Concordo nella prima parte, mentre per l'influenza continentale un pò meno. Quello che vediamo è solamente l'apertura dovuta alla risoluzione dell'ultimo break atlantico, tra l'altro quello che ci va "male" (bene, ci vuole una pausa viste le cronache), è che non c'è totale chiusura del getto rispetto agli episodi precedenti, altrimenti la retrogressione avrebbe avuto luogo.
Dopodichè, come già detto in precedenza, questo displacement porta alla fine (per il momento) del break centro-europeo in troposfera ma come ben dici il getto sembra mantenersi alto.
A mio parere ci sono due strade percorribili:
1) 70% di probabilità: l'episodio tropo-stratosferico ci porta ad un mese indietro, l'appiattimento della wave calda-tropicale è solo temporanea, dalla seconda di febbraio riprendono i flussi verso nordest e si ripete in prospettiva una azione artica-continentale sul finire della stagione invernale. La stratosfera poco condiziona la troposfera, un pò quello che è successo a metà-fine dicembre.
2) 30% di probabilità: dopo la forte frizione dovuta al displacement e quindi al forte aumento a tutte le quote della temperatura, il core del vortice si riporta sul polo e si dissipa anche l'azione calda che ha provocato l'evento stratosferico. Si ricostituisce il vortice con un diverso assetto con il core più in basso in forte AD+. Inverno crudo in America nordorientale e forte azione Atlantica tempestosta con affondi verso l'Europa occidentale con il solito schema occorso (scusate per l'avverbio "solito")... negli ultimi inverni.... naturalmente lo auguro per gli amici del nord perchè finalmente porterebbe tanta neve sulle Alpi e le tante attese piogge su zone che non piove da due mesi.
Nonostante do una probabilità abbastanza bassa ancora, è chiaro che la seconda possibilità la ritengo più fisiologica rispetto alla prima però, condividendo gli stessi dubbi di marcoan non posso che dare più possibilità alla prima.
-16,1 il 6 e il 14/02/2012 +41,1 il 04/08/2017
www.meteosystem.com/stazioni/savignanosulpanaro/
Ecmwf 12 zonalità non pervenuta. ...chiuso Ot. .
Sarebbe stato da parte mia più corretto parlare di velocità che di correnti zonali ma direi che per il resto non posso che confermare tutto quello che ho scritto.
Immagine.png
L'apice del grafico coincide con il 30.01 esattamente tra 168 ore che ben evidenzia il netto rinforzo delle velocità zonali, momento dal quale le ens. by ecmwf odierne identificano l'abbassamento del fronte polare e la fase maggiormente compressiva dovuta alla risonanza della rotazione del vortice stratosferico:
Leggasi bene anche il seguito ove non si parla di instaurazione di un regime zonale sull'Europa bensì:
"potrebbe attuarsi un progressivo cambio di circolazione grossomodo nei tempi e nei termini previsti dalla coda del GM inglese imposto quindi dalla modifica di traiettoria della corrente a getto polare che potrebbe avere la forza necessaria per risultare più incisiva in entrata verso il continente europeo".
visibile per altro anche se in modo meno chiaro anche in gfs nel "salto" tra le 144 e le 192 h:
17012906_2300.gif
17013106_2218.gif
Matteo
Notare anche proprio l'iter della dinamica descritta con i dati relativi all'indice medio zonale (U):
a 96h ove è ancora ben evidente l'azione retrogressiva e il crollo di U (9.27 m/s)
ecmwf150f96.gif
il picco tra 192/216 ore (sfalsato di circa 24 ore rispetto i dati NASA) (U: 18.9 m/s)
ecmwf150f192.gif
e l'inizio successivo della fase di rilascio ove U va verso i 16.0 m/s
ecmwf150f240.gif
A 10 hpa l'inizio della fase compressiva inizia circa il 26 c.m. e quindi raggiunge la bassa strato con un lag time di circa 5 giorni.
Matteo
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
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