaggiosi al momento!
mahh...![]()
Ma non avrebbe senso proporre adesso delle auto a idrogeno.Originariamente Scritto da korn
Certo, funzionano bene, non inquinano etc etc etc.
Ma il problema rimane sempre l'approvvigionamento energetico.
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Non male l'idea. Poi, per ovviare alla produzione di idrogeno, si mette un bel reattore nucleare a bordo e un bel serbatoio d'acqua da cui ricavare l'idrogeno.Originariamente Scritto da korn
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ah beh se ritieni limitata la grande varietÃ* di fonti che si avrebbero a disposizione tra ammoniaca, metano, propano, etanolo, biomasse e derivati vari...allora nn discutoOriginariamente Scritto da djordj
Ricordo però che oltre ad apportare una riduzione dei costi/fonti di alimentazione c'è anche un crollo delle sostanze inquinanti prodotte..![]()
senza reformer significa proprio senza produzione diretta di idrogeno, avviene tutto internamenteOriginariamente Scritto da Solda
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la produzione diretta di H2 dall'acqua non è vantaggiosa se nn a condizione di p/T che la renderebbero inapplicabile in termini di prezzo e dimensione di una struttura 'portatile' a riguardo
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Tanto per dire... la Finlandia sta costruendo una centrale nucleare con reattore EPR utile a garantirsi il fabbisogno di energia elettrica per una citta di 1,6 milioni di abitanti.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
La Francia è prossima alla costruzione di un nuovo impianto, sempre con la tecnologia di cui sopra, la Cina è interessata alla medesima tipologia di impianto.
Cos'è: il vecchio che arretra?
Notare che le nostre centrali di Latina, Trino e Garigliano furono costruite in un lasso di tempo compreso tra 46 e 60 mesi.
Adesso, non posso credere che con le nuove tecnologie si siano dilatati a dismisura i tempi di costruzione di impianti nucleari.
Anche perchè, i responsabili Westinghouse hanno dichiarato che i nuovi reattori nucleari ad acqua in pressione (Pwr), largamente prefabbricati in officina, possono essere costruiti, dal primo getto di calcestruzzo all’avviamento commerciale, in soli 36 mesi.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Non ci siamo capiti.Originariamente Scritto da Adriano 60
Il punto non è se l'EPR funzioni oppure no e quanta energia sia in grado di produrre.
E' ovvio che funzioni; è ovvio che nel campo dei reattori termici classici sia l'avanguardia tecnologica.
Quello che ripeto da un po' è che, comunque, è una tipologia di reattore che NON garantisce la sostenibilitÃ* del modello energetico.
Questa tipologia di reattore sfrutta il 5% del minerale, poichè costretta per sua natura a fare uso del materiale fissile e basta.
E poichè l'uranio non è infinito, esattamente come il petrolio, passare da un mo dello non sostenibile ad un altro non sostenibile non mi sembra 'sto gran esempio di lungimiranza.
Non ne sto facendo un discorso ecologico, ma di sostenibilitÃ*: se il petrolio "finirÃ*" tra 50 anni (numero a caso), non mi sembra che passare ad un modello energetico che ne duri 70 sia 'sta gran risorsa.
Per questo continuo a parlare di reattori veloci; il punto è la sostenibilitÃ*.
Un ALMR è un reattore sperimentale, per questo si parla di 15 anni.
Si parla di 15 anni, però, per arrivare ad un modello sostenibile a tempo lungo/lunghissimo, visto che con tale tipologia di reattori (che arriva a sfruttare il 99% del materiale grezzo + le scorie degli attuali reattori) potremmo dimenticarci per secoli del problema dell'approvigionamento.
Come ho giÃ* detto, in Corea un reattore termico lo mettono in opera in 24 mesi.Originariamente Scritto da Adriano 60
Non vedo cosa ci sia di strano nel fatto che una tecnologia sperimentale richieda più tempo per la posa in opera del 1° esemplare; mi sembra la cosa più naturale del mondo.Originariamente Scritto da Adriano 60
Semplicemente, essendo nella cacca (mi si passi il termine) a mio modesto parere dovremmo perseguire la via al momento più semplice, veloce e redditizia allo stesso tempo.Originariamente Scritto da Massimo Bassini
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
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