Seppälä et al.(2013) nello studio “Geomagnetic activity signatures in wintertime stratosphere wind,temperature, and wave response” mostra come durante il periodo invernale in stratosfera la ridotta variazione di temperatura, la ridotta variazione dei venti zonali e la ridotta variazione dei flussi d’onda siano correlati ad una bassa attività geomagnetica. Queste caratteristiche atmosferiche risulterebbero particolarmente spiccate quando il VPS ad inizio inverno risulta particolarmente disturbato o meglio quando il VPS è influenzato dall’Amplificazione Artica (AA).
Geomagnetic activity signatures in wintertime stratosphere wind, temperature, and wave response - NERC Open Research Archive
Seppala_SPARC2014_poster(1).pdf
Dal database del Noaa possiamo facilmente individuare dei periodi pluriannuali coincidenti con un alta o una bassa attività geomagnetica; recentemente stiamo vivendo un periodo con bassa attività geomagnetica iniziata nel 2006 ed oggi ancora in corso.
ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/GEOMAGNE...AP/MONTHLY.DAT
Il condizionamento in questi termini delle dinamiche atmosferiche è risultata essere favorita nel caso in cui la Total Solar Irradiance (TSI) risulta più intensa .
http://lasp.colorado.edu/data/sorce/...nstruction.txt
Infatti notiamo come la TSI nel periodo di bassa attività magnetica 2007-2014 abbia accentuato gli effetti dell’AA,
la variazione del JS a parità di scala è ben visibile:
-nel periodo 2007-2010 con debole TSI il nastro trasportatore atmosferico riusciva ad agganciare il Jet Stream (JS) delle latitudini subtropicali pacifiche e atlantiche
lEgrpXLq0Q.png
-nel periodo 2011-2014 con forte TSI la corrente a getto pacifica tende a rimanere alta di latitudine, come del resto quella in ingresso sull’Atlantico a 250 hPa
P9tpjmZ1Gv.png
Tengo a precisare che questa breve analisi sull’AA è stata possibile grazie al raro periodo di bassa attività geomagnetica
trascorsa (8 stagioni invernali)
ap-index.jpg
che ci ricorda come il sistema atmosferico sia influenzato da molti fattori ancora poco conosciuti
e ancora oggi oggetto di studio.
All'attuale nona stagione invernale con debole Ap index e forte TSI, l'AA sembra consolidarsi:
AA_2015.gif
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 09/02/2015 alle 17:22
Ben fatto Alessandro.
Insomma le considerazioni fatte nei giorni scorsi con il buon Mat e Remigio avevano motivo di essere.
Parlaremo di estrema sensibilità in condizioni di AA al variare di forzanti esogene il sistema climatico che oggi si sta rivelando ancor più forzanti per determinare cambi di pattern.
Insomma il mini ciclo PDO+ potrebbe essere dato dal connubio TSI + AA....
Mi pare un buon argomento di partenza.
Potrebbe essere interessante reperire dati maggiormente aggiornati sia per quanto concerne l'Ap index che il TSI in quanto sembrerebbe non peregrino ritenere piuttosto rapido l'impatto di questi fattori (soprattutto l'Ap) su U, T ed E.P. flux.
Se gli studi pregressi di M.Lockwood e ss. fossero confermati (correlazione diretta tra Ap e NAO) dovrei aspettarmi per gli ultimi 2 inverni (compreso questo) un Ap in discreto incremento.
Matteo
"rispolvero" molto volentieri questo studio
http://marine.rutgers.edu/~francis/p...051000_pub.pdf
che a suo tempo aveva portato in auge Steph.
ove vorrei citare in particolar modo questi passi:
Arctic amplification (AA) – the observed enhanced
warming in high northern latitudes relative to the northern
hemisphere – is evident in lower-tropospheric temperatures
and in 1000-to-500 hPa thicknesses. Daily fields of 500 hPa
heights from the National Centers for Environmental Prediction
Reanalysis are analyzed over N. America and the
N. Atlantic to assess changes in north-south (Rossby) wave
characteristics associated with AA and the relaxation of poleward
thickness gradients. Two effects are identified that
each contribute to a slower eastward progression of Rossby
waves in the upper-level flow: 1) weakened zonal winds,
and 2) increased wave amplitude. These effects are particularly
evident in autumn and winter consistent with sea-ice
loss, but are also apparent in summer, possibly related to
earlier snow melt on high-latitude land. Slower progression
of upper-level waves would cause associated weather patterns
in mid-latitudes to be more persistent, which may lead
to an increased probability of extreme weather events that
result from prolonged conditions, such as drought, flooding,
cold spells, and heat waves.
One effect is a reduced poleward gradient
in 1000-500 hPa thicknesses, which weakens the zonal
upper-level flow. According to Rossby wave theory, a
weaker flow slows the eastward wave progression and tends
to follow a higher amplitude trajectory, resulting in slower
moving circulation systems.
In fondo dinamiche che stiamo ripercorrendo proprio ultimamente attraverso formazione di Rossby waves molto ampie ma poco profonde giusto il ridotto gradiente.
In sostanza un problema di gradiente "incastrato" soprattutto in media - bassa troposfera.
In merito poi non solo al TSI in incremento (moderato) negli ultimi 2 anni ma all'incremento della NAO che pare essere collegata più direttamente all'elettromagnetismo solare (Ap),
questo potrebbe aver inciso sull'Arctic dipole (AD) portando da una polarità negativa (vpt concentrato su Eurasia) ad una positiva(Vpt incentrato su Canada) vista la correlazione che pareva sussistere tra i 2 indici.
Occorrerebbe disporre di un dbase aggiornato dell'Ap index e se tanto mi dà tanto (vd. M.Lockwood) dovrebbe aver avuto anch'esso un moderato incremento.
Matteo
nel mio excel ho catalogato l'anno 2014 con debole Ap index:
solar-cycle-planetary-a-index.gif
ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/GEOMAGNE...CES/KP_AP/2014
il 2015 probabilmente a differenza di ciò che ci si potrebbe aspettare, potrebbe dare inizio ad un periodo con forte Ap index.
ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/GEOMAGNE...CES/KP_AP/2015
Matteo
da quello che posso osservare mancano questi legami tra Ap index e TSI..quindi sono a mio avviso indipendenti.
da monitorare con l'NPGO
Emanuele Di Lorenzo - North Pacific Gyre Oscillation - NPGO Index
ma a me pare un film già visto...ne riparleremo più avanti,
più interessante vedere a fine estate quale sarà il comportamento della circolazione di Beaufort..
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 16/02/2015 alle 21:28
In effetti quello che dice mat sembra esatto guardando questi grafici (da considerare lo scarso periodo preso in considerazione per il TSI)
ap-index-1932-2008.pngcomposite-total-solar-irradiance.gif
Il picco dell'AP index coincide con l'inizio della fase calante del TSI
in fase negativa...in tutti i sensi per gli italici freddofili visto l'importanza della sua lettura con la NAO :
http://www.o3d.org/npgo/npgo.php
una fase NAO invernale positiva abbinata con la fase negativa dell'NPGO
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 16/02/2015 alle 22:23
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