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  1. #1
    Calma di vento
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    Predefinito Proteggere il raspberry dai blackout

    Avendo terminato di interfacciare la mia stazione Davis VP2 al raspberry Pi3 con a bordo weewx ed avendo letto in rete che in alcuni casi il contenuto della microSD si è corrotto a seguito di blackout ho pensato a come cercare di evitare questo problema.
    Una soluzione economica è alimentare il raspy tramite un powerbank che abbia la funzione di pass-through (il powerbank fornisce tensione alle periferiche USB anche mentre è in carica): praticamente con poca spesa si può dotare il raspy di un piccolo gruppo di continuità.
    La scelta nel mio caso è caduta sul powerbank Coolreall da 6000mAh modello PB-PF-6000-BK che ho acquistato su amazon ad una decina di €: il powerbank è installato ormai da oltre 120 giorni e nei due blackout che si sono verificati in questo periodo il raspy ha continuato a funzionare correttamente senza problemi.
    Praticamente con l'alimentatore del raspy si alimenta il powerbank mentre con il cavo USB - miniUSB in dotazione con il powerbank si alimenta il raspy tramite il powerbank.
    Non sapendo se questa soluzione era già nota, ho voluto condividere l'esperienza in caso altri avessero la stessa esigenza

  2. #2
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da automan73 Visualizza Messaggio
    Avendo terminato di interfacciare la mia stazione Davis VP2 al raspberry Pi3 con a bordo weewx ed avendo letto in rete che in alcuni casi il contenuto della microSD si è corrotto a seguito di blackout ho pensato a come cercare di evitare questo problema.
    Una soluzione economica è alimentare il raspy tramite un powerbank che abbia la funzione di pass-through (il powerbank fornisce tensione alle periferiche USB anche mentre è in carica): praticamente con poca spesa si può dotare il raspy di un piccolo gruppo di continuità.
    La scelta nel mio caso è caduta sul powerbank Coolreall da 6000mAh modello PB-PF-6000-BK che ho acquistato su amazon ad una decina di €: il powerbank è installato ormai da oltre 120 giorni e nei due blackout che si sono verificati in questo periodo il raspy ha continuato a funzionare correttamente senza problemi.
    Praticamente con l'alimentatore del raspy si alimenta il powerbank mentre con il cavo USB - miniUSB in dotazione con il powerbank si alimenta il raspy tramite il powerbank.
    Non sapendo se questa soluzione era già nota, ho voluto condividere l'esperienza in caso altri avessero la stessa esigenza
    Soluzione interessante e alternativa a quelle più classiche per il Raspberry, mi sa che tuttavia non è utilizzabile per altri sistemi tipo quelli basati su piccoli notebook oppure dispositivi qualilo Sheeva plug: il problema di garantire l'autonomia a questi piccoli dispositivi è che un normale gruppo di continuità si commuta in modalità batteria con un certo ritardo (visto l'assorbimento molto modesto), fatto sta che nelle interruzioni che durano una frazione di secondo, per poi ritornare....spesso i dispositivi si spengono ugualmente....

    Io da qualche anno (su consiglio del mitico Orso Polare) sullo Shevaplug utilizzo...... associato al gruppo di continuità... un relè che commuta su carico aggiuntivo nel momento in cui l'energia elettrica se ne va....purtroppo l'inconveniente di tutto ciò è che la batteria dell' UPS dura di meno e che NON sempre il giochino funziona.... (spesso si)

    Da qualche tempo sto pensando tuttavia di cambiare sistema: vorrei utilizzare una batteria da 12V 44 Ah (il powerbank ne avrebbe soltanto 6 Ah), batteria che verrebbe costantemente caricata da un pannello fotovoltaico da almeno 50 W dotato di regolatore di carica a monte della batteria. A valle della batteria sarà necessario introdurre dei regolatori di tensione (di amperaggio idoneo) che la adattino alle esigenze dei vari carichi (5V, 12V, etc) presenti

    In questo modo, sarebbe possibile isolare proprio completamente il sistema dalle "bizze" della rete......purtroppo tutto ciò ha un costo approssimativo di oltre 150 euro......

    Cosa ne pensate ??
    Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**






  3. #3
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da Blackfox Visualizza Messaggio
    Soluzione interessante e alternativa a quelle più classiche per il Raspberry, mi sa che tuttavia non è utilizzabile per altri sistemi tipo quelli basati su piccoli notebook oppure dispositivi qualilo Sheeva plug: il problema di garantire l'autonomia a questi piccoli dispositivi è che un normale gruppo di continuità si commuta in modalità batteria con un certo ritardo (visto l'assorbimento molto modesto), fatto sta che nelle interruzioni che durano una frazione di secondo, per poi ritornare....spesso i dispositivi si spengono ugualmente....

