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  1. #31
    Vento forte L'avatar di pisanaccio
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    Talking Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Qui c' è qualcosa..
    ferrariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


    http://www.libertybusiness.it/negozi....php?cat_id=19

    pisanaccio

  2. #32
    Vento moderato L'avatar di *summer*
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Citazione Originariamente Scritto da pisanaccio
    Qui c' è qualcosa..
    ferrariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii


    http://www.libertybusiness.it/negozi....php?cat_id=19

    pisanaccio


    Stazione Meteo e Webcam Settebagni-Roma (presto online)

  3. #33
    Raffaello Di Martino
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Il costo delle stazioni meteorologiche professionali non dipende esclusivamente dalla qualitÃ* del materiale scelto ma anche dal tipo di precisione che si richiede, dalla stabilitÃ* nel tempo, dal numero e dal tipo di connessioni, ecc.
    E' possibile avere in pratica, sensoristica di alto livello ad un costo contenuto.

    La stessa Vaisala, leader nel mercato della strumentazione meteorologica aeroportuale, vende la stessa strumentazione (diciamo la stessa sensoristica) a prezzi diversi a seconda delle calibrazioni e della precisione ed accuratezza che si richiede.
    Faccio un esempio:
    il sensore barometrico Vaisala, chiamato BAROCAP può essere inserito su una stazione meteorologica aeroportuale e suddiviso in due Classi a seconda della precisione che si richiede +/- 0.10hPa o +/- 0.20hPa e a seconda della stabilitÃ* annuale del sensore e costare 2000 euro;
    lo stesso BAROCAP inserito su una stazione meteorologica di livello più basso, che richiede una precisione inferiore +/- 0.50 - 1 hPa, costare 2-300 euro.

    La Vaisala infatti, utilizza i suoi sensori anche su stazioni che non costano cifre esorbitanti (2000 dollari circa):
    http://www.vaisala.com/businessareas...ermulti-sensor
    Pur garantendo una bassa manutenzione, una semplicitÃ* di utilizzo, una lunga durata ed un'ottima precisione nel campo meteorologico (non aeroportuale).

  4. #34
    Vento forte L'avatar di Pierpaolo
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Citazione Originariamente Scritto da Raffaello Di Martino
    Il costo delle stazioni meteorologiche professionali non dipende esclusivamente dalla qualitÃ* del materiale scelto ma anche dal tipo di precisione che si richiede, dalla stabilitÃ* nel tempo, dal numero e dal tipo di connessioni, ecc.
    E' possibile avere in pratica, sensoristica di alto livello ad un costo contenuto.

    La stessa Vaisala, leader nel mercato della strumentazione meteorologica aeroportuale, vende la stessa strumentazione (diciamo la stessa sensoristica) a prezzi diversi a seconda delle calibrazioni e della precisione ed accuratezza che si richiede.
    Faccio un esempio:
    il sensore barometrico Vaisala, chiamato BAROCAP può essere inserito su una stazione meteorologica aeroportuale e suddiviso in due Classi a seconda della precisione che si richiede +/- 0.10hPa o +/- 0.20hPa e a seconda della stabilitÃ* annuale del sensore e costare 2000 euro;
    lo stesso BAROCAP inserito su una stazione meteorologica di livello più basso, che richiede una precisione inferiore +/- 0.50 - 1 hPa, costare 2-300 euro.

    La Vaisala infatti, utilizza i suoi sensori anche su stazioni che non costano cifre esorbitanti (2000 dollari circa):
    http://www.vaisala.com/businessareas...ermulti-sensor
    Pur garantendo una bassa manutenzione, una semplicitÃ* di utilizzo, una lunga durata ed un'ottima precisione nel campo meteorologico (non aeroportuale).
    Raffaello, riguardo alle stazioni meteorologiche aeroportuali mi piacerebbe sentire un tuo parere. Io abito ad 1.5 km in linea d'aria dalla stazione dell'aeroporto di Orio al Serio, tempo fa sono andato a cercarla e l'ho trovata dove effettivamente pensavo potesse trovarsi, ho constatato che si tratta di una centralina Vaisala Milos 500 e che a livello di manutenzione è veramente scarsa, lo schermo solare era più grigio che bianco. A prescindere dalla precisione con cui vengono venduti, com'è possibile, ti cito il caso di Orio, che l'igrometria sia parecchio sottostimata ( anche del 15/20% con qualsiasi condizione meteo, effettuo confronti da mesi con la mia stazione Oregon WMR 968 ed un Davis Vantage Pro 2 a 2 km da qui, ad esempio con la nebbia Orio si ferma a 81/82% ) e che la pluviometria sia anch'essa pesantemente sottostimata con qualsiasi tipo di precipitazione ( frontale, convettiva, ecc. ), nonostante si tratti di strumenti di alto livello e che con il tempo non dovrebbero incappare in questo genere di problemi? Anche i dati anemometrici mi sembrano molto dubbi, in questo caso sovrastimati, anche se però non ho la certezza che ho con il pluviometro e l'igrometro, più che altro in seguito a diverse osservazioni ho notato che con venti moderati/forti da est, che qui spirano sempre più forti sulla pianura rispetto alla pedemontana ( con la conferma delle stazioni amatoriali dislocate sul territorio lombardo ), ho notato che Orio spesso rileva velocitÃ* superiori a quelle dell'anemometro aeroportuale di Linate, francamente mi pare abbastanza assurdo.

