Io 15 anni, e mai come quest'anno ho come l'impressione che le temperature al polo sono veramente alte, se ai piani alti o bassi, dipende dal gusto, il vp gira in armonica elevata, a livello troposferico a mio parere siamo messi male, la non omogeneità del pack artico non porta ad un'analisi lineare delle situazione con i valori connettivi piu' che mai illegibili o di difficile interpretazione data l'evoluzione in essere.
Insomma imho quest'anno ci potrebbe essere un'altra bella mazzata per il pack artico considerando l'importanza invernale per ESSO.
A sto punto direi che il senso del thread si è comunque compiuto.
Lo sblocco ci sarà anche se non corrispondente propriamente ai desiderata dei più.
Che si trattasse di sperare di vincere un terno al lotto, si era capito quasi subito ma era bene verificare che tutti i tasselli andassero nel senso indicato visti gli elementi in gioco.
Butto giù a sto punto alcune sommarie impressioni per gennaio, ovviamente senza pretesa alcuna.
Il mese di gennaio presenterà alcune caratteristiche di rilievo che lo porteranno a distinguersi rispetto al mese precedente.
Vortice polare stratosferico ancora strong in progressiva attenuazione, vortice polare troposferico che rientra in condizioni normali o temporaneamente disturbato dall'incremento dell'attività d'onda.
La prima fase del mese di gennaio (grossomodo la prima decade) verrà contraddistinta da un incremento dell'attività d'onda che arrecherà importanti disturbi al vortice polare peraltro trasmessi efficacemente attraverso la corrente a getto polare che risulta piuttosto tesa nel comparto pacifico.
Flussi di calore trasmessi dal comparto euroatlantico verso le regioni subpolari costringono le correnti occidentali a percorrere latitudini più basse <60°N apportando quindi un progressivo peggioramento verso l'Europa centrale e in parte meridionale ove si assisterà ad un incremento precipitativo e ad una generale diminuzione del campo dei geopotenziali.
L'attività d'onda è ben inquadrata dal mantenimento di un pattern compatibile con l'esordio e il mantenimento della Madden Julian Oscillation in fase 7 a causa della traslazione di una Kelvin wave in direzione del meridiano del cambio di data.
nino_7_gen_low.png
La seconda decade del mese di gennaio dovrebbe esordire grossomodo con una continuazione del pattern fin qui visto e contraddistinto da ondulazioni di matrice atlantica alternate a brevi pause altopressorie.
In questo contesto il clima risulterà non particolarmente freddo e le nevicate interesseranno prevalentemente le zone collinari o montuose.
Il prosieguo della seconda decade dovrebbe essere contraddistinto da una rimonta anticiclonica protesa a conquistare buona parte del continente europeo fatta probabilmente eccezione per la parte orientale che continuerà a vivere una fase invernale piuttosto rigida.
Questa rimonta tuttavia potrebbe lasciare scoperte parte dell'Europa centro-meridionale ove potrebbe tendere ad affluire gradualmente aria più fredda dai quadranti orientali.
Tendenza che potrebbe proseguire anche nella terza decade di gennaio.
SINTESI: un gennaio a 2 facce: umido e poco freddo la prima parte con apporti precipitativi localmente superiori alla norma specie sull'Europa centrale e coinvolgente il nord Italia (meno il centro- sud), più freddo e secco (specie al nord) nel prosieguo con temperature anche inferiori alla media del periodo.
Diciamo che tutto quel gelo che è arrivato sull'Eurasia, benché non ci sia stato utile direttamente, ha fatto il suo "sporco" lavoro ovvero quello di impedire il ricompattamento del trottolone e di mettere i presupposti per nuovi minor warmings in strato.
A sto punto, quello che in fondo penso è stato scritto sopra.
Credo che questa nuova fase atlantica sia almeno per 10/15 gg. quello che ci dobbiamo attendere a fronte di un vpt non più troppo contenitivo e di una corrente a getto che sarà costretta a passare più bassa in Atlantico.
