Facilmente ci sarai passato lungo il tragitto, sono nei dintorni dell’autostrada.
Eh già paganella ottima, gran belle piste quando il meteo lo permette (giornate fredde) con bel panorama sul Brenta e il resto della regione (e oltre) dalla cima.
In realtà comunque tra trentino e veneto di differenze ce ne sono eccome, da esterno magari non ci si fa caso ma (almeno io) noto nella cadenza molte diversità, oltre che con i vocaboli. Però non saprei spiegarle... insomma giù parlano una storpiatura del mio di dialetto, ecco
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Da veneto posso dirti che le differenze ci sono fra Verona e Trento.
Bisogna tener anche conto degli aspetti storici per capire la lingua di un territorio.
Il Trentino ha fatto parte della Regione storica del Tirolo, mentre il Veneto (assieme ad altri territori vicini) ha avuto un lunghissimo periodo di indipendenza (la Repubblica Serenissima) seguito da un periodo austriaco e poi italiano.
Giá questo dice tanto.
Premesso che, lo ricordo sempre, il veneto NON è un dialetto ma una lingua (con tutte le sue varianti, esattamente lo stesso discorso che vale per il ladino ad esempio), che ha influenzato anche aree vicine quindi sì anche in Trentino, nello specifico alcune zone della parte specie centro-orientale (Valsugana, Primiero, ecc..).
Tenuto conto di questo, mi sento di dire che in ogni caso in Trentino hanno caratteristiche loro, e più ti sposti dalla Val d'Adige verso owest più la parlata assume altre caratteristiche e per un veneto come me risulta molto meno comprensibile (presumo sia il discorso inverso per un lombardo dell'est).
Ultima modifica di Andreas94; 11/04/2020 alle 08:04
Su YouTube ho trovato tempo fá questa specie di "gioco", in cui tutti dicono la stessa cosa ma nella propria lingua locale.
Posto quella della mia zona:
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E qua sotto la stessa frase ma in trentino della zona di Rovereto:
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E il veneto del Brasile:
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Ancora uno, il veneto della Val di Zoldo (BL) vicino al ladino:
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Ultima modifica di Andreas94; 11/04/2020 alle 08:32
Ah certo, questa cosa è davvero tipica del dialetto.
E se ci riflettiamo, è forse pure naturale: se il "dialetto" (="parlare attraverso", proprio ad indicare il "diffondersi", il "correre") dev'essere qualcosa di "semplice", a portata del volgo - come dici giustamente te - allora è anche giusto che non sia ingessato da regole troppo rigide e fisse
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Invece a me stupisce che tu, studiando le lingue, non ti sia accorto della superiorità sia funzionale che estetica di queste sui dialetti.
Le lingue sono state elaborate e rese logiche da poeti, letterati, sono state imposte da re.
I dialetti sono il frutto della pigrizia.
Anni fa, ero al mare.
Vicino a me, c'erano sedute 2 signore di bell'aspetto, piuttosto raffinate nei modi, che parlavano della spiaggia:
Una diceva all'altra: questa spiaggia è sempre angiuta! La gente è proprio incivile.
L'altra: e l'acqua del mare, poi?? sempre più truvida.
Io e i miei 3 amici con cui stavo, ci alzammo e andammo a crepare di risate nell'acqua,
Ma guarda che la lingua veneta è una lingua che è stata utilizzata da uno stato sovrano (la Serenissima) la parlavano nobili e non nobili. Dal Doge in persona. Ti dicono niente nomi di poeti tipo Luigi Meneghello? Carlo Goldoni?
A volte mi domando in certe zone che scuole ci siano...a me fin dalle elementari sono stati citati scrittori locali e non, venivano insegnati detti in lingua locale. Mi è stato insegnato il valore di tenere alla lingua locale pur imparandone altre.
Guarda che il tuo commento è dettato da quella retorica auto-referenziale tipica del ventennio fascista.
Ma su che base un "dialetto" è frutto di pigrizia?
Allora dovrei dire che l'italiano è frutto di imposizione fascista visto che potrei portarti innumerevoli esempi di come sia stato imposto in varie zone qua e anche altrove....
Ragazzuoli belli, usciamo per favore da certe mentalitá malsane e godiamoci tutte le lingue regionali che abbiamo!
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