  5. #35
    Raffaello Di Martino
    Ospite

    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Ciao Pierpaolo,
    è da pochi mesi che l'ENAV si è resa conto del potenziale che ha in mano con i dati meteorologici provenienti dalle stazioni meteorologiche dislocate sul territorio nazionale.
    Fino a poco tempo fa le stazioni meteorologiche aeroportuali servivano esclusivamento come supporto alla navigazione aerea e quindi gli unici sensori veramente controllati costantemente erano i trasmissometri (utilizzati per l'RVR), i nefoipsometri (per le nubi), gli anemometri a bordo pista e in minor maniera, i visibilimetri.
    Gli altri sensori servivano esclusivamente per dare delle indicazioni di massima agli operatori meteo o per generare bollettini.
    Ora invece, la cultura meteorologica è cresciuta ed anche le procedure di calibrazione e l'attenzione che ci si mette nel controllare tutti i sensori.
    Purtroppo la procedura di addestramento del personale e sotituzione di tutti i sensori negli aeroporti è lenta e richiede tempo.

    Gli aeroporti giÃ* con strumentazione nuova sono:
    Roma Fiumicino, Bologna, Bolzano, Alghero, Olbia, Reggio Calabria, Catania

    Sono in ultimazione:
    Napoli, Bari, Lamezia Terme

    Prossimi:
    Venezia Tessera e Lido, Palermo, Parma, Milano

    Via, via tutti gli altri esclusi i militari di cui non ho visibilitÃ*.

    Non conosco Orio al Serio ma posso spiegarti come vengono gestite le stazioni meteorologiche negli aeroporti.
    Se ad esempio l'aeroporto ha una sola pista (Es. 06<->24 ) si installano due stazioni meteo con anemometro, barometro e termo/igro ai lati di entrambe le testate ( 06 e 24 ), due coppie di trasmissometri e due nefoipsometri anch'essi ai lati delle testate.
    Le suddette stazioni meteorologiche prendono il nome di stazioni di testata.
    I dati da esse provenienti verranno utilizzati in torre per dare informazioni agli aerei sulle condizioni meteorologiche a seconda del verso con cui atterrano o decollano.
    Si installa poi, una stazione meteorologica più o meno all'altezza del centro pista (sempre ai margini, ovviamente) che prende il nome di metgarden, che serve per generare i bollettini METAR, SYNOP, QNH, PRE, TA.
    Questa stazione è la più completa e presenta in genere i sensori: anemometro, temperatura/umiditÃ*, temperatura suolo, manto nevoso, visibilitÃ*, radiazione solare, insolazione, ecc.
    Infine vi è una ulteriore stazione meteorologica simile alla precedente, utilizzata solo come Backup e viene chiamata DDMA.

    Man mano che le stazioni vecchie vengono sotituite con quelle nuove ed il personale di manutenzione viene istruito per effettuare manutenzione ordinaria quasi giornaliera, i dati delle stazioni metgarden vengono inviati ogni minuto ad un database generale italiano chiamato Banca Dati Meteo che è situato a Roma presso le sedi dell'ENAV.

    Potete immaginare che mole di dati arriva a Roma e quante possibilitÃ* si hanno con questi dati !!!


    Veniamo al tuo caso. Può essere che la stazione che hai visto tu sia quella MetGarden o la DDMA. Negli aeroporti "vecchi" queste stazioni sono le meno controllate perchè non rilevanti per la navigazione aerea.
    Il fatto che sia un Milos 500 mi fa supporre che sia la DDMA, perchè in genere le vecchie MetGarden erano della SIAP.

    Penso sia tutto...

