Il grande problema è che il super Nino ci ha rotto le uova nel paniere.
certezze su feedback circolatori pluridecennali sono cadute.
Ora dobbiamo ricostruire il tutto nel momento in cui si sono ripristinate le condizioni ante Super Nino.
Il WAM monstre che sposta a nord la cella di Hadley ripristina il gradiente e il riparte il getto.
Il Jet stream che impermeabilizza l'area polare e il VP che riparte senza "scorie calde" da "digerire in autunno.
E riparliamo ora di TLC....
possiamo pensare che il super Nino ha generato una dinamica molto articolata.
Il blob nord pacifico
I primi effetti in area pacifico
Il rilascio in atmosfera di enormi quantità di calore che hanno permeato l'area polare in autunno andando ad inficiare sulla costruzione del VP.
Insomma un super Nino che ha inficiato le dinamiche circolatorie globali per 4-5 anni.....
Interessante fare una ricostruzione di tutte le dinamiche legate allo sviluppo - maturazione e scorie del VP......
Bello
Mah... ok il super nino, però qyeste nuove dinamiche son nate anche prima, autunno 2013 e 2014. Non a caso l'OPI si è reso inutilizzabile non mi ricordo quale dei due anni...
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Ormai da diversi giorni i gm vedono una bella novità nel long a livello emisferico.
Ad oggi infatti si vede la prima forte spinta aleutinica da chissà quanto tempo, che andrà a disturbare il vpt provocando profonde ondulazioni che, si spera, porteranno al trascinamento in pieno nordatlantico dell'azzorriano.
a 192h:
GFSOPNH00_192_1.png
ECMOPNH00_192_1.png
la forte ingerenza anticiclonica asseconderebbe inoltre le sst del nord pacifico, che presentano una vasta area positiva:
anomnight.10.23.2017.gif
si tratta di un cambiamento verso un pattern la nina like?
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
sì le anomalie tra pacifico e states cominciano ad assecondare tale pattern
in questo frangente specifico comunque c'è di mezzo la convezione tropicale che ha generato un disturbo in onda 1 coerente sui vari piani isobarici (segno tra l'altro che attualmente il vp è bello sincrono)
ora attendiamo i prossimi aggiornamenti per vedere come risponderà l'atlantico visto che negli anni recenti la debolezza dei blocchi era palese (come evidenziato nei post precedenti sulla circolazione tra pacifico e atlantico)
in questo senso lo stato delle ssta nel settore di riferimento non è determinante (poichè nella stagione fredda perdono progressivamente di importanza in quanto sono più un riflesso che un condizionamento) ma sicuramente in questa fase aiuta
http://journals.ametsoc.org/doi/pdf/...MS-D-16-0259.1
esempio di studio (a mio modesto avviso) non particolarmente appropriato in cui si correla la debolezza presunta del vortice polare con il gw
i dati presi in esame sono riassunti in cluster rappresentti di condizioni medie
prendono la quota dei 10hpa come riferimento dagli anni 80 ad oggi per dimostrare che c'è un netto incremento dei casi di vps debole (cluster 7) rispetto a quelli contrari (cluster 1)
Schermata 2017-10-25 alle 23.50.42.png
Schermata 2017-10-25 alle 23.50.51.png
ora a parte che se prendiamo la media ao nel trimestre invernale risulta questo
ovvero che stiamo andando in direzione esattamente opposta a quella che vorrebbe dimostrare lo studio ma visto che si parla di vps (e non si capisce perchè non di vpt) mi pare evidente che prendendo come riferimento la strato con punto di partenza iniziale gli anni 80 e confrontarli con gli ultimi porta a dei risultati distorti che dipendono certamente da fattori quali:
- attività vulcanica ridotta o assente (- vapore acqueo)
- attività solare in netto calo rispetto ai decenni precedenti abbiamo tra i 60 e i 90 i tre cicli più forti del '900 (minor concentrazione di ozono)
giusto in questi ultimi tempi abbiamo poi valutato come il giochetto tentato in questo studio perda ulteriormente credito in quanto proprio l'AA porta a un vortice troposferico ritardatario che va a stimolare con onde non convergenti (nelle fasi iniziali di sviluppo difficile che lo siano perchè c'è meno gradiente e meno energia da metter in gioco) un vps già freddo per altri fattori (vedi sopra) esasperandone ulteriormente la forza intrinseca, poi nel momento in cui fisiologicamente la tropo si rilassa il gioco è fatto generando performance eclatanti di forza del vps in netto contrasto con la conclusione a cui arriva lo studio
a mio avviso quindi lo studio ha più senso se valutato su tutti i piani isobarici e nel periodo di strutturazione del vp (ottobre-novembre) non in inverno
già che si parla di vps dagli anni 80 ne approfitto per riportare su questa elucubrazione :
se osserviamo il profilo della colonna negli anni 80 notiamo che le anomalie della alta strato sono mediamente invertite rispetto al nuovo millennio durante il periodo estivo presentando notevoli ed estesi scarti positivi
questo compresi gli anni in cui il vp troposferico invernale ha presentato alcune delle performance positive più eclatanti
scorrendo lo storico si evince che gli unici anni in cui la situazione, anche se non presenta ancora scarti negativi importanti come quelli degli ultimi anni, è in controtendenza sono: 79-84 e 85
ovvero le annate in cui l'ao è stata maggiormente negativa di tutto il decennio
questa condizione rimane più o meno coerente anche per quanto riguarda gli anni 90 anomalie gpt estive positive portano a vpt invernale forte e viceversa
faccio l'esempio del 92 per l'inverno con ao fortissima del 93
e del 95 per l'inverno di ao decisamente negativa del 96
negli anni 00 questa, chiamiamola apparente, correlazione si rompe
anche perchè tolto il 2000 stesso tutti gli anni vedono anomalie strato negative, fortemente negative e quindi giocoforza comprendono anni in cui l'ao invernale è stata di ambo i segni
tutto ciò senza voler giungere a nessuna conclusione in particolare
solo un ragionamento aperto
il dato inoppugnabile è che anche in questo caso gli anni del nuovo millennio sembrano aver sparigliato le carte su quella che, apparente o meno, è una correlazione che ha una buona affidabilità nei decenni immediatamente precedenti
Ultima modifica di Alessandro1985; 26/10/2017 alle 00:18
Ottimo.
Unico appunto, il vapore acqueo è in diminuzione in stratosfera e in aumento in troposfera ([Fadwa Alshawaf, Kyriakos Balidakis, Galina Dick, Stefan Heise, and Jens Wickert] 2017). Questo è dovuto principalmente all'aumento della temperatura in troposfera (AGW) e diminuzione delle temperature in stratosfera (calo attività solare).
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Visto che la maggior parte del vapore acque la troviamo ad altitudini basse/molto basse e la troposfera si è riscaldata l'aumento è nell'ordine del +7%/grado acquisito
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