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  1. #981
    Burrasca L'avatar di Cristian-Ostuni/Bologna
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    io continuo a vedere un annata in cui succede tutto al contrario: l'AO torna negativo, e la probabile irruzione fredda prevista fino a una settimana fa svanisce nel nulla. e a Gennaio ha fatto l'esatto opposto
    Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
    Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."

    viva la φγα

  2. #982
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Infatti qualcuno diceva ...che forse è meglio un V P freddo in stratosfera soprattutto e più compatto rispetto a fantomatici MM W ...quanto di più deleterio per i freddi auspici

  3. #983
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
    io continuo a vedere un annata in cui succede tutto al contrario: l'AO torna negativo, e la probabile irruzione fredda prevista fino a una settimana fa svanisce nel nulla. e a Gennaio ha fatto l'esatto opposto
    A mio avviso sono le nostre convinzioni che ce lo fanno credere.

    Molte disquisizioni in questa sede ed altrove parlano di AO negativa associata all'arrivo di freddo come se fosse un dogma impenetrabile.

    Invece la realtà è ben diversa soprattutto quando parliamo di questi indici i quali indicano cose molto diverse rispetto a quello che siamo abituati a leggere.

    Quest'anno invece è stato spietatamente didattico e ci ha fatto vedere come una configurazione sinottica AO+/EA-/NAO+ porta l'artico sulle nostre teste tra l'altro senza contributo stratosferico, anzi, dirò di più, dopo un evento di displacement a contributo monoonda.

    La realtà è stata che mentre a gennaio il displacement non è riuscito a scalfire l'atlantic-ridge maturato nei mesi autunnali e a dicembre, nulla ha potuto invece con il seguente displacement di febbraio, molto più organizzato e profondo del precedente il quale questa volta sì che ha contribuito a modificare il pattern in troposfera.

    Ora ci ritroviamo un vortice indebolito sì ma il pattern opposto alle articate AO-/EA+/NAO- ed una situazione bloccata perchè in balia di un forte getto atlantico che non permette nessuna azione continentale sull'Europa la quale verrà solamente sfiorata dall'alito gelido presente sulle steppe Russe.

    Il futuro non è affatto roseo. Nonostante l'alta permeabilità stratosferica rispetto ad un mese fa dovuta anche ad un fatto squisitamente radiativo e climatologico, la troposfera rispetto a due mesi fa ha perso il contributo subtropicale atlantico rendendo il film esclusivamente ad un solo attore (l'addossamento del ridge pacifico sul continente ovest-americano e l'iterazione dell'esacerbazione del getto atlantico (ora alto ora basso) quindi EA+ per molte settimane)


  4. #984
    Vento moderato L'avatar di valdoman
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Sicuro che si sia trattato di atlantic ridge con l'hp centrato su nord Europa e nord Italia? Il fatto che abbia colpito soltanto sud ed adriatiche meridionali mi fa pensare che l'hp sia stato centrato su Europa più che Atlantico, difatti eccoli li in 1040 in Germania anzichè in Atlantico...
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  5. #985
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    A mio avviso sono le nostre convinzioni che ce lo fanno credere.

    Molte disquisizioni in questa sede ed altrove parlano di AO negativa associata all'arrivo di freddo come se fosse un dogma impenetrabile.

    Invece la realtà è ben diversa soprattutto quando parliamo di questi indici i quali indicano cose molto diverse rispetto a quello che siamo abituati a leggere.

    Quest'anno invece è stato spietatamente didattico e ci ha fatto vedere come una configurazione sinottica AO+/EA-/NAO+ porta l'artico sulle nostre teste tra l'altro senza contributo stratosferico, anzi, dirò di più, dopo un evento di displacement a contributo monoonda.

    La realtà è stata che mentre a gennaio il displacement non è riuscito a scalfire l'atlantic-ridge maturato nei mesi autunnali e a dicembre, nulla ha potuto invece con il seguente displacement di febbraio, molto più organizzato e profondo del precedente il quale questa volta sì che ha contribuito a modificare il pattern in troposfera.

    Ora ci ritroviamo un vortice indebolito sì ma il pattern opposto alle articate AO-/EA+/NAO- ed una situazione bloccata perchè in balia di un forte getto atlantico che non permette nessuna azione continentale sull'Europa la quale verrà solamente sfiorata dall'alito gelido presente sulle steppe Russe.