    Raffo

  6. #36
    Vento forte L'avatar di Pierpaolo
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Grazie delle informazioni Raffaello, sei stato come sempre esauriente.
    La stazione che sono andato a cercare è infatti la DDMA che pensavo fosse quella ufficiale dell'aeroporto, ero riuscito, grazie alla segnalazione di un forumista di un altro forum, a reperire la mappa dell'aeroporto di Orio con tutti i particolari, da cui avevo facilmente dedotto la posizione della DDMA. Ora ho perso la mappa, ho ricontattato il forumista nel tentativo di riuscire a recuperarla, nella mappa ci sono molti acronimi relativi alla strumentazione, magari tu riuscirai ad interpretarli tutti, soprattutto quello relativo al metgarden. Spinto dalla curiositÃ*, mi "toccherÃ*" quindi andare a cercare anche questa stazione.
    In questa foto, il punto rosso corrisponde al mio osservatorio, a quello giallo il DDMA...

    http://digilander.libero.it/meteobg/foto/0505381bb.JPG

    Foto della stazione DDMA, scattate da dietro la rete di delimitazione del territorio aeroportuale...









    Anemometro ultrasonico?...


  7. #37
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Ciao Raffaello,

    volevo farti 2 domande:

    1: I sensori termo/igro delle stazioni ENAV che tipo di schermo utilizano, quello a ventilazione naturale o quello a ventilazione forzata?

    2: Mi sapresti dire perche' non si trovano dati meteo dell' aeroporto civile Gino Lisa di Foggia? E l'unico aeroporto in italia che non trasmette dati meteo, e un po strano il fatto, o e possibile che non hanno una stazione meteo?

    Matteo

  8. #38
    Raffaello Di Martino
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Allora Pierpaolo,
    come vedi, nella tua prima foto si notano due pali meteo.
    Quello di sinistra è il DDMA con strumentazione Vaisala ( sensore barometrico PTB200 (???) inserito all'interno della centralina di acquisizione ed elaborazione MILOS 500, anemometro ultrasonico e sensori di temperatura/umiditÃ*

    Quello di destra è il MetGarden "vecchio" tipo, con strumentazione SIAP (si riconoscono l'anemometro e l'anemoscopio).

    Per rispondere anche a coloniamanfredonia:

    1) In Italia, in ambito aeroportuale, non ho mai installato schermi solari ventilati. Sono quasi tutti passivi a 10-12 piatti

    2) La situazione dell'aeroporto Gino Lisa è disastroso: il traffico è diminuito tantissimo dal 2001 e di conseguenza anche il personale dell'aerostazione.
    Per ora LIBF (Codice ICAO di Gino Lisa) non emette bollettini e quindi non è possibile reperire dati su internet. Per la sua zona (anche se molto distante) si utilizzano i bollettini di LIBA (Amendola).

  9. #39
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Grazie per la risposta, Raffaello!

    Si lo so, per la zona di Foggia vengono utilizzati i dati di Amendola anche se e un bel po piu distante, purtroppo.

    Tu non sai per caso, se esistono dati meteo di LIBF dei anni passati, in cui si rilevavano dati meteo al LIBF?

    Matteo

  10. #40
    Vento forte L'avatar di Pierpaolo
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    Predefinito Re: curiositÃ*: la "ferrari" delle stazioni meteo?

    Citazione Originariamente Scritto da Raffaello Di Martino
    Allora Pierpaolo,
    come vedi, nella tua prima foto si notano due pali meteo.
    Quello di sinistra è il DDMA con strumentazione Vaisala ( sensore barometrico PTB200 (???) inserito all'interno della centralina di acquisizione ed elaborazione MILOS 500, anemometro ultrasonico e sensori di temperatura/umiditÃ*

    Quello di destra è il MetGarden "vecchio" tipo, con strumentazione SIAP (si riconoscono l'anemometro e l'anemoscopio).
    Ah ecco, infatti sotto al palo con l'anemoscopio e l'anemometro SIAP c'è anche questo...



    ...che anch'esso è più grigio che bianco.
    Più che altro dopo le tue considerazioni pensavo che la metgarden si trovasse da tutt'altra parte perchè non ho visto il pluviometro, forse era nascosto dietro a 2 cabine bianco rosse ENAV poco più a destra, ieri sono andato a fare un veloce giro con il binocolo per vedere se ci fosse qualcos'altro nei pressi dell'area centrale della pista ma infatti non avevo notato nulla...
    Questa comunque era la mappa di Orio di cui ti parlavo...

    http://www.vatita.net/download/plann...s/LIME_apt.pdf

    ...le stazioni si trovano ovviamente dove c'è a dicitura "DDMA" con il simbolo dell'anemometro.
    Secondo te, i dati anemometrici che vediamo sul metar arrivano dall'anemometro SIAP vecchio tipo o da quello ultrasonico?

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