Test fra schermi

**Blackfox** · 24/04/2006, 17:03

Risultati finale sulla Max di oggi :
ben +1.5Â°C

registrati dal passivo Davis con dentro il Lacrosse, rispetto al sensore Oregon posto nel ventilato.

Prossimamente ( forse giÃ* da domani ) farÃ² una ulteriore prova montando 2 sensori LaCrosse identici. Non so a quanto posa ammontare lo scarto di taratura di fabbrica fra i 2 sensori, ma almeno in questo modo si verrebbe ad annullare quantomeno il fattore colore e dimensioni dei sensori in prova e conseguente ritardo di risposta.

Penso che il tuo ragionamento sia corretto, Conte, ed Ã¨ anche per questo motivo che voglio iniziare ad eliminare qualche incognita, spero che questo ci possa portare a chiarire qualche dubbio .

**Conte** · 24/04/2006, 18:39

Allora, vedi se riesci intanto a montare nel ventilato entrambe le schede nude LaCrosse cosÃ¬ inizi a vedere se segnano le stesse temp. In caso di esito favorevole poi potrai andare avanti con le prove.
Se anche stavolta il passivo segnerÃ* temp. max superiori potremmo fare due ipotesi principali:
1. Lo schermo Davis Ã¨ meno performante del ventilato.
2. La scheda nuda Ã¨ piÃ¹ sensibile ai cambiamenti termici ma assorbe parte dll'UV che entra nello schermo riscaldando il sensore, riscaldamento che viene invece smaltito nel ventilato.
Terza ipotesi potrebbe essere che la max. piÃ¹ alta sia figlia di entrambi i fattori.
Vien voglia di mettere un pezzettino di stagnola solo sopra il sensorino della temp. nella scheda nuda ma non vorrei che ciÃ² incidesse troppo sulla reattivitÃ* dello stesso. Il fatto Ã¨ che con uno schermo passivo le criticitÃ* sono tante. Magari uno fa il test con due sensori identici Oregon e si accorge che le differenze fra i due schermi sono molto inferiori.
Sembrava una faccenda meno complicata ma Ã¨ bene sviscerare con cura la questione. Purtroppo, non avendo a disposizione strumenti professionali....

**Blackfox** · 24/04/2006, 19:56

Si, l'idea sarebbe quella di rendere piÃ¹ "leggero" possibile anche il sensore Lacrosse che andrÃ* nel ventilato, ma non potrÃ* mai essere proprio uguale all'altro se non fosse perchÃ¨ avrÃ² bisogno delle pile per trasmettere wireless.
Potrei al limite separare le pile dal portapile portando l'alimentazione tramite piccoli cavi, vedrÃ² un po' il da farsi.....Comunque, come sempre allegherÃ² alcune foto.....
Penso anch'io che il sensore posto attualmente nel passivo, soffra un po' "il caldo", sia perchÃ¨ in effetti la parte "sensoristica" Ã¨ vicina ai piatti, sia perchÃ¨ come dici anche te , potrebbe risentire dei raggi UV che rimbalzano sui piatti. Inoltre anche il colore verde della basetta, non Ã¨ proprio il massimo......

In base all'esito della prova, valuterÃ² ( accetto anche altri pareri, eh ?? ) come poter ridurre tali inconvenienti....

**vize84** · 25/04/2006, 12:45

Soddisfacenti anche i risultati che ho ottenuto ieri, confrontati con le stazioni ARPAV, la massima che ho ottenuto io Ã¨ stata di 26.3 (26.1 se usiamo la media integrale su periodi di 15 minuti come mi sembra faccia l'ARPAV), le solite 4 stazioni vicine hanno misurato: 26.2, 26.4, 26.1, 25.7. Vi ricordo che i test chesto facendo sono quelli con schermo davis con aggiunta una ventolina 8x8 da computer che sembra fornire i risultati migliori alimentata a 7V.

**Blackfox** · 25/04/2006, 16:30

Ho installato poco fa i 2 termo- igrometri LaCrosse

Uno Ã¨ posto nel ventilato auto-costruito e l’altro nel passivo Davis ( quest’ultimo sensore Ã¨ rimasto con lo stesso posizionamento precedente).
In allegato, invece, le foto di come Ã¨ posizionato il sensore dentro il ventilato.

Le differenze fra i 2 sensori sono :

1)Uno ha le pile ( perchÃ© va via wireless) , mentre l’altro va via cavo e quindi non ce l’ha ( il primo ha quindi una massa leggermente maggiore )

2)Sono diversi tempi di aggiornamento ( 8 secondi contro ?????

)
Considerando che le prove verranno condotte per vari giorni, questo fattore ricoprirÃ* una importanza relativa su lungo andare.

3)Diversa ( eventuale ) taratura di fabbrica .
Da veloci prove, sembrerebbe che le tarature dei 2 termo-igrometri siano quantomeno simili, ma osserverÃ² l’andamento relativo dei 2 ed eventualmente apporterÃ² in futuro un fattore correttivo.

Da ora in poi, oltre che le canoniche tabelle posterÃ² anche un grafico di confronto che evidenzierÃ* i ritardi di risposta di uno o dell’altro schermo.

Commenti, consigli ???

**Blackfox** · 25/04/2006, 20:25

Ecco i primi raffronti, piÃ¹ che altro per verificare eventuali differenze di taratura fra i 2 sensori, visto che attualmente il cielo Ã¨ ben coperto, la temperatura scende molto lentamente e c’Ã¨ una buona ventilazione.
Come Ã¨ possibile osservare dai grafici allegati, le differenze al momento sono praticamente inesistenti, il che sembra indicare un margine di errore ridotto fra i 2 sensori.