    Il futuro non è affatto roseo. Nonostante l'alta permeabilità stratosferica rispetto ad un mese fa dovuta anche ad un fatto squisitamente radiativo e climatologico, la troposfera rispetto a due mesi fa ha perso il contributo subtropicale atlantico rendendo il film esclusivamente ad un solo attore (l'addossamento del ridge pacifico sul continente ovest-americano e l'iterazione dell'esacerbazione del getto atlantico (ora alto ora basso) quindi EA+ per molte settimane)

    Concordo al 100%, da questo punto di vista il Minor Warming in corso ha modificato (e da un punto di vista soggettivo compromesso definitivamente) le dinamiche circolatorie in atto sul continente europeo per gran parte di questo trimestre invernale 2016/2017. Torneremo quindi ad assetti più consueti negli ultimi anni (purtroppo), però bisogna anche dire che con NAO positiva il Nord Italia può avere freddo, ma difficilmente vedrà precipitazioni, a meno di dinamiche rare e particolarissime, come ad esempio la prima metà del febbraio 1991... certo se non si metteva di traverso la stratosfera scenari di quel tipo avrebbero avuto qualche chance in più di ripetersi...

  6. #986
    Burrasca L'avatar di Cristian-Ostuni/Bologna
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    A mio avviso sono le nostre convinzioni che ce lo fanno credere.

    Molte disquisizioni in questa sede ed altrove parlano di AO negativa associata all'arrivo di freddo come se fosse un dogma impenetrabile.

    Invece la realtà è ben diversa soprattutto quando parliamo di questi indici i quali indicano cose molto diverse rispetto a quello che siamo abituati a leggere.

    Quest'anno invece è stato spietatamente didattico e ci ha fatto vedere come una configurazione sinottica AO+/EA-/NAO+ porta l'artico sulle nostre teste tra l'altro senza contributo stratosferico, anzi, dirò di più, dopo un evento di displacement a contributo monoonda.

    La realtà è stata che mentre a gennaio il displacement non è riuscito a scalfire l'atlantic-ridge maturato nei mesi autunnali e a dicembre, nulla ha potuto invece con il seguente displacement di febbraio, molto più organizzato e profondo del precedente il quale questa volta sì che ha contribuito a modificare il pattern in troposfera.

    Ora ci ritroviamo un vortice indebolito sì ma il pattern opposto alle articate AO-/EA+/NAO- ed una situazione bloccata perchè in balia di un forte getto atlantico che non permette nessuna azione continentale sull'Europa la quale verrà solamente sfiorata dall'alito gelido presente sulle steppe Russe.

    Il futuro non è affatto roseo. Nonostante l'alta permeabilità stratosferica rispetto ad un mese fa dovuta anche ad un fatto squisitamente radiativo e climatologico, la troposfera rispetto a due mesi fa ha perso il contributo subtropicale atlantico rendendo il film esclusivamente ad un solo attore (l'addossamento del ridge pacifico sul continente ovest-americano e l'iterazione dell'esacerbazione del getto atlantico (ora alto ora basso) quindi EA+ per molte settimane)

    non so come era l'EA all'epoca, ma di sicuro AO e NAO erano negativi per quasi 4 mesi di fila in questo inverno.

    compday.seZQfZrFW9.gif

    AO

    Codice:
    2012 -0.220 -0.036  1.037 -0.035  0.168 -0.672  0.168  0.014  0.772 -1.514 -0.111 -1.749
    2013 -0.610 -1.007 -3.185  0.322  0.494  0.549 -0.011  0.154 -0.461  0.263  2.029  1.475
    NAO

    Codice:
    2012   1.17   0.42   1.27   0.47  -0.91  -2.53  -1.32  -0.98  -0.59  -2.06  -0.58   0.17
    2013   0.35  -0.45  -1.61   0.69   0.57   0.52   0.67   0.97   0.24  -1.28   0.90   0.95
    Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
    Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."

    viva la φγα

  7. #987
    Uragano L'avatar di Faina
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da valdoman Visualizza Messaggio
    Sicuro che si sia trattato di atlantic ridge con l'hp centrato su nord Europa e nord Italia? Il fatto che abbia colpito soltanto sud ed adriatiche meridionali mi fa pensare che l'hp sia stato centrato su Europa più che Atlantico, difatti eccoli li in 1040 in Germania anzichè in Atlantico...
    ma tu l'atlantic ridge lo cerchi al suolo?

  8. #988
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    A mio avviso sono le nostre convinzioni che ce lo fanno credere.

