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Risultati da 61 a 70 di 93
  1. #61
    Vento fresco L'avatar di tifernate
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Già è molto che entrambi i modelli stamattina tengano lontana la LP subtropicale atlantica, su questo fiducia ripagata. Poi vedremo se il blocco verrà spinto così rapidamente ad est come mostra GFS o no, secondo me è difficile vedendo il pregresso. Infine dovesse strutturarsi un W-Bridge sarebbe semplicemente tombola.
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  2. #62
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Diciamo che stamattina Spaghi GEFS convergono nello scartare clamorose cadute del getto in atlantico.
    E questo significa che:
    l'hp azzorriano almeno nella sua base "tiene".
    Ci sarà una sorta di dualismo tra FP e getto subtropicale laddove il FP dovrebbe agganciare le lp ad est su Iberia trascinandole al di sotto di una struttura di freddo continentalizzato sull'Europa centro orientale....
    Bella dinamica.
    Poi magari se riusciamo a costruire un blocco anche parziale ci becchiamo una botta continentale forte pure noi.
    Edit: ECMWF è una bomba atomica "meteo"
    eh sì... ecmwf è una bomba sì. rischiamo però una invadenza eccessiva dell'hp. penso che il tutto risieda nelle differenti vedute della MJO tra reading e GFS. gfs la vede stazionare in fase 8 mentre reading la vede andare fino alla fase 3.

    enormi incertezze ancora, però ukmo e reading sono allineati alle 144h, distanza alla quale parte il tutto. vediamo...
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #63
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Credo a questo punto sia opportuno un aggiornamento.
    A mio avviso chiamare la dinamica in fieri che si sta strutturando sull'Atlantico con il termine "blocco" mi pare sia oltremodo fuori misura in quanto la stessa è mancante a mio avviso di quel requisito essenziale che un'onda deve presentare per definirsi tale ovvero la stazionarietà e la profondità.
    Si tratta di un disturbo di tipo transitorio che nasce da dinamiche verticali tropo/strato ma che presentano una veloce capacità evolutiva a ragione del forte gradiente verticale che a livello polare sussiste tra i 2 piani dell'atmosfera.
    Sono piuttosto discorde riguardo varie opinioni nelle quali si parla di decoupling in quanto ritengo che mai come in questo inverno il dialogo fra i vari piani del vortice polare sia stato efficace e serrato.
    La dinamica dei flussi è molto chiara e ci disegna puntualmente le dinamiche di salita dei flussi di calore e di discesa delle dinamiche cold di una stratosfera che risulta ancora decisamente fredda.



    Tre ad oggi le Rossby waves giunte in troposfera a dimostrare la risposta di un vps ancora chiuso ma spesso disturbato da una troposfera molto attiva e non prona alle dinamiche verticali.

    Tuttavia oggi facciamo i conti con un Nam che solo ora sta abbandonando la soglia dell'ESE cold con un valore di +1,5 al 5 gennaio.
    Per questa ragione ritengo sia molto difficile ancora creare quella stazionarietà d'onda che si rivela indispensabile a generare quelle dinamiche necessarie a traslare le masse artiche verso le medie latitudini.
    Questo al netto dell'indice AO che indubbiamente è sensibile allo sviluppo dell'onda di Rossby ma che non può essere predittore dei successivi sviluppi delle dinamiche verticali e al netto pure del fatto che l'onda possa aver subito un indebolimento dal basso a causa dello sprofondamento dell'indice stesso in concorso con fattori preesistenti e stabilmente presenti (WQbo + Enso pos.)
    Ci sarà verosimilmente una forte risalita dell'Arctic Oscillation dopo lo sprofondamento attuale e la totale risoluzione del disturbo troposferico-polare potrebbe generare un'evoluzione simile a quella inquadrata da ultimo dai GM per i prossimi 8/10 gg ovvero una spinta dinamica dell'onda Atlantica verso Nord est con probabile avvento di una fase continentale gelida.
    L'individuazione del target è di difficile soluzione ad oggi in quanto, a mio avviso, dipende dalla stessa ripresa delle velocità zonali in sede polare e subpolare e in qualche sintetizzabili dai movimenti dell'AO.
    Una risalita eccessiva fino a valori positivi rischierebbe indubbiamente di marginalizzare l'azione all'est europeo diversamente credo che il target italico non sia a priori da escludere.
    Nel frattempo si prepareranno nuovi eventi per fine mese legati ad una nuova onda di Rossby che tuttavia annuncia un vps finalmente indebolito e rientrato nei ranghi.

