il clou potrebbe non essere quello di lunedì ma l’affondo successivo verso la fine della prossima settimana.
L’indice AO dovrebbe risentire comunque con un paio di episodi leggermente negativi e di breve durata dello stratwarming di tipo Cold avvenuto il 22 febbraio scorso. Questo perché nonostante la mancata inversione dei venti zonali dai 30 hPa in giù, il riscaldamento potrà scendere fino sulla tropopausa polare con anomalia troposferica del NAM come già accennato in alcuni interventi.
Il primo episodio potrebbe manifestarsi tra la prima e la seconda decade: c’è possibilità di un aumento dei gpt sulla Groenlandia o sull’Atlantico centrale e settentrionale con conseguente AOdeb– associata a NAOdeb-.
Qui rimangono dei dubbi ma la tendenza ad inversione del PNA (http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/precip/CWlink/pna/pna.sprd2.gif, http://www.cdc.noaa.gov/map/wx/forecasts/pn.png) fa leggere ad alcuni esperti d’oltre oceano, una propensione del getto ad una saccatura artica tra le pianure centrali e la costa orientale alimentata da aria tropicale proveniente dal golfo del Messico. Per cui tutto lascia presupporre in una risposta atlantica con ridge meridiano viste le nuove condizioni di Nino-like a ridosso del Sudamerica che faranno ripartire la MJO in fase 1
con innalzamento dell’ITCZ in Atlantico (mentre sull’Africa nord-occidentale potrà tornare in media).
Qui poi le strade si aprono sulle conseguenze pratiche su di noi. Mentre la tenuta del blocco atlantico farebbe propendere per l’EUL con affondo abbastanza marcato verso sud e situazione di non facile sblocco, il suo isolamento con un debole cut-off anticiclonico tra la Groenlandia e la Scandinavia propende invece ad un avanzamento di un nucleo di aria artica-canadese verso le isole Britanniche o anche più a sud con evoluzione incerta (rischio anticiclonico per il sud ma alcune Ens GFS stamattina erano veramente carine).
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Andrea
Il Lamma toscano ha parlato di calo termico di 10-12° a partire da mercoledì 5.![]()
andremo incontro ad un periodo piovoso, ventoso e molto piu' fresco.
Insomma un bel dinamismo!!!!
Era ora!
Saluti, Massi![]()
in Inverno...attendo...la dama bianca...in estate....il temporale....
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Si riscontra una tendenza delle varie emissioni di GFS e molte Ens in questi due giorni ad EUL un più occidentale del pattern classico, per la seconda decade. Un pattern opposto all'EA/WR++ che ha caratterizzato gennaio e febbraio con un paio di break zonali in NAO+.
Ipotesi alla quale non crede minimamente ECMWF, che perpetua lo stesso tipo pattern zonale con scarsa profondità delle ondulazioni (in modo simile a quanto esposto da mmg1 in altro td). Differenza messa bene in chiaro da questa tendenza, anche se è per la fine di questa decade.
Modello questo che insieme ad altri oggi prevede ad ovest il prossimo affondo artico-marittimo con obiettivo l'area algero-tunisina. Comunque sono confidente che le forzanti teleconnettive discusse nel primo post, siano prima o poi recepite dal modello di riferimento del long-term.
Secondo alcuni modelli, il 5 marzo la MJO è vista esplodere in Sudamerica ed in Atlantico. La pulsazione dinamica sulla parte occidentale del nord-Atlantico sembra scontata.
Dall'altro lato, il riscaldamento stratosferico arrivato fino a 100 hPa, non potrà non avere riflessi in troposfera verso la fine della decade. Infatti l'AO inizia ad essere vista aprirsi verso il basso dai membri ENS. La NAO è chiusa sulla neutralità, situazione che complessivamente propende per un pattern simile all'EUL, con l'anticiclone polare un pò in dispartesull'emisfero orientale.