Poi potrebbe cambiare qualcosa ma è inutile cercare dettagli fin d'ora
Buon anno a tutti
Matteo
Ciao Matteo, innanzitutto buon 2016...
analisi condivisibilissima. Purtroppo il pattern EA sembra continuare ad essere molto positivo quindi penso che le occasioni per freddi continentali non ce ne saranno ma l'abbassamento del fronte polare potrebbe portare qualche episodio interessante sul Nord Italia e sulle zone occidentali dell'Europa. Guardando i sequenza le NAEFS sul lungo si nota come le anomalie positive di geopotenziale, oltre ad essere comunque distribuite sul Mediterraneo centrale, man mano che passano i giorni vengono spostate verso levante mentre la conca depressionaria che ricalca il pattern EA positivo si espande un pò verso sudest. Questo mi fa pensare che oltre ad avere un tipo di tempo per i primi 15 giorni dell'anno conformi alla tua descrizione, il proseguio non potrebbe che essere simile ma con un Atlantico un pò più freddo rispetto a quello che ci aspetta prossimamente. Perlomeno le Alpi e l'Appennino finalmente saranno imbiancate a dovere ma di ondate di freddo non ne vedo ne per gennaio ne a questo punto per il proseguio dell'inverno. L'atlantico di questo inverno somiglia moltissimo a quello del 2013
Ciao Fabio, buon anno anche a te
Mi riservo qualche dubbio sulla seconda parte di gennaio e su febbraio al momento preferisco non proferire verbo
Sulla comparazione con il 2013 esprimo invece alcune riserve circa elementi di distinguo piuttosto importanti e che riguardano essenzialmente il settore pacifico, direi in condizioni quasi opposte rispetto a quelle attuali.
Gli inverni 2013 (ma anche 2014) sono stati fortemente condizionati dal Blob invadente il nord Pacifico fino alle latitudini subpolari e presidiati da un'onda stazionaria di blocco rispetto le attività d'onda normalmente attivate attraverso il jet stream polare.
2015.gif
L'abbassamento del fronte polare sull'Atlantico non avveniva per incremento dell'attività della corrente a getto ma a causa dell'invadenza del Blob e del displacement praticamente permanente del vp verso il comparto atlantico.
getto.gif
Questo fu addirittura macroscopico nell'inverno 2013/2014:
2013.gif
ove le anom. di gpt condizionate dal Blob erano così sostanzialmente ripartite:
gpt 2013.gif
Si configurava in quel caso un dipolo DA+
Quello è stato un vero e proprio pattern bloccato da forti e persistenti anomalìe circolatorie e oceaniche venute meno grazie al fattore enso+.
La differenza sulle differenze oceaniche pacifiche è enorme:
pac.gif
La situazione attuale è questa nel campo sia delle anomalìe di gpt che della j.s.
ora.gif
j 2015.gif
Il fatto che poi pattern emisferici tanto distanti possano nel piccolo dare risultati simili e ai più invisibili è vero.... tuttavia questo attuale ha almeno il beneficio di non essere inamovibile.
Matteo
Ciao Matteo,auguri!
Concordo con te,che sei sempre uno dei più competenti e preparati;infatti,dopo la staticità di Novembre e Dicembre(specie al nord),tutto quanto verrà sarà grasso che cola.
Da te c'é sempre da imparare.
Buonasera e buon 2016 a tutti.
La NAO positiva a parer mio continuerà ad influenzare il tempo in Italia.
Tuttavia gennaio potrebbe risultare sottomedia pluvio al nord, sottomedia termico al Centro-Nord.
Febbraio sopra media termico in Italia e sottomedia pluvio al centro sud, in media o sopramedia pluvio al nord.
Queste le anomalie da me previste per i primi due mesi del 2016:
gen_feb 2016.png
anomalie previste che rimarrebbero da NAO+:
compday.kOmF8WRvyY.gif
io continuo ad avere la mia idea, da dopo metà Gennaio avremmo una serie di irruzioni artiche di matrice maggiormente marittima ... per il continentale potrebbe aprirsi la strada solo a febbraio ..
A 10 hpa la situazione prevista vede un vps allungato e dislocato,
Ritengo plausibile una ripartenza dei flussi verso il 20-25 Gennaio grosso modo ... A questo punto ci rimane un mese abbondante dove a mio avviso ritengo possibile oltre che una serie di irruzioni artiche anche una tosta continentale
Le uscite ECMWF06 e GFS00 a 240 ore sono praticamente identiche, con tre onde abbastanza ben messe, secondo me il target di metà mese è pienamente in sella.
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
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