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"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
C'è un forte fase della TSI iniziata nel 2011/2012 e attualmente nel 2015 si presenta molto intensa,
questo il comportamento prevalente del JS questo inverno:
14_15.gif
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 24/02/2015 alle 16:11
Anche perchè non abbiamo visto chissà quanti cicli...forse misurati strumentalmente due negativi e uno positivo. Quelli indietro sono tutti stimati
Non riesco peraltro nemmeno a capire se sia un indice così periodico come sembrava...per esempio, prima del 1950 la periodicità sembra inesistente ed è sostituita da semplice "rumore" (o, se vogliamo, da oscillazioni molto minori nel tempo che si susseguono senza criterio logico)
Anche se, lo ripeto, sono dati non strumentali ma ricostruiti
Poi aggiungo un altro spunto: e se la PDO fosse modulata dal global warming stesso e dal surplus di calore oceanico? Ciò significherebbe che il surplus globale andrebbe anche a modulare il surplus in zona PDO
Io non mi stupirei affatto che la fase negativa si fosse interrotta e ora iniziasse una lunga ed esasperata fase positiva
A mio parere, GW in aumento, PDO positiva e amplificazione artica sono tutti segnali che vanno verso l'ipotesi di una progressiva scomparsa degli inverni alle basse latitudini (europee, ma non solo)
Di sicuro la pdo non è un oscillazione regolare infatti molti ricercatori preferiscono usare il termine PDV(pacific decadal variability) ed AMV:
NPG - Abstract - Is the Atlantic Multidecadal Oscillation (AMO) a statistical phantom?
Possono comunque esserci delle frequenze preferenziali, ad esempio le variazioni nelle gyre oceaniche che contribuiscono ad 1/3 della variabilità della pdo su scala temporale decennale a loro volta non sono regolari ma tendono a variare ogni 10-11 anni(non a causa del ciclo solare è una frequenza di risonanza delle onde di rossby oceaniche); su scala interannuale però contribuiscono poco e il grosso della variabilità nella pdo è indotta dall'enso e dalla variabilità atmosferica extra-tropicale.
La pdo è diventata positiva a causa dei venti zonali più intensi del normale sul centro-ovest pacifico che hanno raffreddato l'oceano, nel nord atlantico è accaduto lo stesso e l'anomalia è stata talmente forte che le ssta in una piccola area sono scese fino a raggiungere un record negativo in gennaio:
http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/servic...ntp/201501.gif
è così ma in senso opposto percui non giustifica l'attuale fase positiva:
Investigating the possibility of a human component in various pacific decadal oscillation indices - Springer
Il 26 gennaio queste erano le riflessioni del momento.
Le riprendo ora, dopo un mese di febbraio invernale per almeno metà Stivale, con un marzo che sembra prospettare tratti poco primaverili, almeno in partenza.
Inverno che, in coerenza con il trend in auge, sembra quindi anch'esso in odor di shift....
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
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Ciao Alex
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