Auto quoting per dare conferma circa quanto prospettato ovvero il deciso rinforzo del disturbo stratosferico a carico di una sola onda.
Dinamica che, come consueto tende a far traslare e dislocare il vps in media alta stratosfera verso il comparto euro-atlantico.
Al momento non si vede alcuna riattivazione dei flussi convergenti a carico di un 2 waves pattern e questo significa che la seconda onda resterà per ora inibita da una decisa convergenza negativa.
Nei piani isobarici inferiori fino in troposfera questo trova in genere conferma in una forte semipermanente aleutinica nonché a sto punto coadiuvata da un precoce raffreddamento del comparto asiatico che non mancherà di produrre tutta un'ulteriore serie di upper warmings sfocianti verosimilmente in minor w.
Inoltre il dislocamento del vps laddove previsto precorre generalmente almeno in una prima fase un'azione artica robusta nei confronti dei meridiani europei e una successiva diminuzione dei geopotenziali nell'area est canadese.
Gli esiti di tutto questo a livello configurativo dipendono da tutta una serie di forze messe in gioco dalla troposfera con un'evoluzione che, qualora si sia creata nel contempo una valida opposizione termica nel continente euroasiatica, potrebbe avere come esito avvezioni di matrice continentale.
vedremo.... e scusate se sono parzialmente sconfinato in o.t.
Matteo
Non emergono grandi novità dalle carte strato ECMWF mattutine, VPS che nel medio-lungo termine viene visto debole e dislocato sul Nord Europa alla quota di 10hPa, incalzato dalla continua spinta della wave 1 che non mostra cenni di indebolimento. Se queste carte trovassero conferma credo che i riscontri in troposfera (così faccio arrabbiare Alessandro ) potrebbero essere non molto diversi da quello che mostra il modello di reading nel run di stamattina e cioè, un periodo di passaggio con correnti prevalentemente da NW sul nostro continente, con i 2 centri motori principali saldamente collocati a SW (HP) e NE (LP).
La stratosfera va a ripercorrere, dopo la deviazione in 2 waves pattern, il più consueto schema novembrino ad una sola onda ove la differenza e l'evoluzione successiva nasceranno e si sviluperanno dal rebound tropo-strato sul quale faccio fatica al momento a sciogliere le mie riserve.
Matteo
Un aspetto di rilievo da notare nella comparazione rispetto questo periodo lo scorso anno è costituito dalle velocità zonali che, dopo il forcing da parte delle 2 onde, appaiono decisamente sottotono:
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Del resto anche le stesse EPV non paiono particolarmente forzanti nè adesso:
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ma neppure ancora a seguito della contrazione della massa del vps a carico della prima onda:
ecmwfpv850f240.gif
Matteo
ma questi valori a Novembre si sono mai visti?a memoria non ricordo....poi per carità il vp non è ancora maturo al 100% e non so se vale la regoletta delle soglie,però è un dato interessante...
Ecco che ritorna in auge l'ipotesi di un Canadian Warming. I disturbi sono a carico della sola onda pacifica e sul lungo termine i principali modelli convergono verso tale dinamica. Vero anche quello che dice Mat che quest'anno si parte da un vps molto più debole e quindi con velocità zonali minori ma sappiamo bene che in questo periodo basta un niente per tornare verso situazioni "pericolose".
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A prescindere dallo stato di maturazione del vortice polare, un abbassamento del nam sotto la soglia di -2 o più giù sarebbe un durissimo colpo. E' interessante notare come al precedente sfondamento negativo occorso a metà marzo è seguito un periodo lunghissimo di NAM neutro.... interessantissimo sarà osservare la maturazione finale del vortice per tutto il mese di novembre... se l'andazzo viene confermato con molta probabilità avremo un vortice fortemente disturbato ed un inverno precoce sull'Eurasia....
Per il momento mi limito ad osservare una stratosfera che altro non è che una risposta ridotta all'essenziale (ovvero la risultante dell'onda lunga principale che ha le caratteristiche per passare la tropopausa) delle dinamiche troposferiche e che vede in tal senso un flusso di calore verticale che promana da una forte anomalìa nord Pacifica capitanata da un profondo vortice semipermanente delle Aleutine.
Il disturbo nasce principalmente da questa dinamica:
compday._hLposx2xH.gif
che è la conseguenza della predetta anomalìa:
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Si parte da condizioni di vps debole a motivo della precedente azione in 2 waves pattern che ha fatto regredire in maniera sensibile un processo di raffreddamento che sembrava ben avviato da inizio ottobre.
Il deposito di un momento easterlies quasi sul polo è il risultato di un'azione dell'heat flux e di un e.p. flux convergente causa di una forte bilobazione del vps:
zuep_nh.gif
Il rischio quindi di un approfondimento eccessivo del vps non può essere perentoriamente escludibile dalla modifica del pattern fin qui avuto e che da ora vedrà una netta prevalenza della prima onda.
Tuttavia sono da tenere presente due aspetti:
1. come detto il fatto che il vps parta da condizioni di debolezza;
2. che la spinta forte della wave 1 nonostante possa approfondire il vps a causa della compressione della massa del vortice, pare in grado di delocalizzarne l'asse in modo piuttosto visibile al punto da determinare l'insorgenza di un probabile Canadian Warming.
Un'eventuale eccessiva delocalizzazione del vps a causa della spinta della wave 1 non può escludere a priori neppure che il CW temporaneamente porti ad un'inversione dei venti zonali sul polo (con le caratteristiche quindi di un MW displacement) e che la stessa posizione del vps porti una perdita della peculiare caratteristica barotropica del vortice.
Conseguenza di tutta questa complicata dinamica da una parte è la compressione della massa del vps ma dall'altra la sua eccessiva delocalizzazione rispetto al polo e quindi il suo successivo indebolimento.
Insomma tutto ciò per far capire che "indovinare" l'esito di tale dinamica non è propriamente cosa facile allo stato attuale dell'arte e che quindi occorrerà attendere ulteriori sviluppi, specialmente in troposfera.
Matteo
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