Se ho capito bene, questo wwb (westerly wind burst--> "esplosione" di venti occidentali) con venti appunto diretti verso la terraferma, ovvero le coste sud americane, dovrebbero favorire la diffusione verso la parte bassa dell'oceano delle anomalie termiche + elevate, favorendo appunto il potenziamento del Nino:
u.anom.30.5S-5N.jpg
La forza di Coriolis devia lo strato d'acqua messo in moto dal vento verso dx nell'emisfero nord e verso sx nell'emisfero sud (nella zona equatoriale la deviazione è praticamente nulla) favorendo, in questo caso perché ci troviamo di fronte a venti occidentali, un downwelling delle acque + calde che impattano contro la terraferma:
Ekman_1.jpg
Oceano.jpg
Downwelling.jpg
Molto interessante il documento sulla circolazione oceanica by Meteonetwork, da cui ho preso le immagini:
http://www.meteonetwork.it/sites/def...e_oceanica.pdf
Quello che viene visto da cfs e poama non è un nino CP ne EP, è un mix dei due estremi simile come distribuzione delle anomalie al nino 2015-16 e anche in questo caso accompagnato da un PMM+:
sst.forecast.anom.glb.month3.20180922.hr.png
E infatti ECMWF la spara grossa sull'ultimo aggiornamento.
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Entrambi i modelli inglesi mantengono l'anomalia delle precipitazioni molto ad ovest nonostante l'aumento delle anomalie nella regione enso con i massimi ad ovest di 180° e l'anomalia nel nord pacifico è maggiormente a sw di quanto atteso da un nino.
Pattern di regressione precipitazioni nell'estremo ovest pacifico/gpt (i colori sono invertiti poichè l'olr è l'opposto dell'anomalia di precipitazioni):
g20181012_1916_5082_1.png
Nel glosea anomalia che ricalca nel nord pacifico maggiormente il precursore del nino, se si realizza manterrebbe ancora il pmm+:
ecmwf meno estremo ma comunque con anomalia positiva su costa w americana/golfo dell'alaska(tranne gennaio che è un poco più ad est) :
us_season-en-087-0_modezseason_2018100100_4_1397_528.png
Nino 3 oltre +1°:
W1AM2201805SSTanom.png
Tuttavia Marco la disposizione delle anomalie del mixed layer è un po' particolare… Nello strato più profondo le anomalie termiche maggiori le ritroviamo nella zona del Pacifico centrale (zona Nino 3/3.4), ma a livello superficiale l'anomalia positiva si propaga più a est, quasi a cavallo tra la zona 1.2 e la 3:
http://www.cpc.ncep.noaa.gov/product...kxzteq_anm.gif
Mi sembrano anomalie termiche in notevole intensificazione , soprattutto negli ultimi giorni la pozza calda sotto i 160W ha raggiunto valori elevati, non dico al pari del Big Nino del 2015 ma sta accelerando velocemente.
Nel caso, comunque, si sviluppasse un Nino CP…
NinoCP_EP.jpg
… Alcuni analoghi, in base alla tabella precedente, potrebbero essere:
- 1994/1995;
- 2002/2003;
- 2004/2005;
- 2006/2007;
- 2009/2010;
https://journals.ametsoc.org/doi/pdf...LI-D-16-0336.1
I Nino CP, in base ad alcuni studi, favoriscono una convezione tropicale più intensa e prolungata a causa di un incremento più alto di umidità, di energia disponibile alla convezione (MSE) e di flussi di calore latenti, rispetto ai "gemelli" EP:
MSE.jpg
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
naturalmente una sola variabile non può mai esserlo
bisogna valutare che quadro preesistente va ad impattare, quanto sia in grado di modificarlo o assecondarlo
senza contare che parliamo sempre di un segnale i cui riflessi sul clima nostrano si possono manifestare solo in forma indiretta
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