Visto l’interesse che ho potuto notare per gli sviluppi del tempo nevoso avuto in Liguria, scrivo questo messaggio nella speranza di chiarire la dinamica e dare qualche dato sul quantitativo di neve caduta.
Dopo anni, esattamente dopo il 1991, la neve quest’anno torna ad imbiancare la Liguria fino sulla costa in tutte e quattro le province. E questo avviene per ben due volte di seguito a distanza di un mese: la prima nevicata diffusa su tutto il territorio cade il 28 dicembre 2005, la seconda il 26 gennaio scorso. Le due nevicate, però, sono dovute a due configurazioni bariche diverse: la prima è legata ad una potente irruzione di aria artica marittima dalla Valle del Rodano, mentre la seconda è dovuta ad uno scorrimento di aria più calda sopra la preesistente aria fredda giunta nei giorni precedenti. Per parlare della neve in Liguria, però, bisogna puntualizzare alcune note fondamentali, ribadendo il fatto che le due configurazioni sopra menzionate portano ad una circolazione che porta a sviluppi differenti tra la Riviera di Ponente e quella di Levante.
Partiamo dall’irruzione dalla Valle del Rodano. Quando una massa d’aria fredda irrompe sul Golfo del Leone si apre a ventaglio sui mari occidentali italiani e si presenta sotto forma di maestrale in Sardegna e di libeccio sulle coste liguri e dell’alta Toscana: si tratta del cosiddetto “libeccio freddo”. In tal caso si possono avere due scenari:
1)Se le correnti a tutte le quote sono molto intense, il flusso freddo da SW interessa esclusivamente il Levante a Est di Genova fino alla Versilia, con netto richiamo umido dal mare che condensa poi in precipitazioni nevose fino sulla costa, in particolare sullo spezzino, mentre il genovese viene solitamente preso di striscio. Si tratta per lo più di rovesci, legati all’instabilitÃ* generata dall’impatto del blocco freddo artico sul mare più caldo. Il Ponente Ligure rimane invece riparato da tale tipo di circolazione e vede a mala pena passaggi nuvolosi senza precipitazioni degne di nota.
2)Se invece le correnti sono più blande, la disposizione ad arco dell’Appennino ligure vince sulla velocitÃ* del flusso e invoglia le correnti ad assumere una circolazione ciclonica che attiva sempre il libeccio freddo a Levante, mentre su genovese e Ponente si instaurano venti settentrionali, in genere da nord-est. Questo ultimo caso rientra proprio nel quadro sinottico avuto il 28 dicembre scorso, con la neve che è arrivata a cadere persino su Sanremo, oltre che a Savona, La Spezia e Genova, anche se quest’ultima ha visto per lo più fiocchi coreografici.
Nel caso di nevicate da scorrimento, invece, la situazione cambia radicalmente. Questo tipo di nevicate necessitano ovviamente di una fase preparatoria caratterizzata da una irruzione di aria siberiana, con venti gelidi che entrano da Trieste e accumulano il freddo ad iniziare dal Piemonte, fino a costruire un cuscino di aria fredda che appare più spesso a ovest, laddove rimane chiuso tra i rilievi più elevati. Quando l’irruzione fredda finisce e una perturbazione atlantica si avvicina dal Mediterraneo occidentale accompagnata da un calo di pressione sul Golfo Ligure, il gradiente barico che si instaura tra la costa ligure e la Pianura Padana risucchia proprio l’aria fredda accumulata nella Valle, determinando così un travaso del freddo fino su Genovese e Savonese. Il motivo per cui il travaso si limita a queste sole due province è da ricercare proprio nella morfologia del territorio e nell’irregolaritÃ* della struttura appenninica. Infatti, mentre Imperia e La Spezia hanno alle spalle rilievi ben compatti che in media raggiungono i 1200-1500 metri, Savona e Genova sono separate dalla conca padana da alcuni passi che raggiungono al massimo i 4-500 metri di quota (Passo dei Giovi e passo del Turchino). In pratica, il settore centrale dell’Appennino ligure, oltre a essere più basso di…statura, è anche molto più frastagliato e permette molto facilmente il travaso dell’aria fredda.
Nel caso di nevicate da scorrimento, quindi, solo Genova e Savona riescono a vedere la neve fino al livello del mare, mentre Imperia e La Spezia vedono subito la pioggia, perché il cuscino freddo non regge per niente. E pensare che La Spezia, rispetto a Genova, registra in caso di notti serene temperature minime che sono sempre (e ribadisco sempre) di 2-4 gradi inferiori a quelle del capoluogo ligure. Ma quando entra lo scirocco, non c’e proprio nulla da fare, in quanto il cuscino, tra l’altro molto sottile, viene velocemente eroso. Questa situazione, ad esempio, si è avuta nel dicembre del 1996, quando su Genova e Savona è nevicato, mentre sulla costa della Spezia e di Imperia si è avuto prima gelicidio e poi pioggia. Ovviamente, man mano che lo scirocco assottiglia il cuscino freddo, la precipitazione nevosa sul genovese e savonese tende a trasformarsi in pioggia ad iniziare dalla provincia di Savona. Da quanto ho potuto osservare in questi anni, il passaggio di consegue tra la tramontana scura e lo scirocco su Genova avviene circa 24 ore dopo l’ingresso dello scirocco sullo spezzino.
