mi è difficile pensare a cose serie prima di 30-40 giorni...certamente il fisiologico rallentamento dell'azione del VPS potrebbe darci di tanto in tanto sprazzi di inverno, di fronte comunque ad una tendenza improntata ad una stagione ampiamente anonima.
All'orizzonte non vedo difatti grossi distrubi all'azione del VPS, qualcosa a livello di EP-FLUX vi vede, anche se purtroppo, dagli outlook su base ECMWF e JIMA pare proprio che la propagazione un media stratosfera latiti, come pure carente si rivela la disposizone del flusso medesimo (verso NW anzichè N, meglio NE).
Certamente una o due irruzioni degne di un inverno si verificheranno, temo però quando la parte migliore della stagione se ne sarà oramai andata.
Vorrei una conferma di ciò che penso io di ciò che è lo stratcooling e lo stratwarming. Lo stratcooling è il raffreddamento della stratosfera e quindi VP in grande spolvero. Lo stratwarming è il riscaldamento della stratosfera e quindi Vp debole. Ma com'è possibile che il freddo arriva quando il vp sia debole?
Non necessariamente il freddo arriva solo dal Vp.
Comunque quando è in atto uno stratwarming, il Vp diventa "debole" e collassa verso S dove i blocchi atlantici lo permettono.
Questo molto semplicemente. Un esempio lampante è il fine febbraio 2004: un collassamento unico.
nell'84 di questi tempi nessuno scommetteva che di lì a 20gg sarebbe successo ciò che successe.... quindi cauti sull'inverno mite
stratosfericamente parlando mi pare che la configurazione "di ingresso" sia stata un pò diversa da quella di oggi... quindi la mia opinione è che il mito sia destinato a sopravvivere anche al 2006
ansioso di essere smentito![]()
A tal proposito sto leggendo commenti interessanti (che in parte riporto) riguardo una possibile correlazione tra le recenti esplosioni solari e uno stratwarming a metà inverno........ma vedo già dal post precedente che anche tu avevi fatto qualche pensierino riguardo questa cosa.....![]()
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"Trying to say what type of an effect this is going to have, at this early stage, is quite premature. It's becoming quite obvious that Region 930 is not done and it will be moving into a much better geoeffective location during the next several days. A large eruption could trigger a strong or severe geomagnetic storm. All of these variables need to be considered in the long run.
This increased activity is considerably high right now especiially with this second X-class flare that seems to have peaked in the X6.5 range. Yesterday's daily solar flux reading was the highest since early last December. Todays will probably be even higher and so will the background x-ray flux level. You probably have to go back to the time frame of Katrina to find a higher daily reading for the latter.
If you read the stratospheric mid winter warming research link that I provided in one of my other posts yesterday you would have to think that this increased activity level has to help it's chances."
E ancora:
"Reference for many cases of direct connections between solar eruptions and weather phenomena is given in the literature. A typical example are the investigations by R. Scherhag [96] and R. Reiter [92] which show that the quality of weather forecasts deteriorates significantly at the time of solar eruptions. The described effects are not negligible. M. Bossolasco et al. [6], for example, observed an increase in thunderstorm activity by 60% after solar eruptions. Such effects of solar eruptions, well known for decades, should be taken seriously by the IPCC, particularly since the Svensmark effect alone has a stronger weight than the anthropogenic greenhouse effect. "
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
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Cade a fagiolo sta cosa
Anch'io ero intervenuto a tema e avevo introdotto una settimana fa un argomento simile (riporto sotto quello che avevo scritto, a mò di elucubrazione)
Occhio intanto al grafico sottostante, che il flusso e le macchie stanno raggiungendo picchi notevoli, superiori perlomeno a quelli degli ultimi 3 mesi![]()
(replay) Analizzando varie situazioni ho notato (assieme ad un mio amico) che nelle ultime due grosse occasioni capitate durante i minimi solari, l'inverno 84-85, ed il Burian '96, la gelata era stata preceduta da un evento astronomico abbastanza particolare.
Difatti appena un mese prima degli eventi nevosi il sole, pur sonnecchiando, si svegliò all'improvviso registrando un netto picco di flusso e macchie solari che perdurò solamente pochi giorni, non di più.
Fino a quel momento il Vortice Polare non aveva dato segni di instabilità (ottobre-novembre 84, grossomodo), oppure aveva fatto solo timide e brevi puntate verso l'Italia ed il Mediterraneo (novembre 96).
