
Originariamente Scritto da
Deneb
Sulla rivista Le Scienze di questo mese è riportato un articolo molto interessante sul ruolo che la corrente del Golfo gioca sul clima europeo.
L'autore del pezzo in questione, Richard Seager, mette in dubbio l'importanza del mite trasportatore marino che giunge da noi dai Caraibi, affermendo che il suo ruolo sia abbastanza trascurabile (ma non ininfluente, comunque) soprattutto per le regioni europeee a laltitudini medio-basse (cioè fino all'Inghilterra circa) mentre è di grande importanza per la zona nord scandinava ed Islanda. I suoi studi e i modelli da lui proposti indicano come il clima europeo sia principalmente dovuto al tipo di correnti atmosferiche che giungono sul nostro continente. Come ben sappiamo sull'Europa spirano correnti di stampo marittimo/oceanico provenienti da W e sono proprio queste che fanno la differenza. La stessa cosa si puù osservare anche sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove città come Seattle e Vancouver godono di un clima mite per la latitudine a cui si trovano.
Aggiunge anche che, a causa della presenza delle montagne rocciose che corrono da N verso S lungo il continente nord americano, per motivi fisici connessi alla conservazione del momento angolare, le masse d'aria, dopo averle scavalcate, si dirigono verso S, facendo sì che le città a E del paese vedano arrivare un'aria di estrazione più settentrionale, quindi più fresca. Dopo aver lasciato l'America, le correnti ripiegherebbero verso N arrivando quindi, più miti, in Europa.
Questo è un riassunto di quanto riportato, per approfondimenti credo che vi convenga acquistare la rivista.
Analisi comunque interessante, che mette in luce che, se un domani la corrente del Golfo dovesse fermarsi, l'Europa centro meridionale vedrebbe le sue temperature calare in maniera poco significativa,
mentre le regioni nord scandinave, le Russia e l'Islanda si raffredderebbero in modo apprezzabile.
Ciao!

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