Boh, a me sti discorsi non quadrano. Può esserci tutto il freddo del mondo in giro ma se non c'è modo di portarlo qua ce ne facciamo poco o niente. E al momento movimenti in tal senso non se ne vedono.
Unica nota positiva: sembra dai forecast strato che partirà un secondo upper warming inteso attorno a capodanno. La distanza è tanta e nonostante la maggiore predicibilità della stratosfera le possibilità di errore sono ancora molto alte però almeno abbiamo modo di monitorarlo passo passo...
Si vis pacem, para bellum.
Guardando Andrea le carte strato su base ECMWF, una cosa che mi balza un po' all'occhio è un accenno di bilobazione del VP alle 240 ore, con un lieve spostamento di vorticità in area balcanico/ucraina:
ecmwf30f240.jpg
ecmwfpv600f240.jpg
Nel caso tutto ciò sia corretto, potrebbe essere la volta buona per uno spostamento del VP in area euro asiatica per gennaio?
Accenno di bilobazione? Non è così evidente ma ammettiamo pure che si verifichi, beh con quell'asse il rischio di ritrovarsi con l'azzorriano disteso per i meridiani è molto alto.
La seconda carta mostra debole vorticità sull'est europeo, che tradotto fa: un bell'HP su tutta europa e clima più freddo sui balcani.
Aggiornamento situazione tropo-stratosfera:
AO index:
Dall'AO postato sopra si notano già le prime pulsazioni dettate dal condizionamento dell'ESE di tipo COLD in troposfera con forte rialzo dell'index.
Attualmente le previsioni vedono ulteriore pulsazione la quale potrebbe far schizzare l'AO verso valori di + 4.0 - 5.0.
Notevole.
NAM by lamma (20,90° N (B & D paper):
Dal 6 al 15 Dicembre siamo fermi a + 2.3
Wind and Fluxes 2015 (60° N):
In viola ho messo il primo warming (secondo il lamma di tipo minor),come potete notare sopra,tale riscaldamento (heat,geop. flux in aumento) non ha portato altro che ad un ulteriore approfondimento del vortice polare (EPV non convergente sul polo) e aumento degli zonal wind a 1,10,30 hpa.
Mentre in rosso vi ho cerchiato dei punti da seguire se confermati nei prossimi giorni,è proprio li' il punto critico di previsione.
Il secondo previsto warming verso fine anno-inizi Gennaio 2016 sembrerebbe molto più incisivo del primo,calo deciso dei venti zonali a 1 hpa,leggero a 10,30 e stavolta con EPV più convergente.
Tenendo conto che il VP verrebbe già da un primo Minor warming con dislocamento e successivo rafforzo,questo secondo W previsto potrebbe risultare piuttosto incisivo,proprio perché avrebbe una situazione di partenza già più agevolata.
Ecco l'animazione a 10 hpa del primo MinorW e quello previsto secondo anche il target sopra citato:
Mentre qui sotto un mio confronto per farvi notare la portanza dell'ESE di tipo COLD con le anomalies del NOAA e il paper B & D:
Il primo touch down dell'ESE con azzeramento dei flussi è ascrivibile ai primi di Dicembre 2015,mentre il NAM di + 1.5 è stato raggiunto il 27 Novembre 2015.
Quindi stando alla regola di B & D il condizionamento dovrebbe andare fino a circa il 20-25 Gennaio 2016.
Dobbiamo però tener di conto che è solo una regola basata su un analisi degli eventi passati,non è oro colato,quindi non è poi cosi scontato che la situazione possa risolversi anche 5-10 giorni prima.
Commento in breve:
Insomma ci aspetta,secondo me,una settimana natalizia molto interessante da analizzare.
Del resto avremo modo di riparlarne
A presto.
Fabri93
Per ora secondo me, la strato avrà molto poco da dire... Calo delle velocità zonali a 1 hpa, costante tra la media e la alta strato invece
Si mantengono " vivi " i flussi di calore, qualche debole segnali di convergenza verso il polo ma in maniera molto timida.
Questa la situazione prevista, geopotenziali wave 2 che inizierebbero ad essere piu intrusivi oltre il 70-80 °N ,
Rimangono invece più relegati verso l'alta strato, fin verso i 10-20 hpa, i disturbi legati alla wave 1
Riassumendo la situazione si nota ancora una certa vivacità, seppur non accentuata, delle due onde principali planetarie principali.
Onda pacifica ancora poco intrusiva, dunque vps centrato verso il polo con U media intorno ai 57m/s a 10 hpa..per ora non mi pare di scorgere grandi segnali dall'alto
Dopo vari anni di analisi teleconnettive e non, l'unica cosa che mi risulta certa è che lo sguardo deve andare alla sinottica(e quindi alla troposfera).
Le analisi teleconnettive sono belle ed affascinanti ma risultano ancora troppo macroscopiche (come scala) ed incerte come evoluzione.
Tant'è che per capire l'evoluzione stratosferica (per esempio) ci dobbiamo spesso soffermare sull'andamento troposferico, al fine di capire se lo splittamento polare potrà meridianizzarsi in direzione
del Mediterraneo.
Tutto questo per dire che attualmente, al di là dei dati del Nam, della Qbo etc, tutti importanti, il fattore più "eclatante" per la nostra Penisola è osservabile nelle mappe ed è la mancanza di un Hp termico ad est.
