Originariamente Scritto da
mat69
Nel mese di ottobre si apre una fase di "stretta osservazione" per la stratosfera non certo per quanto questa possa influire sulla troposfera ma, al contrario, per quanto la troposfera ne possa condizionare lo sviluppo fino ai mesi di novembre/dicembre.
Quando ci troviamo, sovente negli ultimi anni, di fronte allo spauracchio di uno Stratcooling, significa che l'eventualità di questa dinamica è stata in qualche modo preparata e costruita già nel mese di ottobre che quindi si rivela, ancora una volta, molto importante in chiave invernale sotto diversi aspetti come evidenziato recentemente dai vari studi che si concentrano su questo mese autunnale.
Dicevo, il fattore principale ancora una volta sta nella comunicazione tra gli strati della troposfera e quelli della media e alta stratosfera che si rende possibile/efficace in mancanza di 2 principali eventi:
1. strati antizonali che inibiscono il coupling verticale;
2. debolezza del flusso troposferico (anche se in qualche modo è un fattore comunque collegato al primo punto) a causa di un vortice polare troposferico very weak.
Sono in ogni caso fattori che, indebolendo l'heat flux o creando una sorta di impermeabilizzazione tra gli strati, portano la stratosfera ad inseguire rapidamente l'equilibrio radiativo e quindi a divenire molto fredda già a fine autunno.
Alcuni dei fattori che vanno pertanto preventivamente monitorati concernono principalmente: a. la "vitalità" delle onde planetarie; b. l'esistenza o meno di residui strati antizonali e/o l'esistenza di coriacei blocchi stratosferici alle latitudini polari/subpolari.
Tutti fattori che rendono ben presto molto debole le dinamiche rappresentate dalla B. & D. circulation.
Prendo pertanto "in prestito" quello che ritengo un predictor molto importante e che parte dalla troposfera poichè, come si è detto, in questa fase la strato ha una quasi essenziale attività di ricezione.
Allegato 372693
La dinamicità del
PNA index è uno dei fattori che meglio rileva la capacità da parte della troposfera di una trasmissione d'onda e quindi di calore in capo al maggior serbatoio di calore.
E' fondamentale - a mio avviso - che l'indice pur oscillando, sia sempre in grado di ritornare e anche permanere su valori prevalentemente positivi.
Allegato 372694
Da ora in avanti è necessario monitorare un costante NON eccessivo (onde evitare il pericolo di creare strati antizonali magari già in troposfera o in bassa strato) flusso di calore verso la stratosfera dove altri fattori correlati possono in tal senso aiutare quali: l'
ENSO, la
MJO e naturalmente il riscontro sui vettori dell'E-P flux.
Allegato 372692
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