a compendio delle mappe di Lucas aggiungiamo quelle delle vorticità potenziali per osservare come in questo momento la compressione spinga la massima intensità delle vorticità potenziali verso il settore canadese
mentre nel medio lungo termine il nuovo warming le andrà a localizzare sul settore opposto
c'è da dire che con questa continua spinta in wave 1
la struttura permarrà a mantenere lo stesso asse
Mi pare che si tenda a pensare che le esaltazioni del getto o avvengono in atlantico o non ce ne accorgiamo e riteniamo che non avvengano. Tutta la storia invernale fin qui avvenuta e' invece figlia di una estremizzazione del comportamento dell'onda principale, siberia-pacifico, basta fare una reanalisi x vedere una notevole persistenza di rossby stazionarie in uscita da siberia con risposta molto forte e penetrante in est Pacifico.
Questo fatto, lo spiego x chi non lo abbia capito ancora, e' ANCHE il responsabile sia della forza relativa del VPS che della sua mancata forte interazione con la troposfera (x questo ve lo dissi a dicembre che non c'era nessuna speranza che un cold facesse alcun che alla troposfera).
Quindi hai voglia se abbiamo avuto rossby importanti e dinamiche di infilata calda relative, anche in atlantico (per la normale propagazione delle frustate al getto) ... solo che nel nostro comparto non sono state capaci di BLOCCO ... forse e' questo che intendevi.
Come ti ho detto qualche giorno fa, Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18 , mi pareva e ora ancora di piu', che la situazione stia cambiando e che la condizione "atmosferica Nina based" si stia affermando. Questo fatto "PUO'" portare piu' facilmente condizioni di fasi a "blocco" anche sul nostro settore e x questo ti dicevo che tenderei a pensare ad un netto calo medio di NAO.
Quindi hai pienamente ragione a cercare di guardare alle interazioni tropico-polo, e' quello il motore del sistema ... ma e' difficile da osservare e ha tempi che ci sfuggono.
In media
voilà
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Ci sono sostanzialmente 2 maniere per fare alzare la t. sul polo come del resto in modo simile per allontanare il NAM dalla soglia di +1,5.
1) Indebolire il vps, incrementando di conseguenza l'altezza del geopotenziale dei 10 hpa; 2) dislocare il core del vps in modo non baricentrico alla proiezione ortogonale dell'AO.
Un vps con il core anche al di sotto dei 2800 dam non può che rientrare nella seconda ipotesi che peraltro troviamo sostanzialmente costante in tutto il run strato sia di ecmwf che su base ncep:
ecmwf10f240.gif gfs_z10_nh_f240.png
I flussi di calore, previsti in aumento tra circa 72 ore, andranno gradualmente in convergenza parziale sulla prima cresta d'onda portando, ancora una volta una compressione della massa del vps.
Fino a quando l'e.p. flux appare attivo e convergente nei suoi vettori inibirà ulteriori reazioni da parte delle vorticità potenziali e il diagramma dell'epv resterà negativo ma stiamo comunque osservando ancora un vortice molto profondo.
Possiamo pensare che la stratosfera non risponda ancora una volta dopo mandando in divergenza gli eddy heat fluxes e riportando verso l'alto il picco dell'epv?
fluxes (1).gif
E' un quesito che mi/vi pongo unitamente all'attenzione che rivolgo ad alcuni aspetti che riguardano la contraddittorietà delle forzanti teleconnettive in questa delicata fase di un inverno ormai maturo.
Mjo in progressiva fase 6 tra circa 7 gg e in fase 7 tra 15 giorni deporrebbero verso un progressivo calo della NAO con un lag time di circa 12/15 giorni, come del resto in tal senso anche il fattore esogeno al sistema dell'Ap index scesa sotto il valore di 10:
solar-cycle-planetary-a-index (1).gif
Quale l'esito pertanto di questa contrapposizione di forze?
Matteo
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