Certo, Remigio, che la partita si gioca in Troposfera, si gioca SEMPRE in troposfera, la strato puo' fare solo da "volano", assecondare o disassecondare i movimenti troposferici dovuti ai + svariati motivi.
Certamente giusto quello che dici riguardo il delta tropici-polo, ne ho messo qualche dato qui x ottobre e novembre: Mtg Forum Meteo Giornale Leggi argomento - nuovo td Global Warming e dintorni: dati e analisi ... novembre nonostante il Nino fortissimo non ha un delta record, ma e' comunque il 6° ... dopo il 78 (1° anno riferito al novembre, quindi 78-79 inverno), 1971-2, 2013-14, 1990-91, 1994-5, valore simile a 1951-2, 1980-81, 83-84, 2001-2 e 2004-5.
Come vedi non c'e' alcuna corrispondenza tra delta tardo autunnale e cio' che poi e' avvenuto in inverno, diciamo che si "rischia" che entrando in fase centralmente si possano avere fasi forti sulla colonna, ma l'Inverno e' estremamente violento negli scossoni e le spallate .... e come ben dici, dice e dico, la meteo accade in troposfera ! .... la wave 1 stratosferica e' ben al lavoro, per ora ha problemi a frenare il ciclone stratosferico, ma si affacciano carte con seconda onda in formazione nel long .... e aumento di GPT del ciclone .... a quel punto il crollo puo' avvenire e anche violentemente e velocemente.
Aspetterei.
Non sono del tutto d'accordo, soprattutto in casi come quello di quest'anno, con un VPS molto forte.
Come già segnalato qui, le anomalie stratosferiche hanno un influenza sulla superficie che è massima proprio nel nord atlantico e lineare in funzione dell'entità dell'anomalia.
E questo, ovviamente, a prescindere da cosa abbia accentuato il cooling stratosferico.
~~~ Always looking at the sky~~~
Si certo hanno una influenza .... un volano ha una influenza, contrasta o asseconda, ma non e' determinante. Non potrebbe esserlo in ogni caso, le energie in gioco sono enormemente + potenti in troposfera .... e' evidente che ci sia una correlazione (o autocorrelazione ?) con la NAO, l'ovale delle due onde stratosferiche non puo' che avere asse sulla zona groenlandese, quindi una tendenza troposferica zonale (x situazione polo-tropicale e altri elementi) si rifletterà sulla struttura del vortice stratosferico ..... e d'altronde un volano che ha maggiore grado di liberta (non avendo attriti forti) se sposta i pesi di rotazione "tira" quello che c'e' sotto e quindi deve risentirsi .... almeno un po', ma stiamo parlando di valori di energia davvero non paragonabili.
Poi, certamente, nessuno ha capito come funziona realmente, ma a "logica" terra terra non riesco a comprendere come una piuma possa spostare una pietra (un po' esagerato come esempio ma tanto x far capire cosa intendo).
I giochi passano alla troposfera se la troposfera gioca o ne ha la forza / tempo per farlo.
Non c'è alcun dubbio sul fatto che l'interazione strato-troposferica sia costituita da impulsi di ...rimando tuttavia è bene riuscire ad inquadrare quelle che sono le dinamiche verticali nel contesto attuale ove la stratosfera l'ha fatta da padrone principlamente a causa di un gradiente troposferico molto elevato e principalmente ascrivibile alla situazione di Nino strong (unitamente ad altri co-fattori quali Qbo, ecc).
Nel caso concreto mi preme solo che sia chiara la situazione attuale.
ecmwf10a12.gif
Il minor warming comporta, fin dove convergente, una parziale intrusione e frizione contro le velocità zonali all'interno del vps ma altrove una compressione della massa dello stesso vortice con parziale dislocamento del suo core.
Ne risulta, soprattutto nel caso di un vps già molto freddo in partenza, un ulteriore rinforzo e raffreddamento che, secondo il modello inglese, sta avendo notevoli proprietà propagative.
L'onda che si vedrà a breve in troposfera non è che la traduzione del flusso di calore generato proprio dal quel riscaldamento al quale viene fatto seguire una dinamica opposta (e quindi di tipo cold).
L'impostazione dei vettori dell'e.p. flux dicono proprio questo ovvero che è in atto un forte aumento del gradiente verticale laddove il vortice viene sospinto ( e raffreddato) dalla dinamica di tipo warm.
Si tratta di un fattore perturbativo dell'equilibrio idrostatico, che è dato dalla compensazione della minor pressione presente in quota rispetto quella al suolo dovuta alla f. di gravità.