    Matteo



  4. #64
    Tempesta L'avatar di Mario85
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Credo a questo punto sia opportuno un aggiornamento.
    A mio avviso chiamare la dinamica in fieri che si sta strutturando sull'Atlantico con il termine "blocco" mi pare sia oltremodo fuori misura in quanto la stessa è mancante a mio avviso di quel requisito essenziale che un'onda deve presentare per definirsi tale ovvero la stazionarietà e la profondità.
    Si tratta di un disturbo di tipo transitorio che nasce da dinamiche verticali tropo/strato ma che presentano una veloce capacità evolutiva a ragione del forte gradiente verticale che a livello polare sussiste tra i 2 piani dell'atmosfera.
    Sono piuttosto discorde riguardo varie opinioni nelle quali si parla di decoupling in quanto ritengo che mai come in questo inverno il dialogo fra i vari piani del vortice polare sia stato efficace e serrato.
    La dinamica dei flussi è molto chiara e ci disegna puntualmente le dinamiche di salita dei flussi di calore e di discesa delle dinamiche cold di una stratosfera che risulta ancora decisamente fredda.

    Immagine


    Tre ad oggi le Rossby waves giunte in troposfera a dimostrare la risposta di un vps ancora chiuso ma spesso disturbato da una troposfera molto attiva e non prona alle dinamiche verticali.

    Tuttavia oggi facciamo i conti con un Nam che solo ora sta abbandonando la soglia dell'ESE cold con un valore di +1,5 al 5 gennaio.
    Per questa ragione ritengo sia molto difficile ancora creare quella stazionarietà d'onda che si rivela indispensabile a generare quelle dinamiche necessarie a traslare le masse artiche verso le medie latitudini.
    Questo al netto dell'indice AO che indubbiamente è sensibile allo sviluppo dell'onda di Rossby ma che non può essere predittore dei successivi sviluppi delle dinamiche verticali e al netto pure del fatto che l'onda possa aver subito un indebolimento dal basso a causa dello sprofondamento dell'indice stesso in concorso con fattori preesistenti e stabilmente presenti (WQbo + Enso pos.)
    Ci sarà verosimilmente una forte risalita dell'Arctic Oscillation dopo lo sprofondamento attuale e la totale risoluzione del disturbo troposferico-polare potrebbe generare un'evoluzione simile a quella inquadrata da ultimo dai GM per i prossimi 8/10 gg ovvero una spinta dinamica dell'onda Atlantica verso Nord est con probabile avvento di una fase continentale gelida.
    L'individuazione del target è di difficile soluzione ad oggi in quanto, a mio avviso, dipende dalla stessa ripresa delle velocità zonali in sede polare e subpolare e in qualche sintetizzabili dai movimenti dell'AO.
    Una risalita eccessiva fino a valori positivi rischierebbe indubbiamente di marginalizzare l'azione all'est europeo diversamente credo che il target italico non sia a priori da escludere.
    Nel frattempo si prepareranno nuovi eventi per fine mese legati ad una nuova onda di Rossby che tuttavia annuncia un vps finalmente indebolito e rientrato nei ranghi.

    Disamina perfetta secondo me....difatti bisogna sperare che la risalita dell'ao,e mi permetto di dire anche della nao,non vada verso territori positivi,altrimenti l'est europa fa doppietta in scioltezza,con forse solo l'Adriatico coinvolto marginalmente..

  5. #65
    Vento forte L'avatar di UK-1050hPa
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Citazione Originariamente Scritto da zoro85 Visualizza Messaggio
    Disamina perfetta secondo me....difatti bisogna sperare che la risalita dell'ao,e mi permetto di dire anche della nao,non vada verso territori positivi,altrimenti l'est europa fa doppietta in scioltezza,con forse solo l'Adriatico coinvolto marginalmente..
    ...o che magari non lo faccia magari troppo rapidamente
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  6. #66
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    L'analisi delle ENSamble per l'indice AO vede un netto ridimensionamento della negatività dell'indice. Perde quotazione la dinamica inerente lo sfondamento antizonale del blocco in itinere verso il nucleo canadese, il che fa pensare ad un passaggio più stretto del nucleo artico.
    Da segnalare anche che scendono le quotazioni di un aggancio della LP basso atlantica ad opera del nucleo EUL. Infatti se venisse intercettata la proiezione sull'indice NAO dopo il 15 gennaio dovrebbe scendere visto che l'aggancio avverrebbe ad ovest dell'Iberia. PNA visto in continua salita che alimenterebbe l'attività d'onda in troposfera fino al 16 gennaio e successivamente in bassa stratosfera fin sui 30 mb.

