Giusto per fare un pò di filogenesi, e non confonderci.
Filogenesi della Lingua Piemontese
Lingue Indoeuropee - Lingue Italiche - Lingue Romanze - Lingue Italo-occidentali - Lingue Romanze Occidentali - Lingue Gallo-Iberiche - Lingue Galloromanze - Lingue Gallo-Italiche -> Lingua Piemontese
Filogenesi della Lingua Franco-Provenzale
Lingue Indoeuropee - Lingue Italiche - Lingue Romanze - Lingue Italo-occidentali - Lingue Romanze Occidentali- Lingue Gallo-Iberiche - Lingue Galloromanze - Lingue Gallo-Retiche -> Lingua Francoprovenzale
Filogenesi della Lingua Occitana
Lingue Indoeuropee - Lingue Italiche - Lingue Romanze - Lingue Italo-occidentali - Lingue Romanze Occidentali - Lingue Gallo-Iberiche - Lingue Galloromanze - Lingue Occitane-Romanze -> Lingua Occitana
In sostanza: il Piemontese, il Francoprovenzale e l'Occitano solo lingue imparentate, in quanto il loro ceppo comune è quello delle Lingue Galloromanze. Dalle lingue Galloromanze discendono il ceppo delle Lingue Gallo-Italiche (a cui appartengono, oltre al Piemontese, anche il Lombardo, l'Emiliano, il Ligure,ecc.ecc.), il ceppo delle Lingue Gallo-Retiche (a cui appartiene il Francoprovenzale, le Lingue Retiche e la Lingua d'Oil, dalla quale discende la Lingua Francese) e il ceppo delle Lingue Occitano-Romanze, a cui appartengono l'Occitano e il Catalano.
Giusto per far capire quanto queste lingue siano distanti all'italiano:
Filogenesi della Lingua Italiana
Lingue Indoeuropee - Lingue Italiche - Lingue Romanze - Lingue Italo-occidentali - Lingue Romanze Occidentali - Lingue Italo-Dalmate - Lingue Italo-Romanze -> Lingua Italiana.
Mentre l'antenato comune delle tre lingue del Piemonte e Valle d'Aosta risiede nelle Lingue Gallo-Iberiche, l'antenato comune con l'Italiano va ricercato più indietro, ossia nelle Lingue Romanze Occidentali.
La maggiore "vicinanza" del Piemontese all'Italiano non è, di fatto, per filogenesi (perchè ne è distante quanto il Francoprovenzale e l'Occitano), ma più che altro perchè, essendo al di qua delle Alpi ed essendo aperto sulla Pianura Padana, ha da sempre ricevuto forti influssi dal Toscano medioevale e più in generale dalle lingue italiche, vuoi per i commerci, vuoi per la vicinanza geografica
Lou soulei nais per tuchi
non so come sia a Trani, io ho origini baresi e trovo invece il dialetto locale una meraviglia assoluta, una lingua unica.
chiaro che sia mentalmente associato alla parte più rozza, è sempre stata la lingua del popolo, adesso però non è più come una volta. Sì, lo conoscono tutti, sì lo parlano in tanti ma tutti sanno parlare anche l'italiano (e se non lo sanno fare di certo non è colpa del dialetto).
e proprio a Bari, dire che il dialetto lo parlano solo gli ignoranti è quanto mai sbagliatissimo. Mio papà, ad esempio, non lo parla, sono 40 anni che è a Milano, mi sembra fisiologico, ma quando andiamo giù e incontriamo i suoi amici (TUTTI extralaureati, che per i tempi era un lusso, molti suono suoi colleghi di ingegneria, alcuni medici e via così) il dialetto non manca. di base si parla in italiano, tutto ciò che viene buttato sul ridere (o quando ci si "arrabbia") viene espresso in dialetto e porta la conversazione, secondo me, ad un livello superiore, non inferiore. Significa parlare contemporaneamente due lingue (mo dimmi tu se il dialetto barese è simile all'italiano ).
Io penso che tutti i dialetti siano patrimonio da coltivare, nella giusta misura, e portare avanti, altroché far sparire.
chiaro che il dialetto non debba essere la base con cui si comunica, ma un di più, un qualcosa di tradizionale da mantenere. scusami, il dialetto no ma gli strascinati fatti a mano sì? di fatto, non cambia molto concettualmente, si parla di tradizioni e, come tali, è giusto portarle avanti poiché sono le cose che ci distinguono gli uni dagli altri e lo hanno fatto anche storicamente.
ad esempio, vai a dire al Davide Bernasconi (in arte Van De Sfroos) che è rozzo e non acculturato perché canta in dialetto in realtà è uno dei migliori compositori italiani viventi e le sue canzoni hanno una musicalità unica data proprio dal dialetto, se le canti in italiano fanno vomitare.
secondo la mia modestisssssima opinione, visto che sulle lingue non so un tubazzo, il dialetto è cultura da mantenere, nei giusti limiti. mi spiego: è chiaro che se i bambini a 10 anni sanno parlare il dialetto e non l'italiano c'è un problema di fondo. ma questi è dettato dalla mancanza di istruzione, da condizioni sociali di base che del tutto esulano dal dialetto "rozzo e volgare".
w i dialetti, w l'Italia dalle diversità culturali enormi regione per regione, w le tradizioni. sono delle QUALITà queste per un popolo, non dei difetti.
Si vis pacem, para bellum.
Ecco perché non si parla più l'occitano in Francia:
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@Lou_Vall
Lou, e qui a Chiusa che per dire "si" utilizzano "on" ?
Ma chissà da dove sarà venuto fuori
Anche perché è una particolarità proprio di questa zona ho notato.
Sarà qualche influenza del kyé ? Anche se quello lo parlano più nella vicina Roccaforte...
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Avevo sentito qualcosa, ma non così. Cavolo è una lingua bellissima! Un mix stranissimo tra francese e italiano, ma abbastanza comprensibile anche dagli italiani. SPLENDIDO.
Mi piacciono tantissimo le zone di confine, dove si sente l'influenza sia dell'una che dell'altra lingua!
L' occitano è veramente bello: ha una musicalità, sonorità, davvero affascinante
Qui nel cuneese lo parlano da moltissime parti nelle vallate.
Nella vicina Francia, poi, lo utilizzano in Provenza (nella "Countea de Nissa", ma anche nell'Alta Provenza) e in moltissimi paesi, da loro, hanno conservato segnaletica e toponomastica sia in francese sia in occitano (per esempio in alcune strade, piazze, vie...).
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Ma perché del monegasco (monegascu) ne vogliamo parlare?
Particolarissima come parlata (vicinissima al dialetto ligure).
Ne Principato ho visto addirittura insegne e scritte trilingue (francese, italiano e monegasco).
Bellissimo pure il loro parlare, molto simpatico.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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