Un repentino crollo dei gpt porta inevitabilmente ad un richiamo di calore verso l'alto ( e in fondo questa è la dinamica di un MMW).
Qualora tuttavia il fattore di attrazione è costituito da una fase marcatamente cold (basta guardare le velocità zonali /gpt e t. del vps dopo il fattore di disturbo) c'è da aspettarsi una tipica dinamica cold che si propaga ai piani inferiori ovvero attivazione e rinforzo dell'e.p. flux e successivo loro azzeramento (come evidente nel grafico)
fluxes.gif
La palla nel momento del richiamo passa si alla troposfera ma i complicatissimi fattori troposferici devono permettere alla stessa di prendere in mano le redini del gioco condizionando/limitando gli effetti della successiva fase cold.
Se questo non avviene o quel che la troposfera riesce a fare non crea forze di rimando o in grado di neutralizzare la fase cold, si resta nell'ambito di una dinamica di precondizionamento che, secondo le emissioni del modello inglese pare indiscutibilmente dominante.
A sto punto i tempi inevitabilmente si allungherebbero e non di poco..
Matteo
E' logico Stefano
Sono "perturbazioni verticali" dell'equilibrio dell'atmosfera che principalmente incidono laddove va a posizionarsi il core del vps.
In questo caso la dinamica cold che sopraggiunge impatta proprio laddove è maggiore in quota il crollo della pressione dovuta alla nuova fase cold.
Per questo non riesco appieno a comprendere il discorso di Sandro sui pesi.
Non si tratta di un trascinamento ma di una dinamica fortemente verticalizzata (peraltro riconoscibile anche ad occhio attraverso un flusso di calore che viene richiamato verso l'alto e tracciato da un'onda piuttosto lunga e di periodo stretto) ove i maggiori pesi imposti dalle dinamiche "terrestri" contano ma relativamente...
ps. la maggiore opposizione che la troposfera possa attuare in questi casi è di tipo termico ovvero legata ai processi di raffreddamento del suolo e quindi di contenimento della massa del vpt e del percorso delle masse artiche.
Se si realizza questa presuppone un nuovo disturbo che verrebbe a propagarsi verso l'alto verosimilmente andando ad indebolire la struttura del vps.
A mio avviso il modello americano sta valutando proprio questa eventualità e in questo differisce profondamente da ECMWF il quale vede questa opposizione come poco problematiche per il vortice troposferico.
Matteo
Il problema dei pesi e' presto detto, quanto pesa 1m3 di aria a 100hpa ? e quanto pesa a 10hpa e a 1hpa ? E quanta acqua c'e' nei vari strati ? E dove sono gli attriti continente-oceano-continente e quelli suolo freddo con correnti opposte ? E dove sono le due onde planetarie ?
La gran parte della fluido-dinamica della struttura del VP viene dalla sua rotazione, non dai moti verticali, i moti verticali (riempimento/svuotamento di aria) vengono al 99% dal basso e vanno verso l'alto.
Quindi la funzione di "volano" della struttura stratosferica e' soprattutto nella sua rotazione, questa, al livello della tropopausa e' in grado di apportare "influenze" allo strato + denso, pesante e umido, ma meno veloce troposferico tramite le ondulazioni della tropopausa ... ma queste dipendono in gran parte da cio' che avviene sotto, in troposfera. In questo il + evidente fattore di connessione avviene con le vorticità potenziali allorche' "forti" pressioni stratosferiche vanno ad assecondare la discesa dei livelli della tropopausa "trasferendo virtualmente" vorticità ai nuclei del VPT.
Allora ecco che un vortice stratosferico che ha ricevuto un imprinting "cold" (delta tropico-polo, altri fattori quali il Sole ecc..) tenderà a far mantenere alla struttura troposferica qualcosa di "simile" a se stesso .... ma la zona troposferica e' + pesante, densa e umida e quindi e' come trascinare una nave con una pilotina, la trascini, gli fai da spinta, ma se parte una ventata laterale o la nave accende il motore non avrai + nessun assecondamento .... insomma fa da volano e subisce fortemente i contraccolpi troposferici fino a cambiare eventualmente la sua quantità di moto.
Quindi ecco che il concetto di "pre-condizionamento" non e' altro che una statistica fluidodinamica che ti dice che piu' la trottola gira velocemente e piu' riesce a mantersi in buona rotazione per piu' tempo .... ma come la punta tocca un sassolino ecco che si disconnette e perde il suo equilibrio.
