L'indice del noaa ben difficilmente tornerà negativo, ma questo non dipende dall'amo, come noto (su questo ci sono oramai decine di studi) detrendizzando in modo lineare le ssta del nord atlantico rimane un contributo del gw (che non è lineare) dell'enso (con lag nell'atlantico tropicale) e del nord pacifico; quello che suggerisce un possibile cambio di fase è la somiglianza con quanto avvenuto a fine anni '60 , nel nord atlantico è in corso un aggiustamento delle gyre oceaniche avviato dall'inverno 2013-14, se poi questo proseguirà come allora nessuno lo può sapere.
Questo studio descrive quanto avvenuto a fine anni '60:
Decadal predictions of the cooling and freshening of the North Atlantic in the 1960s and the role of ocean circulation - Springer
Alcuni studi che hanno esaminato il problema di separare l'amo da altre influenze:
http://www.atmos.umd.edu/~nigam/Guan...ugust.2009.pdf
North Atlantic Multidecadal SST Oscillation: External forcing versus internal variabilityTaken together,
these observational and modeling studies suggest
that a considerable portion of Atlantic SST variability
(both tropical and extratropical) arises from Pacific basin
links. The Pacific influence must thus be factored in when
characterizing SST variability in the Atlantic basin.
Another issue in the analysis of Atlantic SST variability
concerns the secular trend in SST. The trend in
global surface temperature [e.g., National Aeronautics and
Space Administration Goddard Institute for Space Studies
(NASA GISS)] is nonstationary, exhibiting decadal/
multidecadal fluctuations, including midcentury cooling.
As conventional linear detrending, based on least squares
fitting, can alias the nonstationary secular trend into the
natural variability modes (and vice versa),
An Error Occurred Setting Your User Cookie
Atlantic and Pacific multidecadal oscillations and Northern Hemisphere temperatures
An attempt to deconstruct the Atlantic Multidecadal Oscillation - Springer
Ultima modifica di elz; 15/10/2015 alle 05:42
1- La PDO è in ridimensionamento, mi sembra che sia stato detto più volte che questa "esplosione" è stata una situazione contingente, "riattizzata" peraltro dallo sviluppo del Niño, in piena fase pluriennale di PDO-
2- Personalmente ho già detto (ma non solo io) che grazie all'onda lunga del Niño il 2016 a livello globale chiuderà sugli stessi livelli del 2015, se non sopra. Un calo sostanzioso dovrebbe essere avvertito da fine 2016-inizio 2017
3- Nonostante l'aumento registrato a settembre, anche io ritengo che l'AMO abbia presumibilmente iniziato il suo ciclo discendente, considerando i valori medi annuali dal 2005 in poi. Il picco presumibile del 2016 sarà anch'esso frutto del Niño
In definitiva sono cose già dette e ridette, non capisco perché tu continui a porre le stesse domande ogni volta...
Luca Bargagna
Che problema c'è, scusa? Ogni tanto chiedo come vanno le cose, se migliorano o peggiorano. A me interessa questo argomento, perchè so che poi ricade sulle nostre vicende italiche e sugli inverni (essendo poi grande appassionato di neve e di freddo!)
La PDO mi auguro che rientri, ma mi sembra uno shift netto e duraturo su valori piuttosto alti e stabili per pensare a un miniciclo interno ad una fase negativa.
Tra l'altro è corretto dire che la PDO è stata attizzata dal Nino? Mi sembra che sia positiva dal 2013, mentre il Nino ha esordito da pochi mesi (forse era già debole nel 2014, non certo nel 2013)
Io parlerei di emersione dell'HC che si era accumulato nel 2013-14, come feci notare in passato e che per forza prima o poi doveva risalire (in superficie e poi in troposfera)...ricordi i grafici sull'accumulo di calore anomalo da 0 a 2000 m di profondità? Secondo me non c'entra specificatamente con le vicende ENSO...al limite l'ENSO è concausa, ma non credo proprio la principale
Onestamente a me sembra che tu ripeta la stessa litania da oltre un anno, nonostante quello che ti viene spiegato non solo da me ma da persone estremamente più competenti, come elz (giusto per fare un esempio). Secondo me è inutile che tu continui a chiedere "come vanno le cose" se poi rimani della tua idea e vai avanti come un disco rotto. Tra l'altro, come si possa anche solo immaginare che le cose migliorino nell'immediato, quando siamo nel clou del Niño più forte del millennio, scusami ma mi sembra una battuta.
E onestamente l'ultima parte del tuo discorso mi pare un po' bambinesca... Tra le righe si legge che qualora ci fosse un'anomalia globale di un grado più alta, ma le configurazioni fossero tali da consentire neve e freddo a casa tua, non "stresseresti" allo stesso modo...