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Ultima modifica di 4ecast; 01/03/2008 alle 11:00
Andrea
E' da ieri che i modelli propinano una ripresa della zonalità dopo il peggioramento invernale del 5 marzo. Alla luce degli indici attuali, credete che sia possibile, oppure sia solo una fase transitoria in cui i modelli non riescono ancora a cogliere bene la situazione?![]()
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Come ho detto Reading non c'ha mai creduto, o perlomeno finora il long lì non c'è mai arrivato. Ma per come ci propina i vari long, no-party e zonalità con poca ondulazione, siamo sul variabile-nuvoloso con termiche primaverili e niente di più nella seconda decade. Possiamo attendere fino al 5, massimo 6 e poi sciogliere la prognosi in favore della continuazione del pattern attuale. Comunque la fase in AO- sarebbe solo rimandata![]()
Andrea
[1] Considerando il forcing generale indotto dalla Nina matura, da un punto di vista statistico (media di ben 120 mesi di marzo, dal 1882 al 2000, Moron e Plaut) marzo potrebbe riservarci una distribuzione di frequenza media delle configurazioni di questo tipo (non è contemplata, nello studio, la EUL)
EUH: 10 gg
ATH: 8 gg
ZON: 6 gg
BLN: 4 gg
ATL: 3 gg
--> in media 24 gg su 31 con configurazioni che vedono westeriles sostenute fra Nordatlantico ed Europa occidentale, in modo classico (ZON) o a latitudini più elevate (ATH) oppure nella parte più occidentale dell'oceano e conseguente blocco europeo (EUH)
Tuttavia, ad un'analisi più approfondita, risulta anche che:
- I fenomeni di Nina più intensi vedono, soprattutto nella seconda metà di marzo, una propensione meno ridotta all'affioramento del blocco nordantico (BLN) e parallelamente una propensione meno forte all'affioramento dell'ATH.
Ma è chiaro che il campione, in questo caso, si riduce assai.
- Negli ultimi 60 anni (rianalsi NCEP), i mesi di marzo che seguivano un episodio di Nina (senza considerarne la forza) hanno spesso avuto anomalie bariche molto simili alla configurazione BLN, soprattutto se contemporaneamente si aveva QBO- a 50 hPa (come quest'anno). Segno che probabilmente la frequenza maggiore di giorni connotati da configurazioni EUH, ATH e ZON accennata sopra potrebbe essere stata più forte nei primi 70 anni dell'analisi citata.
Infatti, la differenza fra QBO+ e QBO- (in quest'ultimo caso, come già accennato molte volte, si hanno davvero pochi casi, solo 3) è minima, con uno spostamento dell'anomalia positiva verso est (in mix fra blocco nordatlantico e SCAND+) negli anni QBO+.
[2] Un'analisi della situazione sinottica attuale e in divenire, per il monento e nonostante qualche accenno nei run precedenti, esclude questa possibilità. In realtà, come già accennato in questo e in altri TD, per l'inizio della seconda decade GFS "vede" una sorta di pattern Europe Low (EUL), mentre Reading la vede più simil-zonale o al più un mix fra ZON e ATH.
La previsione ENS della prima metà di marzo di NCEP verte su un EUL con i centri di anomalia legg. spostati verso est
Quella ENS di PSD minor propensione meridiana e maggior propensione zonale
[3] Dal punto di vista dinamico, si attende la partenza dell quarta "galoppata" stagionale della MJO, anche se per ora è ancora ferma ai box.
Il GWO è oramai entrato negli stages 2-3 (AAM negativo), il che implicherebbe, in teoria, una diminuzione dei venti occidentali e della forza dei jet, oltre ad un ritorno ad una situazione globale "Nina-like". Forse la prevista negativizzazione del pattern PNA a partire dalla seconda decade potrebbe essere una spia di questa situazione.
Al momento, stante la prevista forte convezione fra Sudamerica e TNA (OLR negativa e forte divergenza nell'alta troposfera, MJO prevista in rinforzo fra Sudameica e Atlantico), come già segnalato prima da 4ecast, c'è da attendersi una pulsazione dinamica sulla parte occidentale del nord-Atlantico con rafforzamento/tenuta dell'HP subtropicale.
Se avremo un "aiutino" dalla stratosfera, stante un AO in ribasso, effettivamente potremmo sperimentare una fase di EUL. Altrimenti forse si andrebbe verso un ATH.
Ma con buone propettive per maggior propensione meridiana e forse (forse) una fase di BLN a seguire?
