un'occhio alla B&D
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ciao
quali carte intendi? il plot l'ho fatto io
per l'interpretazione visto che si parla di redistribuzione di ozono dalla stratosfera tropicale è chiaro che in presenza di una tensione zonale forte questa redistribuzione viene a mancare avrai anomalie positive dalla fascia centrale negative ai poli
questo perchè se è favorito il moto redistributivo avrai un raffreddamento per espansione adiabatica all'equatore e un riscaldamento per compressione ai poli
ovviamente giova ricorda che questa circolazione è connessa al segnale enso e quindi alla convezione tropicale e alla fase qbo in associazione al ciclo solare
buona correlazione con qbo- minimo solare e qbo+ massimo
la concentrazione di ozono è un parametro interessante da monitorare perchè la formazione e distruzione dello stesso ad opera della radizione UV libera energia e quindi calore
più è abbondante più aumentano le possibilità di riscaldamenti strato
spero di esserti stato utile
Ultima modifica di Alessandro1985; 18/11/2017 alle 13:55
dal sito del noaa
ci sono gli strumenti per farne di tutti i colori
devi solo prenderci la mano
buon divertimento
ESRL
: PSD
: NCEP/NCAR Reanalysis at NOAA/ESRL PSD
Aggiungo, a quanto detto da Alessandro, un altro grafico che può essere utile
Flussi di calore trasportati dalle medie latitudini verso il Polo Nord a 100 hPa
tramite Tapatalk
Ciao, avevo un paio di interrogativi: come si misura (intendo proprio in maniera strumentale) il flusso di calore a 100 hPa? Ed esso è associato/correlato ad eventuali raffreddamenti o riscaldamenti stratosferici? Anche se mediamente a 100 hPa siamo in stratosfera bassa.
E' visibile, attraverso le reanalisys, un diverso comportamento dei flussi verticali di calore verso la stratosfera rispetto quanto osservato negli ultimi anni.
Alcuni motivi risalenti all'assetto delle anomalìe troposferiche sono stati affrontati qui a proposito della parziale modifica/diminuzione delle forti anomalìe dell'artico siberiano specialmente nel campo del geopotenziale e impatto sulla corrente a getto.
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Negli anni in cui tali anomalìe hanno manifestato ancora maggiore evidenza, anomalìe di geopotenziale legate agli eddy heat flux sono stati in grado di provocare una netta attivazione dei flussi a carico della prima cresta d'onda e solitamente terminati con un displacement del vortice stratosferico
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Attualmente anche nel mese di novembre i flussi di calore hanno operato con un maggior bilanciamento sulle due principali creste d'onda planetarie nella stratosfera:
compday.bB3glDEt1C.gif
con flussi di calore che hanno anticipato rispetto gli ultimi anni il coupling tropo/strato benché piuttosto moderati quanto ad intensità.
Oggi dopo l'attuale fase di quiescenza degli eddy heat fluxes, ove si sta notando un progressivo approfondimento del vps, viene prevista entro circa 5/7 giorni una ripresa degli stessi:
fluxes.gif
Il punto cruciale sarà verificare in quale modo l'aumento dei flussi andrà ad operare sulle waves.
Ci sono alcuni piccoli segnali ma ancora piuttosto confusi e in parte contraddittori.
Certamente i prossimi 7/10 potrebbero avere un rilievo non da poco sull'inizio e sul prosieguo di almeno una parte della stagione invernale.
Matteo
Concordo Matteo.
Situazione diversa rispetto agli anni passati ma scarsamente connotata.
Peraltro stavo osservando anche stamattina in forecast mjo su base ECMWF che vede la convezione equatoriale ripartire in fase 3 e procedere verso la 4.
I plot di riferimento, moderatamente correlati con la fase 3 in stato ENSO- mod., vedono un hp di blocco su centro est EUropa con allungamento del VP da NW via Canada-Groenlandia.
Ora stante una MJO di debole magnitudo e una confidenza moderata del plot di riferimento l'evoluzione troposferica potrebbe
vedere l'evoluzione prevista da ECMWF nel medio lungo termine.
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chissà che la ripartenza dei flussi possa essere a carico di entrambe le onde in tempi leggermente differiti tra loro
è quello che mi aspetterei Giuseppe
di assodato ormai possiamo dare la ripartenza dei flussi in wave 1, questa volta su livelli più decisi in linea con la ripresa del vpt ma questa volta con una risonanza molto buona tra i piani come si vede oltre che dal calo sia in termini di velocità zonali che di core freddo rispetto al valore U
la dinamica in uno degli scorsi anni come riportato da Matteo avrebbe avuto un'alta percentuale di finire in displacement con nuovo azzeramento dei flussi e questa volta possibile sfondamento del nam visto che partiremmo da valori già elevati
tuttavia il mutamento delle condizioni a contorno seppur in fase ancora embrionale dovrebbe dare qualche opportunità in più per un decorso diverso
credo che questo coupling sia avvenuto in un momento quantomai opportuno per verificare se ciò è verosimile
tra l'altro in annate di buona reattività statisticamente il periodo è propizio per l'attivazione di tale pattern
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