    Molte disquisizioni in questa sede ed altrove parlano di AO negativa associata all'arrivo di freddo come se fosse un dogma impenetrabile.

    Invece la realtà è ben diversa soprattutto quando parliamo di questi indici i quali indicano cose molto diverse rispetto a quello che siamo abituati a leggere.

    Quest'anno invece è stato spietatamente didattico e ci ha fatto vedere come una configurazione sinottica AO+/EA-/NAO+ porta l'artico sulle nostre teste tra l'altro senza contributo stratosferico, anzi, dirò di più, dopo un evento di displacement a contributo monoonda.

    La realtà è stata che mentre a gennaio il displacement non è riuscito a scalfire l'atlantic-ridge maturato nei mesi autunnali e a dicembre, nulla ha potuto invece con il seguente displacement di febbraio, molto più organizzato e profondo del precedente il quale questa volta sì che ha contribuito a modificare il pattern in troposfera.

    Ora ci ritroviamo un vortice indebolito sì ma il pattern opposto alle articate AO-/EA+/NAO- ed una situazione bloccata perchè in balia di un forte getto atlantico che non permette nessuna azione continentale sull'Europa la quale verrà solamente sfiorata dall'alito gelido presente sulle steppe Russe.

    Il futuro non è affatto roseo. Nonostante l'alta permeabilità stratosferica rispetto ad un mese fa dovuta anche ad un fatto squisitamente radiativo e climatologico, la troposfera rispetto a due mesi fa ha perso il contributo subtropicale atlantico rendendo il film esclusivamente ad un solo attore (l'addossamento del ridge pacifico sul continente ovest-americano e l'iterazione dell'esacerbazione del getto atlantico (ora alto ora basso) quindi EA+ per molte settimane)

    Non è affatto scontato il ritorno ad un pattern prevalente EA+ (parliamo di dato medio sul lungo periodo) dati i recenti studi che lo collegano all'IPWP.
    In particolare se, come pare, l'indicatore EA non sia tanto collegato da fattori contingenti quanto invece dal ponte teleconnettivo Indo-Pacifico attraverso gli States così come è stato ipotizzato in questo studio di Iglesias-Lorenzo-Taboada e già precedentemente riportato.
    In tale contesto è bene far riferimento al probabile cambio di segno dell'IPO (da IPO- a IPO+ innescato dall'ultimo El Nino strong) connesso alla modifica del prevalente stato atmosferico La Nina like che avrebbe esordito a seguito del precedente big Nino del 97/98.
    Si tornerebbe ad un presumibile status di fondo El Nino like ove, stando allo studio citato, verrebbe sollecitato un prevalente pattern EA- dal momento che le SSTA tropico-equatoriali del W.Pacifico sarebbero inversamente correlate con le SSTA ubicate nelle coordinate ove opera l'East Atlantic Pattern.
    Con ssta+ ad WNW del Regno Unito verrebbe preferito un pattern EA-

    Questo ovviamente non impedisce variazioni nel breve periodo.
    Matteo



  9. #989
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    grazie per il link

  10. #990
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Monitoraggio e analisi della stratosfera (2016-2017)

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Non è affatto scontato il ritorno ad un pattern prevalente EA+ (parliamo di dato medio sul lungo periodo) dati i recenti studi che lo collegano all'IPWP.
    In particolare se, come pare, l'indicatore EA non sia tanto collegato da fattori contingenti quanto invece dal ponte teleconnettivo Indo-Pacifico attraverso gli States così come è stato ipotizzato in questo studio di Iglesias-Lorenzo-Taboada e già precedentemente riportato.
    In tale contesto è bene far riferimento al probabile cambio di segno dell'IPO (da IPO- a IPO+ innescato dall'ultimo El Nino strong) connesso alla modifica del prevalente stato atmosferico La Nina like che avrebbe esordito a seguito del precedente big Nino del 97/98.
    Si tornerebbe ad un presumibile status di fondo El Nino like ove, stando allo studio citato, verrebbe sollecitato un prevalente pattern EA- dal momento che le SSTA tropico-equatoriali del W.Pacifico sarebbero inversamente correlate con le SSTA ubicate nelle coordinate ove opera l'East Atlantic Pattern.
    Con ssta+ ad WNW del Regno Unito verrebbe preferito un pattern EA-

    Questo ovviamente non impedisce variazioni nel breve periodo.
    Grazie per questo contributo Mat e scusa se non l'ho visto in queste pagine se lo avevi già in qualche modo messo in evidenza... altra roba da studiarmi!!! bene


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