Un momento angolare stabilmente negativo aiuterebbe in tal senso. Ma resterà negativo o risalirà?
Ma il tutto, a ben vedere, potrebbe anche sfociare in un blocco fra NATL e Scandinavia (con tutto quel che ne consegue), soprattutto se dovesse avverarsi quanto pronosticato da mr Simone "tropical" Lussardi in ordine al 2-wave pattern indotto dai forcing tropicali Indo-Pacific e sudamericana.
http://forum.meteonetwork.it/showpos...&postcount=422
http://forum.meteonetwork.it/showpos...&postcount=424
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Ultima modifica di steph; 01/03/2008 alle 20:47
~~~ Always looking at the sky~~~
Standing ovation, steph
Analisi esaustiva che propende alla "transizione" in EUropean Low (se poi arriva anche BLN ora... che spreco gente)
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Andrea
Grandi ragazzi un inchino a tali analisi ed i miei complimenti di cuore!!
Insomma un Marzo probabilmente DELIZIONSO.....![]()
Il mio blog meteo http://www.comunicaveloce.it/blog_meteo.php
Mentre stiamo beneficiando del primo affondo, i cui effetti ognuno di voi può valutarli personalmente, il periodo di riferimento del TD si apre in questi giorni e prende interamente la seconda decade.
Illo tempore, un'ottimale combinazione teleconnettiva, una sequenza di uscite di GFS ed un 30% di EnsGFS lasciavano intravedere una fase di bassa pressione in Europa (EUL) per un supposto blocco atlantico molto occidentale a ridosso dell'isola di Terranova tra la prima e la seconda decade, mentre per la seconda decade si sarebbe prospettata una prima fase di AO-.
Per il primo periodo (fase EUL), il giudizio era lasciato aperto su una doppia opzione:
Questa situazione era connotata da un'oscillazione artica debolmente negativa e quella nord-atlantica neutra. Successivamente un paio di gg dopo, feci rilevare che l'EUL sarebbe stata più occidentale e più aperta del pattern di riferimento:Mentre la tenuta del blocco atlantico farebbe propendere per l’EUL con affondo abbastanza marcato verso sud e situazione di non facile sblocco, il suo isolamento con un debole cut-off anticiclonico tra la Groenlandia e la Scandinavia propende invece ad un avanzamento di un nucleo di aria artica-canadese verso le isole Britanniche o anche più a sud con evoluzione incerta
Tale fase non era ancora chiaramente valutatabile dal long di ECMWF. Siamo così arrivati al 6 ed ora i principali GM sono sopvrapponibili fino alle 168 hSi riscontra una tendenza delle varie emissioni di GFS e molte Ens in questi due giorni ad EUL un più occidentale del pattern classico.....
Ipotesi alla quale non crede minimamente ECMWF, che perpetua lo stesso tipo pattern zonale con scarsa profondità delle ondulazioni. Differenza messa bene in chiaro da questa tendenza, anche se è per la fine di questa decade.
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Non essendoci più sorprese si può affermare che l'EUL sarà occidentale con blocco abbastanza basso di tipo ATH. In sostanza si attua un mix tra le due ipotesi fatte dianzi: il vortice canadese si allunga in direzione dell'area lasciata depressa da questo affondo, sganciando un grosso nucleo artico-marittimo sulle Isole Britanniche e poi sul Mar del Nord. Un paio di fronti (9-10 e 11-12 c.m.) entreranno dalla Francia meridionale (Golfo di Biscaglia / porta di Carcassonne ed in misura minore valle del Rodano).
1°
2°
Capitolo seconda decade: c'è abbastanza uniformità di vedute sul fatto che nel periodo 13-16 si pongano le condizioni per il blocco nord-atlantico come prospettava anche steph (http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1562814&postcoun t=1). Primo ridge verso la Groenlandia e la bassa europea si allontana lasciando belle giornate fresche e ventilate sul Mediterraneo.
Intanto ecco i due indici monitorati nel td:
l'AO
e la MJO
ai quali aggiungo il GWO negativo che indica una circolazione emisferica con maggior propensione a scambi meridiani:
situazione ben evidenziata dal PNA e dalla NAO che si dirigono verso il basso:
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Andrea
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