Tornando seri, come ritengo che per circa un anno a livello globale la questione delle anomalie termiche rimarrà stazionaria, ritengo altrettanto che da fine 2016-inizio 2017 assisteremo ad un importante tracollo delle anomalie termiche, dapprima oceaniche e quindi terrestri, per almeno un annetto. La domanda se "le cose miglioreranno o peggioreranno" secondo me te la dovrai riservare per fine 2017!
Ma infatti non ho detto attizzata, ho detto riattizzata, leggi bene. La PDO è tornata su valori positivi da marzo 2014, dapprima moderatamente positiva poi decisamente "strong" (nell'inverno 2013/2014 era neutrale). Il cosiddetto "blob" si è sviluppato principalmente per cause atmosferiche, a causa della stazionarietà dei ridge altopressori che hanno impedito un efficace scambio di calore tra l'atmosfera e la superficie oceanica. Mi pare che proprio elz avesse linkato un bello studio sullo sviluppo del blob...
Tornando al mio post di prima, ho detto che la PDO è stata riattizzata poiché in questa primavera avevamo assistito ad un primo tentativo di ridimensionamento del "blob", ma poi l'entrata in sincrono tra oceano ed atmosfera che ha portato all'esplosione del Niño ha contribuito ad un nuovo incremento delle anomalie, come del resto era facilmente intuibile dato che episodi di ENSO++ sono sempre collegati a fasi di PDO+, anche quando quest'ultimo indice è in fase negativa di lungo periodo (vedi ad esempio la breve fase di PDO+ durante l'ENSO++ del 1957/58)... Figurarsi quando si partiva da una situazione già positiva, seppure per cause contingenti come quelle del 2014.
EDIT - Mi era scappato un "era neutrale" dopo il riferimento all'inverno 2013/14
Ultima modifica di Piro; 15/10/2015 alle 15:27
Luca Bargagna
Non avevo neanche mai avuto risposte chiare come questa. Comunque, siamo qui per discutere, io in primis per imparare e quindi se qualcosa non "mi torna" non vedo che male ci sia a scriverlo. Poi magari sono io che prendo cantonate colossali, ma si può anche discutere tranquillamente senza infastidirsi
Tornando IT, speriamo allora che davvero da fine 2016 le anomalie oceaniche possano rientrare...bisogna anche vedere nel frattempo come reagisce la troposfera. Rimarrà inerte o subirà uno shift climatico 1998-like?
Che da fine 2016-inizio 2017, ovvero alla "morte conclamata" del Niño ed alla presumibile nascita di una altrettanto forte Niña, ci sarà un netto calo delle anomalie termiche globali a partire dalle anomalie oceaniche è sicuro come la morte.
Per verificare un eventuale shift, ripeto, dovremmo aspettare almeno la fine del 2017... Se le anomalie inizieranno ad oscillare su valori nettamente più alti di quelli avuti fino al 2013 allora potremmo senza dubbio affermare che c'è stato un ulteriore salto nelle anomalie termiche globali a seguito di un nuovo episodio di Niño strong, come accaduto nel 1998.
Luca Bargagna
Un nuovo articolo supporta la teoria che l'AMO altro non è che una risposta dell'oceano al forcing stocastico della NAO che viene integrato nell'oceano e genera la variabilità su scale decennali.
Le variazioni nell'AMOC piuttosto che guidare l'AMO sono a loro volta una risposta a lag~0 al forcing atmosferico; la parte tropicale richede anche un coupling atmosfera-oceano in cui le anomalie generate negli extratropici si propagano verso l'equatore tramite il WES feedback (un anomalia positiva delle sst aumenta la convezione e riduce gli alisei a sud-ovest delle ssta+, riscaldando l'oceano e propagando l'anomalia verso l'equatore come accade nel pacifico con il precursore dell'enso), in più su scala interannuale c'è un impatto con lag dell'enso.
http://amyclement.weebly.com/uploads...t_etal2015.pdf
Il pattern degli ultimi 2 inverni ha fortemente rafforzato i venti climatologici sia a latitudini extra-tropicali dove si è formato il blob freddo che nei subtropici (ma non a ridosso delle coste americane) generando il tipico pattern a ferro di cavallo, ora el nino ha iniziato a riscaldare l'atlantico tropicale:
k4ady2ZJbu.png
bqt4O92WyD.png
Ultima modifica di elz; 28/10/2015 alle 12:27
Ottobre 2015 segna il 5° valore più alto nel ciclo AMO+
Altrochè crisi dell'indice, se era in discesa non ci sarebbe stata la media mobile su 4 anni più alta del ciclo
I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
Always looking at the sky
Segnalibri