    Io da qualche anno (su consiglio del mitico Orso Polare) sullo Shevaplug utilizzo...... associato al gruppo di continuità... un relè che commuta su carico aggiuntivo nel momento in cui l'energia elettrica se ne va....purtroppo l'inconveniente di tutto ciò è che la batteria dell' UPS dura di meno e che NON sempre il giochino funziona.... (spesso si)

    Da qualche tempo sto pensando tuttavia di cambiare sistema: vorrei utilizzare una batteria da 12V 44 Ah (il powerbank ne avrebbe soltanto 6 Ah), batteria che verrebbe costantemente caricata da un pannello fotovoltaico da almeno 50 W dotato di regolatore di carica a monte della batteria. A valle della batteria sarà necessario introdurre dei regolatori di tensione (di amperaggio idoneo) che la adattino alle esigenze dei vari carichi (5V, 12V, etc) presenti

    In questo modo, sarebbe possibile isolare proprio completamente il sistema dalle "bizze" della rete......purtroppo tutto ciò ha un costo approssimativo di oltre 150 euro......

    Cosa ne pensate ??
    alcuni powerbank come spiegato sopra hanno la funzione pass-through : certi se togli la spina interrompono per una frazione di secondo , altri no . Io per lavoro ho fatto diverse piccole cose col raspberry e le ho dotate di questi powerbank .
    L'ultimo che ho preso lo vende rs components e si chiama PB-A5200 e puoi togliere la spina quante volte vuoi e non si spegne mai il raspberry . Oltretutto il raspberry non consuma niente ed è capace di stare acceso anche 1-2 giorni . Utilizzando il Gpio del raspberry poi puoi anche fare cose più complesse .
    Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
    Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/

  4. #4
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da Blackfox Visualizza Messaggio
    Soluzione interessante e alternativa a quelle più classiche per il Raspberry, mi sa che tuttavia non è utilizzabile per altri sistemi tipo quelli basati su piccoli notebook oppure dispositivi qualilo Sheeva plug: il problema di garantire l'autonomia a questi piccoli dispositivi è che un normale gruppo di continuità si commuta in modalità batteria con un certo ritardo (visto l'assorbimento molto modesto), fatto sta che nelle interruzioni che durano una frazione di secondo, per poi ritornare....spesso i dispositivi si spengono ugualmente....

    Io da qualche anno (su consiglio del mitico Orso Polare) sullo Shevaplug utilizzo...... associato al gruppo di continuità... un relè che commuta su carico aggiuntivo nel momento in cui l'energia elettrica se ne va....purtroppo l'inconveniente di tutto ciò è che la batteria dell' UPS dura di meno e che NON sempre il giochino funziona.... (spesso si)

    Da qualche tempo sto pensando tuttavia di cambiare sistema: vorrei utilizzare una batteria da 12V 44 Ah (il powerbank ne avrebbe soltanto 6 Ah), batteria che verrebbe costantemente caricata da un pannello fotovoltaico da almeno 50 W dotato di regolatore di carica a monte della batteria. A valle della batteria sarà necessario introdurre dei regolatori di tensione (di amperaggio idoneo) che la adattino alle esigenze dei vari carichi (5V, 12V, etc) presenti

    In questo modo, sarebbe possibile isolare proprio completamente il sistema dalle "bizze" della rete......purtroppo tutto ciò ha un costo approssimativo di oltre 150 euro......

    Cosa ne pensate ??
    L'idea è sicuramente interessante, anche se ovviamente più costosa ed ingombrante.
    Di powerbank ne esistono anche di capacità maggiori, coolreall ad esempio ne ha un modello da 20000mAh: sicuramente per i piccoli notebook non è una soluzione ma per i piccoli dispositivi a basso consumo alimentati a 5V il powerbank è una soluzione economica e funzionale, a patto che abbia la funzione pass-through.
    So anche che ci sono powerbank con pannello solare integrato che ricarica le batterie interne: mai provati però.
    Non conosco nello specifico lo shevaplug ma se la tensione con cui è alimentato l'hardware è 5V (da verificare) si potrebbe isolare l'alimentatore a 220V interno e saldare opportunamente i fili di alimentazione della 5V ad un cavo USB standard da far fuoriuscire dal case.
    A quel punto si potrebbe utilizzare la soluzione powerbank: ovviamente è un'ipotesi tutta da verificare