Questo e' il 2005 x esempio, gennaio e febbraio .... poi il crollo:
Poi ovviamente ci possono essere volte che non hai intoppi e la struttura continua a girare .... anche se sopra si va scompigliando tutto ...
Si Sandro, ma questo non inibisce al fattore cold di propagarsi.
Tu ne fai un ragionamento "del dopo" e lo comprendo perfettamente (vedi mio post precedente all'ultimo), tuttavia se andiamo ad analizzare la situazione di partenza (che ci porta al fattore predominante iniziale ovvero Nino strong e che ci ha condotto al forte raffreddamento radiativo della stratosfera) la reattività della troposfera resta quella di partenza in mancanza di elementi nuovi o non sufficienti a modificare gli attriti al vpt o se vogliamo così chiamarla... la risposta .
Aver la palla in mano non basta, occorre poterla giocare
Matteo
No Mat, ti ho fatto una esplicitazione dell'avvio e del durante, perche' "asseconda" vorticità nel VPT ....
Si, il "pre-condizionamento" arriva dal Nino ... o meglio, diciamo dalla fascia tropicale e dalla condizione polare autunnale ...Allora ecco che un vortice stratosferico che ha ricevuto un imprinting "cold" (delta tropico-polo, altri fattori quali il Sole ecc..) tenderà a far mantenere alla struttura troposferica qualcosa di "simile" a se stesso .... ma la zona troposferica e' + pesante, densa e umida e quindi e' come trascinare una nave con una pilotina, la trascini, gli fai da spinta, ma se parte una ventata laterale o la nave accende il motore non avrai + nessun assecondamento .... insomma fa da volano e subisce fortemente i contraccolpi troposferici fino a cambiare eventualmente la sua quantità di moto.
Quindi ecco che il concetto di "pre-condizionamento" non e' altro che una statistica fluidodinamica che ti dice che piu' la trottola gira velocemente e piu' riesce a mantersi in buona rotazione per piu' tempo .... ma come la punta tocca un sassolino ecco che si disconnette e perde il suo equilibrio.
... e' tutto molto aleatorio poi in Inverno, il VP forte tardo-autunnale ha prodotto di tutto di piu', quindi certo, puo' mantenere forza centrale, decentrarsi e esplodere, frammentare le vorticità potenziali in aree + forti .... non abbiamo nessuna "linea guida", solo la "statistica" termodinamica (o anche fluido-dinamica) che una trottola veloce ha bisogno di spinte + forti x perdere l'equilibrio ..... ora vedremo se arriveranno spinte, arrivano, nel lungo si attiva la seconda onda di alta, quella atlantica, cosa produrranno ? Vedremo, puo' essere niente come rallentamenti e disassamenti come MMW, dipende da come avverranno e non e la "velocità" del VP determina solo che i disturbi dovranno essere un po' + forti rispetto a velocità medie inferiori, nient'altro. Chi decide di dare le spinte e' la troposfera con le sue ondulazioni convettive.Certamente giusto quello che dici riguardo il delta tropici-polo, ne ho messo qualche dato qui x ottobre e novembre: Mtg Forum Meteo Giornale Leggi argomento - nuovo td Global Warming e dintorni: dati e analisi ... novembre nonostante il Nino fortissimo non ha un delta record, ma e' comunque il 6° ... dopo il 78 (1° anno riferito al novembre, quindi 78-79 inverno), 1971-2, 2013-14, 1990-91, 1994-5, valore simile a 1951-2, 1980-81, 83-84, 2001-2 e 2004-5.
vediamo di contestualizzare.
La carta di riferimento è questa ma anche questa:
Flussi di calore dalla troposfera nella fase cruciale di avviamento e maturazione del vps spesso sotto la soglia del minimo a condurre la stratosfera a rincorrere l'equilibrio radiativo.
Se poi parliamo di velocità zonali dovuti a EPV la situazione è questa:
e stiamo parlando di 450K (quindi in bassa strato) ma sopra è ancora peggio con Anomalìe positive di Vorticità potenziali ancora più accentuate.
La risonanza del valore U (indice medio zonale) è ben visibile a tutte le quote.
Se parliamo di potenzialità propagativa su un caso del genere, non so proprio di cosa stiamo a discutere in quanto rischiamo di cadere un po' nel qualunquismo se mischiamo le ipotesi propagative in base alla condizione iniziale da parte della troposfera di recepire o meno tale dinamica strato.
Qui non c'è alcun dubbio...purtroppo.
Matteo
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