Ma secondo voi, se non sará un inverno serio, potrebbe essere roba da affondi atlantici miti tipo 2013-14 o roba da deserto tipo 2006-07?
Mancano ancora IMHO troppi elementi per operare una diagnosi che vada al di là della pura correlazione statistica su quegli indicatori che potremmo dichiarare conclamati.
La stessa base del Nino non è chiara in futuro e questo certamente non aiuta a pesare le componenti positive o negative.
Per ora ci si può limitare ancora ai "se"... tenendo presente che ENSO + e Qbo+ dovrebbero essere prodromici ad una corrente a getto piuttosto intensa almeno a livello subtropicale in Atlantico.
Andrà poi verificato lo status del blob che certamente ha avuto un enorme peso nell'annientare di fatto tutte le forzanti favorevoli allo scorso inverno.
Matteo
Tra l'altro l'attività solare sta calando negli ultimi tempi...
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
A mio modo di vedere, non c' è questa accoppiata in quanto già considerando il SF siamo al di sotto della definizione di Massimo solare ( intorno ai 100 diciamo ) , restano da monitorare i punti ai quali si accennava su TNH e ,viste le probabilità non buone di vedere un Niño WP, se non altro la bassa correlazione di un EP / VP forte.
correggetemi se sbaglio
Da considerare anche che negli ultimi 2-3 anni le TLC hanno visto un grosso calo di affidabililità
Evidentemente la situazione in area pacifica, il deficit artico hano rimodulato alcune dinamiche.
Chissà che quest'anno non ci possa sorprendere in meglio.
Aggiungo anche che l'evoluzione dello status di alcune aree sensibili sarà determinante per favorire/sfavorire alcune dinamiche.
Intanto monitoriamo lo sviluppo del VP e le SSTA atlantiche e pacifiche.
Le vicende stratosferiche saranno difficilmente decifrabili in accordo con una differente fase climatica.
A meno che la nuova fase sia tutta decifrabile in anticipo con meno di 20 anni di reanalisys alle spalle.
Magari sono le regole basate su un numero limitato di casi ad essere sbagliate piuttosto che (quando poi non vengono rispettate) essere entrati in una nuova era climatica in cui non valgono più.
Ad esempio la questione dei nino cp/ep e dei loro impatti è piuttosto dibattuta, ci sono studi con risultati abbastanza divergenti (più che altro per i nino cp) e ci sono ancora parecchie incertezze che in realtà alcuni lavori recenti potrebbero aver in parte risolto, ne riparleremo, nel frattempo:
Da:In the reanalysis data, the sign of the North Pacific and stratospheric response to Central Pacific El Nino is sensitive to the composite size, the specific Central Pacific El Nino index used, and the month or seasonal average that is examined, highlighting the limitations of the short observational record.
Long model integrations suggest that the response to the two types of El Nino are
similar in both the extratropical troposphere and stratosphere. Namely, both Central Pacific and Eastern Pacific El Nino lead to a deepened North Pacific low anda weakened polar vortex, and the effects are stronger in late winter than in early winter.
Are the Teleconnections of Central Pacific and Eastern
Pacific El Nino Distinct in Boreal Wintertime?
C. I. Garfinkel · M. M. Hurwitz · D. W.Waugh · A. H. Butler
http://www.eps.jhu.edu/~cig4/modokiensov10.pdf
Le mappe di correlazione non possono mostrare i complessi meccanismi con cui i ninos influenzano l'area nord atlantica, non separano neppure gli episodi cp da quelli ep poichè entrambi possono avere significative anomalie nella regione nino3.4, infatti i più elevati valori dell'oni sono durante i ninos ep 72-73,82-83 e 97-98.
Inoltre includono anche altre forzanti che andrebbero escluse(vulcani) e gli episodi di la nina i cui impatti non sono simmetrici rispetto a quelli del nino.(nonchè nel caso della nina sono quelle cp ad essere più intense)
Ultima modifica di elz; 09/09/2015 alle 16:24
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