In particolare da notare come la situazione del novembre 84 assomigli molto nella dinamica a quella che stiamo vivendo in questo periodo (seguì però da una furiosa incursione del Vortice Polare sull'Europa); mentre è da sottolineare come anche il Burian '96 fu garantito (nella consistenza) da un corposo split del Vortice Polare sulla Siberia settentrionale attorno a metà dicembre.
Cosa voglio dire? Che bisognerebbe chiedersi se, come, quando e quanto un'esplosione solare in periodo di minimo sia in grado di incidere sulla struttura della circolazione stratosferica, magari fino ad arrivare ad uno split del VP fino a quel momento più o meno in palla, visto che alle alte quote hanno estrema importanza fattori come la fotodissociazione dell'ossigeno, lo sviluppo di ozono, reazioni chimiche esotermiche in genere e così via.
Così, tanto per dare uno spunto di discussione ed approfondimento, nulla di più(fine replay)
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Ecco il picco di macchie nella terza decade di novembre 1984 (non capisco perché non si veda direttamente, comunque basta cliccare sopra):
[img]http://www.dxlc.com/solar/history/hist8411_12.gif[/img]
E nella terza decade di novembre 1996:
Infine qualche altro dato a supporto della situazione attuale![]()
Region 10926 decayed slowly and quietly.
Region 10927 was quiet and stable.
Region 10930 is a complex region capable of producing further major flares. There is a magnetic delta structure in the northwestern part where negative polarity is nearly embedded within a strong positive polarity area. Flares: C2.2 at 02:03, C3.9 at 05:09, C4.2 at 06:26, M1.8 at 08:03, C1.5 at 09:11, major X9.0/2N at 10:35 (associated with a strong type II and a moderate type IV radio sweep), C1.7 at 16:15, C1.2 at 17:22, C5.8 at 20:07, C3.7 at 20:54 and C1.5 at 23:55 UTC. The X9 flare was associated with a minor increase in proton levels. An X9 flare at this stage of a solar cycle is very unusual and seems to have caused problems for some instruments on GOES-13. This is an image from GOES-13 a few minutes after the flare peak (and shortly before imaging problems were noticed):
Comment added at 19:00 UTC on December 6: Region 10930 produced an X6.5 flare at 18:47 UTC. Earlier today, at 08:23 UTC, this region was the source of another major flare, an M6.0 event. Proton levels are increasing and a proton event has begun. Region 10930 is quickly becoming one of the most significant flare producers of solar cycle 23.
Coronal mass ejections (CMEs)
December 3-4: No obvious partly or fully Earth directed CMEs were detected in very incomplete LASCO imagery.
December 5: While no LASCO images are available from the time after the X9 event, such events are often associated with large and fast CMEs, so there is at least a chance of a flank impact from the CME produced by the event.
Forecast
The geomagnetic field is expected to be unsettled to minor storm on December 6-7 with a chance of major storm intervals due to effects from CH250. Additionally there is a chance of a CME impact associated with the X9 flare which occurred on December 5.
Coronal holes (1)Coronal mass ejections (2)M and X class flares (3)
verde
giallo
rosso
1) Effects from a coronal hole could reach Earth within the next 5 days. When the high speed stream has arrived the color changes to green.
2) Effects from a CME are likely to be observed at Earth within 96 hours.
3) There is a possibility of either M or X class flares within the next 48 hours.
Green: 0-20% probability, Yellow: 20-60% probability, Red: 60-100% probability.
Ultima modifica di Lorenzo Catania; 06/12/2006 alle 23:15
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Se anche questa volta avvenisse un replay dell'84 e del 96 si potrebbe cominciare a non parlare + di casualità![]()
Seguiamo gli sviluppi...
Cosa voglio dire? Che bisognerebbe chiedersi se, come, quando e quanto un'esplosione solare in periodo di minimo sia in grado di incidere sulla struttura della circolazione stratosferica, magari fino ad arrivare ad uno split del VP fino a quel momento più o meno in palla
Ciao Lorenzo qui ti sbizzarrisci ehL'ipotesi di uno stratwarming generato dall'attività solare è affascinante,vedremo nei prox giorni se l'attività solare continuerà su questi livelli.Ciao 'notte
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Continuerò a seguire il tutto con la dovuta calma![]()
Teniamo comunque conto anche del fatto che (ad esempio) il modello GFS ha una griglia verticale fino a circa 0,73 hPa, o qualcosa del genere, quindi pressappoco una 70ina di km; pertanto "non sa" cosa succede sopra, e se davvero dovesse esserci una correlazione tra i 2 fenomeni (dinamica del Vortice Polare e Flares solari), penso che i modelli si adatterebbero run dopo run, lasciandoci un minimo di sorpresa.
Ma vabbè, è comunque presto per parlarne![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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