Queste, in generale, sono le due configurazioni tipiche che possiamo definire anche standard. Ma c’è un cambiamento, almeno per quanto riguarda quest’anno, rispetto al passato. In questa seconda nevicata, quella avuta il 26 gennaio scorso, il cuscinetto freddo è riuscito a reggere anche alla Spezia e a Imperia. Eppure alla Spezia, la temperatura minima registrata alla fine dell’irruzione siberiana iniziata il 22 gennaio è stata di “appena” -1.1 °C, rispetto ai -7 del dicembre del 1996. Perché, allora, questa volta il cuscino, molto meno consistente, ha retto e ha regalato agli spezzini una nevicata da favola (tra i 10 ed i 15 cm gli accumuli in cittÃ*)? Il merito va ricercato proprio alla mancanza del respiro atlantico. Fino agli anni ’90, infatti, l’ingresso delle perturbazioni era accompagnato dalle correnti ben più miti ed umide che provenivano da quella latitudine. Questa volta, invece, il respiro meridionale è stato innescato dall’avvicinamento al Nord Italia non di un minimo atlantico, ma da un minimo in discesa dal Nord Europa. Questo ha attivato uno scirocco più freddo rispetto alle classiche sciroccate del passato. Pochi gradi in meno (circa 2-3 °C), ma sufficienti a far sì che la neve reggesse egregiamente. Infatti, proprio il giorno dopo (il 27 gennaio), quando la neve ha lasciato il posto alla pioggia, la massima registrata alla Spezia è stata di appena 6.4 °C. Normalmente, in caso di scirocco “vecchio stile”, sarei dovuto arrivare almeno a 9-11 °C. Questa tendenza ad avere venti meridionali più freddi rispetto al passato sta diventando sempre più la normalitÃ*.
Comunque… questi sono gli accumuli dell’ultima nevicata. Genova è arrivata in cittÃ* sui 30-40 cm, 50-60 cm sui quartieri più alti, come a Molassana. La Spezia, invece, sui 10-15 cm in cittÃ*, 30 cm sui rilievi che si affacciano sul mare, fino a 50-80 cm nell’Alta Val di Vara, come a Varese Ligure e Sesta Godano (siamo sui 300 metri di quota). Anche in Lunigiana e Garfagnana, sul settore nord-ovest della Toscana, gli accumuli sono arrivati oltre il mezzo metro, come a Pontremoli.
Una nota per quanto riguarda la mia cittÃ*. Dal gennaio 2004 al gennaio 2006 La Spezia ha visto ben 9 eventi nevosi, tutti in crescendo quanto a intensitÃ* e durata: 3 nel 2004, 5 nel 2005 e 1 nel 2006. Rapportando questi dati al fatto che le uniche nevicate avute in cittÃ* risalgono al 1985 e al 1991, ritengo che l’escalation nevosa avuta in questa regione sia davvero stupefacente.
Un saluto a tutti
Andrea
Bellissimo intervento Andrea!
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Quoto i precedenti messaggi,davvero bello ed istruttivo questo intervento complimenti ancora![]()
Grazie per quest'ottimo intervento, mi sono salvato il messaggio
Saluti dal lato opposto del NordItalia![]()
Saluti dal punto più settentrionale del Mediterraneo! E da TS, patria dei ts e della Bora, da cui soffia il fresco a 150 all'ora ...e il caldo si divora!
Anke per me ke sono di tutt'altra regione è stato un intervento molto interessante ed istruttivo!La Liguria è una terra splendida da tutti i punti di vista!Gode di clima mite ma al contempo può giovarsi di nevicate spettacolari!Confortante anke il dato sull'aumento delle stesse!![]()
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Ottima spiegazione!!!
Anche stasera ho imparato qualcosa![]()
Complimenti![]()
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Molto interessante![]()
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Grande Andrea! Sarebbe da Magazine, ma non riesco più a inserire niente col nuovo computer che mi fa saltare la linea Adsl ogni volta che faccio dei trasferimenti di immagini od operazioni simili.
Alex, se ci sei batti un colpo...![]()
Complimenti Andrea per la spiegazione.
Tanto interessante quanto morfologicamente è complicato il territorio ligure.
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Alessandro Ceppi – Staff Meteonetwork
Dati e immagini in diretta da Seregno:
http://www.dropedia.it/stazioni/seregnocentro/index.htm
Dati in diretta da Valfurva:
http://www.dropedia.it/stazioni/valfurva/index.htm
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