Periodi importanti sono stati spesso condizionati da questo fattore, attualmente assente nell'area euro-russa. Ovvio che anche l'Hp rientra nel "gioco" dei dati ma spero di aver comunicato il messaggio.
Gennaio 2005, Gennaio 2012, Dicembre 1984, Febbraio 1991...
L'innesco per condizionare lo split è spesso avvenuto da quelle aree, con consequenziale formazione
di Scand +...altra figura predittibile condizionata...
Speriamo bene perchè l'Inverno, specie al centro-sud, trascorre in fretta..e sinceramente dei discorsi
dell'orticello mi è fregato sempre ben poco..come a dire "poco importa se nel mio giardino non nevica!".
Attualmente non ci resta che monitorare la ripresa delle wave che sembrano influenzare la zonalità
verso fine anno, con una probabilità di una breve irruzione marginale intorno al 20/30%.
Speriamo bene!
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
uno SCAND + è quasi sempre presente con le fasi 6-7-8...
Riporto qui l'analisi che ho fatto su facebook per discuterne con voi.
VORTICE POLARE SEMPRE PIù GELIDO, MA POSSIBILI SORPRESE GIà IN PRIMA DECADE DI GENNAIO.
Da oltre una settimana tutti i più rinomati siti di meteorologia hanno cercato di scorgere una scappatoia da questo lunghissimo periodo di sopramedia termico indotto da un vortice polare veramente strong. Il primo segnale venuto alla luce si è presentato con un intenso warming stratosferico operato dalla wave 1 (onda pacifica). Partito inizialmente come upper warming ha tentato pian piano di trasferirsi (sempre più indebolito) verso i piani più bassi della stratosfera, con una componente di calore sempre più divergente dal polo. Questa dinamica sta provocando e continuerà a provocare nei prossimi giorni un ulteriore approfondimento del vortice polare, cerchiamo di capirne insieme i motivi.
L'azione di un riscaldamento stratosferico nei confronti di un vortice polare molto forte provoca come prima conseguenza una compressione della massa del vps (vortice polare stratosferico) che per la legge della conservazione del momento angolare tende ad approfondirsi e raffreddarsi ancor di più, come si può ben notare dai grafici delle temperature a 30hpa fig.(3), in pratica stiamo per sperimentare una nuova dinamica di tipo cold. Per riassumere: warming-> compressione e conseguente rotazione del vps-> ulteriore approfondimento. Fig. (1)
A questo punto, concluso il primo tentativo di riscaldamento stratosferico, la palla passa alla troposfera. I principali global models sono concordi nel vedere sul lungo termine un'azione ficcante da parte dell'onda atlantica, causata appunto dal richiamo verso l'alto di aria calda operato come già precedentemente descritto dall'ulteriore approfondimento del vps in area atlantica. Questa onda sarà molto invadente sul continente europeo in accordo con la fase 4 della mjo (madden julian oscillation) che stiamo vivendo Fig. (2). La mjo descrive l'attività e l'intensità convettiva nelle regioni equatoriali, mediante 8 fasi distinte, ognuna delle quali identifica una precisa collocazione della zona di convezione tropicale. Completo il riassunto: warming stratosferico -> compressione e conseguente rotazione del vps-> ulteriore approfondimento in area atlantica -> richiamo di calore verso l'alto per compensazione -> partenza dell'onda atlantica molto invasiva sul continente.
Qualora quest'azione troposferica, indotta comunque dalla stratosfera dovesse persistere consentendo un grosso raffreddamento della area russo siberiana, verrebbe a crearsi un barriera termodinamica in grado di deviare i flussi zonali verso il core del vortice polare, creando grossi scossoni lungo tutta la sua colonna isobarica il che porterebbe verso una forte azione di riscaldamento. Nel caso in cui quest'azione non dovesse essere sufficiente torneremo in condizioni di Ao++, che ci trascinerebbero senza sussulti fino in terza decade di gennaio. Insomma, la prossima settimana ci potrà dire se usciremo da questo non inverno nella prima parte di gennaio o se dovremo attendere la fine del precondizionamento indotto dall'ese cold novembrino.
Fig. (1) approfondimento del vps in area atlantica
30hpa momento angolare.gif
Fig. (2) Madden julian oscillation fase 4-5
MADDEN ANALISI.gif
Fig. (3) Temperatura a 30hpa
30hpa gelo.gif
Fig. (4) onda atlantica
troposfera wawe 2.gif
Mitico Jacopo.
Fabri93
Parlando di troposfera,questo è un grande aggiornamento.
Probabile calo dell'AO index dai primi di Gennaio 2016,la maggior parte dei cluster previsionali lo vede.
Alcuni estremi con valori fino a - 3.0
Tale flessione dovrebbe essere causata dall'azione di disturbo del secondo warming previsto,quello dopo il Minor Warming in corso.
Testimoniato dal calo dei venti zonali a 1 hpa,impercettibile a 10,30,però guardatevi la ripresa dei flussi,dell'u-change due to EPV e dei vettori dello stesso visti più convergenti.
Come tempi,andiamo verso i primi del primo mese del 2016.
Siamo in alto mare,altissimo,però secondo me,in questa settimana,avremo almeno qualcosa di interessante da analizzare
Fabri93
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