  5. #5
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da automan73 Visualizza Messaggio

    Non conosco nello specifico lo shevaplug ma se la tensione con cui è alimentato l'hardware è 5V (da verificare) si potrebbe isolare l'alimentatore a 220V interno e saldare opportunamente i fili di alimentazione della 5V ad un cavo USB standard da far fuoriuscire dal case.
    A quel punto si potrebbe utilizzare la soluzione powerbank: ovviamente è un'ipotesi tutta da verificare
    Si, affermativo....ipotizzando di effettuare tal modifica penso si potrebbe utilizzare lo stesso sistema, infatti lo Sheeva plug va alimentato a 5V ed assorbe un Max di 1.5 A (se ricordo bene): sta di fatto che io attualmente lo utilizzo proprio dopo aver by passato l'alimentare interno (che oltretutto scalda in modo veramente assurdo) ed alimentandolo con uno stabilizzato da 2.5 A Max (impostato a 5 V): bisognerebbe magari capire quanta corrente riesce a fornire il powerbank mentre è in funzione pass-through e quanto riesce a ricaricarsi in un 'ora.........il bilancio chiaramente deve essere positivo e garantire allo stesso tempo una certa riserva di energia in batteria in caso di blackout
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  6. #6
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da The Ramandolo Man Visualizza Messaggio
    L'ultimo che ho preso lo vende rs components e si chiama PB-A5200 e puoi togliere la spina quante volte vuoi e non si spegne mai il raspberry
    Interessante....
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  7. #7
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da Blackfox Visualizza Messaggio
    Interessante....
    Dalla scheda tecnica, pare che tal PB-A5200 possa erogare al Max 2.1 A in uscita.....quindi è necessario stare all'interno di quel range come dispositivi collegati (anche al di sitto di almeno un 30-40%...meglio )......in più...dice che il tempo di ricarica (dal minimo di carica alla max capacità) è di 6-7 ore

    Quindi a batteria completamente carica (se come carico ha soltanto uno sheeva plug) dovrebbe riuscire a garantire anche un paio d'ore di autonomia...certo che se ci mettiamo sopra magari anche il router e/o swich....l'autonomia calerebbe di brutto e sarebbe necessario prenderne uno di capacità maggiori oppure prenderne uno dedicato per ogni apparato da alimentare
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  8. #8
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Ormai quasi tutti i powerbank "seri" vengono venduti per una corrente massima sulle porte USB di almeno 2A:
    Immagino che lo sheeva plug così come il raspy vengono venduti con alimentatori in grado di erogare almeno 2A, ma è un assorbimento da considerarsi di picco e non a regime di funzionamento: una volta avviato il sistema operativo e gli applicativi di nostro interesse i dispositivi hanno un consumo ridotto, in caso del raspy è utile non avviarlo in modalità grafica per contenerne ulteriormente i consumi.

  9. #9
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Citazione Originariamente Scritto da automan73 Visualizza Messaggio
    Ormai quasi tutti i powerbank "seri" vengono venduti per una corrente massima sulle porte USB di almeno 2A:
    Immagino che lo sheeva plug così come il raspy vengono venduti con alimentatori in grado di erogare almeno 2A, ma è un assorbimento da considerarsi di picco e non a regime di funzionamento: una volta avviato il sistema operativo e gli applicativi di nostro interesse i dispositivi hanno un consumo ridotto, in caso del raspy è utile non avviarlo in modalità grafica per contenerne ulteriormente i consumi.
    Non conosco l'assorbimento medio dello sheeva plug, ma non credo vada oltre 1A....quindi reputo che il powerbank in questione sarebbe sufficiente per la sua gestione Nel mio specifico caso me ce vorrebbero 2, in modo da fornire alimentazione anche alla consolle Davis ed allo switch....
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  10. #10
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    Predefinito Re: Proteggere il raspberry dai blackout

    Unico dubbio che ad ora mi viene su questi apparati.....è capirne la resistenza agli sbalzi di tensione che si possono verificare per sovraccarichi della rete, magari per caduta di un fulmine nelle vicinanze....

    Per dire....un classico UPS ha un fusibile in entrata, se la corrente in entrata è eccessiva...parte (o dovrebbe partire quello) ed è salvo sia l' UPS che quanto si trova a valle.....ma con questi power bank come funziona ? Hanno un qualche sistema di protezione tipo fusibile oppure l'unica cosa da sperare è che "espoda" l'alimentatore (220V ----5 V) collegato alla rete ?? Grazie per le info
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