**Blackfox** · 25/04/2006, 20:33

Originariamente Scritto da vize84

Soddisfacenti anche i risultati che ho ottenuto ieri, confrontati con le stazioni ARPAV, la massima che ho ottenuto io Ã¨ stata di 26.3 (26.1 se usiamo la media integrale su periodi di 15 minuti come mi sembra faccia l'ARPAV), le solite 4 stazioni vicine hanno misurato: 26.2, 26.4, 26.1, 25.7. Vi ricordo che i test chesto facendo sono quelli con schermo davis con aggiunta una ventolina 8x8 da computer che sembra fornire i risultati migliori alimentata a 7V.

Buono, no ?? Mi sembra che la soluzione da te adottata porti a buoni risultati

Continua a fare test e raffronti, piÃ¹ riferimenti ci sono e piÃ¹ facile Ã¨ capire dove agire!!

**Blackfox** · 05/05/2006, 12:43

Dopo aver fatto si che i sensori si "stabilizzassero" nei rispettivi schermi, ho iniziato a raccogliere i dati di comparazione che vi propongo di osservare.
La prima parte dei dati, compresi fino al 2 Maggio sono rilevati con un sensore in trasmissione wireless, quindi con tempi di aggiornamento di circa 120 secondi . L’aggiornamento comunque si verificava sempre entro un periodo di 60 secondi dalla scrittura del datalogger, quindi il risultato Ã¨ stato di avere dati sufficientemente attendibili.
Dalla sera del 2 Maggio, tutti e due i sensori sono in collegati via cavo, il loro periodo di aggiornamento Ã¨ di 8 secondi, quindi gli aggiornamenti relativi, potrebbero essere considerati quasi istantanei.
Ma veniamo un po’ ad analizzare i risultati :
durante questo primo periodo di osservazione si sono avute giornate con caratteristiche piuttosto variegate, si Ã¨ passati da quelle con cielo coperto ad altre con cielo sereno o poco nuvoloso, ad altre con addensamenti nuvolosi che si sono presentati dal primo pomeriggio fino a sera, associati a qualche rovescio di pioggia. Queste fenomeni , hanno portato a variazioni di temperatura piuttosto repentine e ciascun schermo ha "interpretato " a suo modo la cosa.
Non vi sono mai state al momento, giornate con cielo sereno dal mattino alla sera e con ventilazione modesta o nulla, condizioni che a livello teorico dovrebbero mettere piuttosto in difficoltÃ* il passivo Davis rispetto al ventilato.
La punte verso l’alto ( max +1.2Â°C di scarto ) ben visibili sul grafico, si riferiscono a momenti caratterizzati dalla presenza di sole "pieno" che colpisce direttamente gli schermi , ventilazione modesta e soprattutto direzione di provenienza che non favorisce la ventilazione della postazione, quindi principalmente con provenienza da S/SW.
E’ possibile notare anche che in presenza di vento moderato proveniente dai settori settentrionali ( quindi con zona ben ventilata) il sensore posto nel passivo tende a misurare in genere qualche decimo in meno rispetto al ventilato, in particolar modo la sera e durante la notte, ma a volte anche di giorno.

Stesso discorso per quanto riguarda le nottate con cielo sereno o poco nuvoloso, durante le quali il passivo tende sempre a misurare qualche decimo in meno rispetto al ventilato.
Per quanto riguarda invece i periodi trascorsi con cielo coperto, le differenze ( sia sulle T Max che T Min ) continuano a dimostrarsi modeste, sia di giorno che di notte.
Va fatto anche un appunto sulle differenze registrate fra le T Max e TMin assolute della giornata: in molti casi le differenze tendono a livellarsi e non rispecchiano del tutto gli scarti registrati seguendo l’andamento delle temperature registrate durante le 24 ore, portando a conti fatti il piÃ¹ delle volte a differenze minori .
Osservazioni ??

**Blackfox** · 16/05/2006, 16:25

Nel precedente post ( lo si vede bene anche dai grafici ) avevo giÃ* messo in evidenza delle differenze fra le rilevazioni fornite fra i due schermi rispetto allâ€™andamento della curva giornaliera di temperatura.
Anche in questo periodo, si sono avuti scarti max di +1.7Â°C ( di giorno ) e -1,5Â°C ( di notte ) del Passivo rispetto al ventilato, ma andando a considerare solo ed esclusivamente le media fra le T Max e T Min giornaliere le differenze si assottigliano di molto.
-0,12Â°C sulle T Min per il passivo Davis rispetto al ventilato
+0,20 Â°C sulle T Max
Se andiamo invece a considerare la media matematica fatta fra gli scarti ( un record ogni 4 minuti e aggiornamento ogni 8 secondi , per oltre 1700 record compresi nel periodo in esame ) la differenza si riduce a -0,025Â°C, praticamente quasi nulla.
Ciao !!

**Conte** · 17/05/2006, 09:13

BÃ¨, gira e rigira, ciÃ² che avevamo ipotizzato nel corso di questi mesi sembra essere confermato dai dati espressi da queste ultime prove. Il passivo Davis soffre un pÃ² di sovrastima con soleggiamento intenso e di sottostima con cielo stellato notturno, ovviamente con debole ventilazione. Lo scarto da uno schermo ventilato, anche artigianale, in tali condizioni sembra essere compreso tra 1 e 2 gradi. PoichÃ¨ queste condizioni si verificano per breve tempo, e non tutti i giorni, la media porta alla fine a scostamenti tra i due schermi di piccola entitÃ*. Ovvio che l'estate sarÃ* la stagione dove troveremo gli scostamenti maggiori. Se continuando il test tutto qs verrÃ* confermato non resterÃ* che verificare l'efficacia della ventolina aggiunta al passivo Davis, sempre tramite test che sfruttino due sensori uguali.

Blackfox, contiamo su di te.