Torno a calcare i pendii delle mie valli minori. Mi ritrovo da solo questa domenica, e decido di alzarmi con calma e andare su verso la Punta Gias Vej. E’ tanto che non vado in quella zona, dal giugno 2003. Era un mese dopo che mio papà se ne era andato.
Risalgo quindi la valle Tesso per la prima volta in macchina dopo 4 anni, ero salito 3 volte in bici nell’ultimo anno, e trovo la sorpresa che la strada interpoderale per il lago di Monastero è chiusa con barra a 1350 m. Nulla da dire, per carità, almeno si limita il traffico in una bellissima zona, però la mia idea di gita super breve naufraga…
Scendo dall’auto, al gelo, e mi preparo. Mi incammino lungo la strada asfaltata, poi sterrata, ricca di tanti ricordi. Supero il bosco, eccomi a Menulla, taglio quando possibile i tornanti seguendo il sentiero, attraverso i pascoli bruciati dal gelo, ed esco nuovamente sulla strada nei pressi del Roc del Gal, caratteristico roccione. La vista sulle valli di Lanzo è stupenda. La penuria di neve èerò è una fitta al cuore…
Mi concedo una pausa per mangiare un boccone e bere del thè caldo, poi mi rimetto in cammino. Giro sul lato nord della cresta, poi raggiungo un alpeggio posto in cresta, e ho davanti a me il lungo crestone sud della punta Gias Vej. E’ un bel percorso, panoramico, sospeso tra la pianura e le valli.
Salgo di quota, faticando, il raffreddore non ancora guarito mi consiglia di usare la mascherina per respirare, l’aria è gelida. Penso a quando ho salito con gli sci questa cima, lungo questo percorso, ed era il 25 aprile di 8 anni fa… sembra incredibile. I pendii sono assai ripidi, mi chiedo come feci allora, scialpinista in erba e con attrezzatura inadeguata, a venir su di qui…
Arrivo ad un colletto, chiazze di neve e accenni di cornice sono le ultime tracce delle nevicate dell’ultima settimana di ottobre. In cresta c’è una brezza fastidiosa e gelida, ma ormai sono quasi arrivato. Un ultimo pendio di erba e roccette, e sono sulla vetta. Mi acquatto sul lato est della cima, e mi concedo il pranzo.
Poi riparato dal vento è ora di un breve sonnellino, cullato dal calore del sole, e dai ricordi che porto con me legato a queste montagne. Un messaggio dall’est mi risveglia, fa freddo, è ora di scendere. Uno sguardo al mio Grampa, poi comincio a perdere quota, non prima di aver osservato dall’alto il lago di Monastero completamente gelato.
Scendo prima per roccette, poi non ricordo bene la fisionomia del terreno, e finisco su di un ripidissimo pendio erboso, che, col terreno gelato sottostante, è decisamente delicato. Mi stramaledico per qualche minuto, facendo un’attenzione tremenda poi finalmente esco dal casino, e posso rilassarmi. Sono all’Alpe Costapiana, lì vicino vedo un’ermellino in veste invernale correre a destra e sinistra sulla neve, che meraviglia.
Tra chiazze di neve e terreno gelato, scendo all’Alpe di Coassolo, e quindi al bel lago di Monastero, gelato, la cui superficie è disegnata da arabeschi di ghiaccio. Faccio qualche foto, poi mi incammino per la strada, tagliando i tornanti sotto l’Alpe di Monastero, ed arrivando nei pressi di Alpet, con le foschie sempre più spesse su pianura e basse valli di Lanzo.
Passo sull’altro versante, e preso il sole mi abbandona… l’aria si fa sempre più gelida. Sui prati di Menulla godo per pochi minuti dell’ultimo sole, quindi entro nell’ombra, nel bosco e nel gelo. Accelero il passo, oggi il freddo mi entra davvero nelle ossa, la luna si alza ad est nel cielo azzurro.
Ecco l’auto, anche la gita di oggi è andata. In breve sarò a casa a volte è anche bello fare due passi sulle montagne di casa, specie se a queste hai legati tanti bei ricordi dei tuoi primi passi per i monti, tanti bei ricordi legati a chi non è più con te, ma a cui sarai sempre grato per averti trasmesso questa passione.
Grazie.
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Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
che posti..e che foto![]()
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
La prima è quella che preferisco...
always looking at the sky
Ciao Tub!
Sono tutte molto belle, però se proprio devo dire la mia, e forse è solo una mia impressione, mi sembra che "pendano" un po' tutte verso sinistra...
Ad ogni modo il panorama dello spartiacque delle valli di Lanzo è tanto più bello quanto più si sale di quota, a quanto vedo! Splendide le Levanne ed il fondovalle di Forno Alpi Graie (è la Val Grande, quella, vero?)
Socio MeteoNetWork - Socio SMI
Dati online e web cam:
http://www.osservatoriometeorologicodicastagnetopo.biz
http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ITORINOC3
http://www.awekas.at/en/instrument.php?id=2296
Bellebella gita
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" L'alpinismo è salire per la via più facile alla vetta, tutto il resto è acrobazia ".
-Bruno Detassis-
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