17022200_1400.gif
c.v.d., limitati effetti della corrente polare diretta principalmente sul nord Europa e verso la Russia come risultato della traslazione del core del vp in AD-
Contrariamente a quanto comunemente si può ritenere è il sistema per rimuovere in maniera più rapida le stratificazioni fredde al suolo che resistono all'avanzata stagionale.
Una circolazione a maggior componente zonale che riesce ad approdare sul continente proprio a ragione dello spostamento verso est del centro motore.
Situazione che va ad allontanare in maniera piuttosto decisa i residui del freddo continentale più prossimi all'Europa lasciando per ora debole speranze di dinamiche a maggior contributo artico nel momento in cui il gradiente orizzontale dovesse permettere i giusti attriti per configurare un'onda di Rossby.
Matteo
...e direi finalmente... (detto da uno del nord), visto che fino ad ora, l'avere un surplus di freddo sull'est continente ha premiato solo qualcuno e penalizzato 2/3 d'Italia, ostacolando palesemente e in modo costante qualsiasi tentativo perturbato favorevole a precipitazioni pro nord Italia. Serve un reset, qualcosa che sblocchi questa situazione, quindi ben venga una bella spallata atlantica anche verso il continente, in modo tale che venga a crearsi il presupposto per qualcosa di nuovo (articata?), passando però prima da una fase più stabile e mite...
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
Ad oggi grossomodo restiamo su questa linea già sopra ipotizzata alcuni giorni fa:
17022300_1900.gif
Il collegamento sta nella dinamica descritta ormai alle 144 h:
17022500_1900.gif
sul quale non vi è ancora identità di vedute rispetto al modello americano che non dà alcun rilievo all'ondulazione del getto polare mentre Ukmo sta un pò in mezzo.
Un nuovo trasferimento nel long delle vorticità polari verso il comparto canadese lascerà grossomodo invariato un impianto ove le azioni perturbative in area mediterranea mantengono per ora carattere di...occasionalità.
In prospettiva futura ( direi siamo proprio sull'inizio del mese di marzo), oltre il visibile e ponderabile da parte dei Gm e sulla base della scarsamente evolutivo panorama delle SSTA, non mi sentirei di escludere una progressiva azione che vede lo sprofondamento e la coesione del getto polare con quello subtropicale e quindi con direttrice nord ovest dall'Atlantico (origine Canada/Groenlandia) verso la penisola iberica (Spagna /Portogallo in possibile lenta progressione).
Molto presto ovviamente costruire alcunché su questa che al momento resta un'ipotesi
Matteo
Potremmo mantenere viva questa prospettiva alla luce di una tendenziale modifica delle SSTA a ridosso del continente e coadiuvata da una progressione della mjo alle fasi 1-2-3:
nada_2_feb_low.png nada_3_feb_mid.png
sst_anom.gif
Un aiuto quindi un po' più sostanziale per la corrente a getto...
Matteo
...possibile split secondo gfs già visibile a 168h...
Non a febbraio ma a marzo si:
ECMF_phase_51m_small.gif
e in effetti:
nada_3_mar_ok.png
I mesi di marzo e aprile sono quelli in cui statisticamente, con il segnale enso neutro, la mjo appare di magnitudo più significativa e più numerose sono le campionature effettuate sulle risultanze delle relative fasi.
Matteo
Mi rivolgo ai più esperti secondo una vostra opinione stante le ultime emissioni modellistiche per i miei gusti (e con questo intendo da meteo appassionato) piuttosto sconfortanti sotto l'aspetto della staticità atmosferica, a causa di una pervicace persistenza di anomalie positive nei geopotenziali sull'Europa centro-occidentale davvero notevoli specie se rapportate anche solo ormai statisticamente parlando con quelle che sino a qualche anno-decennio fà si potevano attribuire a questo periodo dell'anno.
Ritenete dunque possibile che si possa intravedere anche solo sul lungo periodo, qualche possibilità di cambiamento legato ad una variazione dello schema circolatorio attuale, rappresentabile da una modifica verso una potenziale maggiore dinamicità atmosferica per il Mediterraneo centro-settentrionale; oppure tale configurazione barica resterà ancora in modo persistente improntata a quella che di fatto ormai da mesi ci trasciniamo peraltro quasi perfettamente descritta dai principali indici descritti come l'indice NAO su valori anche se solo debolmente, costantemente positivi, unito ad un'EA piuttosto statico ma forse tendente ad una neutralità.
Essendo nel thread delle vicendevoli interferenze strato-tropo, ti direi, in base ai grafici che (salvo Final Warming di tipo major che al momento non valuterei come probabili) la troposfera farà verosimilmente....da sé rimanendo di fatto ormai slegata dalle vicende di una stratosfera ormai avviata verso il progressivo decadimento del vps
Detto ciò, senza voler entrare nel merito di specifiche previsioni, mi limito a constatare una situazione scarsamente evolutiva e contraddistinta dalla perseveranza di pattern AO ma soprattutto NAO di segno +.
Le stesse SSTA, sovente guide del getto, non mi sembra possano essere di reale aiuto nel forzare una situazione stagnante in ambito europeo, al momento stesso discorso per la mjo.
Altro davvero non saprei che dire salvo il fatto di constatare una sempre maggior perseveranza dei pattern i quali una volta costituiti, lasciano sempre meno spazi a "variazioni sul tema"
Quel che appare sempre più latitante è il normale regime di variabilità che contraddistingue (va) quella parte dell'Europa centrale e meridionale che si affaccia all'Oceano Atlantico.... ma qui andremmo decisamente in o.t.
Matteo
Segnalibri