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  7. #67
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Dobbiamo quindi essere fiduciosi per febbraio??
    Il nam si sta abbassando ed il vps non sarà più così forte ma già da inizio 2016 il vpt è bello vispo...
    Possiamo aspettarci a febbraio quello che nessuno si aspetta?
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  8. #68
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Credo a questo punto sia opportuno un aggiornamento.
    A mio avviso chiamare la dinamica in fieri che si sta strutturando sull'Atlantico con il termine "blocco" mi pare sia oltremodo fuori misura in quanto la stessa è mancante a mio avviso di quel requisito essenziale che un'onda deve presentare per definirsi tale ovvero la stazionarietà e la profondità.
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    Sono piuttosto discorde riguardo varie opinioni nelle quali si parla di decoupling in quanto ritengo che mai come in questo inverno il dialogo fra i vari piani del vortice polare sia stato efficace e serrato.
    La dinamica dei flussi è molto chiara e ci disegna puntualmente le dinamiche di salita dei flussi di calore e di discesa delle dinamiche cold di una stratosfera che risulta ancora decisamente fredda.

    Immagine


    Tre ad oggi le Rossby waves giunte in troposfera a dimostrare la risposta di un vps ancora chiuso ma spesso disturbato da una troposfera molto attiva e non prona alle dinamiche verticali.

    Tuttavia oggi facciamo i conti con un Nam che solo ora sta abbandonando la soglia dell'ESE cold con un valore di +1,5 al 5 gennaio.
    Per questa ragione ritengo sia molto difficile ancora creare quella stazionarietà d'onda che si rivela indispensabile a generare quelle dinamiche necessarie a traslare le masse artiche verso le medie latitudini.
    Questo al netto dell'indice AO che indubbiamente è sensibile allo sviluppo dell'onda di Rossby ma che non può essere predittore dei successivi sviluppi delle dinamiche verticali e al netto pure del fatto che l'onda possa aver subito un indebolimento dal basso a causa dello sprofondamento dell'indice stesso in concorso con fattori preesistenti e stabilmente presenti (WQbo + Enso pos.)
    Ci sarà verosimilmente una forte risalita dell'Arctic Oscillation dopo lo sprofondamento attuale e la totale risoluzione del disturbo troposferico-polare potrebbe generare un'evoluzione simile a quella inquadrata da ultimo dai GM per i prossimi 8/10 gg ovvero una spinta dinamica dell'onda Atlantica verso Nord est con probabile avvento di una fase continentale gelida.
    L'individuazione del target è di difficile soluzione ad oggi in quanto, a mio avviso, dipende dalla stessa ripresa delle velocità zonali in sede polare e subpolare e in qualche sintetizzabili dai movimenti dell'AO.
    Una risalita eccessiva fino a valori positivi rischierebbe indubbiamente di marginalizzare l'azione all'est europeo diversamente credo che il target italico non sia a priori da escludere.
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    Davvero un ottimo intervento.
    Il PNA visto in forte rialzo potrebbe essere sinonimo di un ponte ancora più rafforzato?
    I GM vedono chiaramente il forte raffreddamento tra il settore italico e quello russo, segno che forse le idee sulle dinamiche ''continentali'' rispetto a quelle atlantiche siano un filino più chiare.

  9. #69
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    L'analisi delle ENSamble per l'indice AO vede un netto ridimensionamento della negatività dell'indice. Perde quotazione la dinamica inerente lo sfondamento antizonale del blocco in itinere verso il nucleo canadese, il che fa pensare ad un passaggio più stretto del nucleo artico.
    Da segnalare anche che scendono le quotazioni di un aggancio della LP basso atlantica ad opera del nucleo EUL. Infatti se venisse intercettata la proiezione sull'indice NAO dopo il 15 gennaio dovrebbe scendere visto che l'aggancio avverrebbe ad ovest dell'Iberia. PNA visto in continua salita che alimenterebbe l'attività d'onda in troposfera fino al 16 gennaio e successivamente in bassa stratosfera fin sui 30 mb.

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    mh..miglioramenti del modellame sotto le 192hr?
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  10. #70
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    Predefinito Re: Step 2: blocking in progress ?

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    mh..miglioramenti del modellame sotto le 192hr?
    Diciamo che questa carta del modello europeo è a 120 h e tutti gli elementi a cui accennavo prima sono riscontrati

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