Difficile dirlo, perchè la lingua occitana standard, di fatto, non esiste, ma solo una varietà di dialetti più o meno simili tra loro così come il piemontese. Vero che il riferimento è il Torinese, ma già il Cuneese (soprattutto pedemontano) è fortemente influenzato dall'occitano...
Lou soulei nais per tuchi
Sostanzialmente sì, poichè fa parte del cosiddetto "Piemontese occidentale", assieme al Saluzzese, all'Astigiano e al Canavesano (anche se quest'ultimo è ancora differente).
Molto diverso invece quello che si parla in altre zone della provincia di Cuneo: Albese/Braidese/Fossanese hanno una parlata larghissima e a me praticamente incomprensibile, mentre il Monregalese e ancor più il Cebano e il Langarolo (o Langhèt) hanno fortissimi influssi liguri.
Io capisco benissimo quando mi parla qualcuno delle valli, ma già un fossanese o uno di Alba ciao...
Ad ogni modo ormai, nelle basse valli occidentali e in pedemontana i dialetti cuneesi/occitani sono ormai così compenetrati da usare termini diversi per indicare la stessa cosa anche all'interno dello stesso discorso
I linguisti locali in questo periodo stanno facendo un sacco di sondaggi (hanno "intervistato" anche me), con l'arduo sogno di trovare una linea di demarcazione tra Piemontese e Occitano: impresa impossibile, ma sono curioso di vedere a che risultati approderanno
Lou soulei nais per tuchi
Ecco, stavo un po' curiosando sull'arpitano.
Non avrei mai detto che si "spingesse" fin verso Friburgo e Neuchâtel in Svizzera.
Tra l'altro, ho appurato un'altra cosa che non conoscevo: se in Valle d'Aosta è piuttosto frequente anche tra i giovani, lo stesso non può dirsi per le porzioni interessate di Francia e Svizzera, Paesi in cui la parlata è relegata alle fasce un po' più in là con l'età.
Arpitan_francoprovencal_map.jpg
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Stessa cosa dicasi per il francoprovenzale, è un insieme di dialetti ma non c'è una "koinè".... che poi di similitudini ci sono nelle varie zone e regioni, tipo la VdA si puo' dividere in due zone, la zona ovest con dialetti molti simili (e con forte influsso del francese stardand, soprattutto nel patois di Aosta e cintura ma anche in alta valle) mentre nella zona ad est sono più "arcaici" e via via che ci si avvicina a Pont-St-Martin sono sempre più forti gli influssi piemontesi (e/o "Walser" in Val d'Ayas e Gressoney)
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
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Vero, anche se poi certi franco-provenzali di simile al piemontese hanno pochetto (penso a quello del mio paese di residenza, Issogne). Trovo maggiori affinità tra l'alto piemontese e il dialetto della Val d'Ayas, ma non mi stupisce visto che confina con la Valle di Gressoney, dove oltre al walser era parlato da tutti il piemontese).
In Val di Gressoney pero' è parlato anche il francoprovenzale a Gaby e nei paesi all'inizio della valle, la Val di Gressoney è sempre stata un bel "mélange" dove sono convissute (e convivono) diverse parlate tra cui Walser (Titsch e Toitschu), francoprovenzale, piemontese, italiano e francese (e a scuola studiano anche il tedesco standard a Gressoney e Issime)… comunque i patois della Val d'Ayas hanno anche qualche parola di Walser, mi vien da pensare soprattutto a quello di Saint-Jacques (frazione chiamata anche "Canton des Allemands", cioè letteralmente "cantone dei tedeschi"... una ex colonia Walser)
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L’arpitano, e in generale i dialetti francesi sono andati molto persi, con l’unica eccezione della Valle D’Aosta.
Ci sono dietro motivi culturali (nel francese c’era quella mentalità di standardizzare una lingua a scapito delle minoritarie) e di modifiche sociali passando da una società agraria a quella di oggi e quindi perdendoli di suo come già accaduto con i nostri dialetti italofoni.
L’arpitano parlato al di fuori della Valle D’Aosta è una lingua da museo (purtroppo), messa peggio dei dialetti italofoni e tedeschi.
In teoria era diffuso in quasi tutta la Svizzera Francese (ad eccezione del Giura che aveva dialetti d’oïl di un altro ceppo), ed ora c’è solamente in singolarissimi punti ormai isolati (Evolène e qualche altro caso). Di tutto si è fatto per farli scomparire, addirittura pure nel rurale Vallese so che agli inizi del XX secolo per “combattere l’ignoranza della popolazione e permettere l’istruzione “ veniva vietato ai bambini di parlare il dialetto addirittura nel tragitto casa-scuola.
Da un lato è vero che esisteva un problema di istruzione nel XIX secolo con le neonate scuole che avevano sostituito i parroci (es. in Ticino), e le zone alpine erano un po’ in una situazione “da terzo mondo” però si è pure andata ad eliminare una lingua della popolazione.
Molto interessante questo link: Dialetti svizzeri in mutamento
Ultima modifica di AbeteBianco; 11/06/2020 alle 07:05
Si ormai anche in Svizzera il patois si parla solo ad Evolène (dove è ancora abbastanza diffuso anche tra i giovani) e in poche altre località (Nendaz, ecc)... al patois si è sovrapposto un francese regionale con modi di dire e un accento che sono un retaggio della parlata francoprovenzale, soprattutto nelle zone rurali e tra le generazioni dai 30/40 anni in su circa (i giovanissimi nelle città più grandi - soprattutto Lausanne e Genève - hanno un accento più "parisien", frutto dell'omologazione..).
In Savoia è ancora capito dalle generazioni più anziane, fino agli anni 70/80 i loro genitori lo parlavano ancora soprattutto nei paesi e nei villaggi.
C'è pero' un certo interesse da parte di diverse persone per il recupero e la promozione del francoprovenzale, soprattutto però nella variante scritta (è difficile ricominciare a parlare dei dialetti che sono praticamente "morti", visto che non sono più tramandati oralmente da 2 o 3 generazioni
Ecco il sito di un associazione culturale per la promozione dell' "arpitan" (francoprovençal)
Arpitania :: Le Portail de l'Arpitan
Ultima modifica di meteo_vda_82; 12/06/2020 alle 14:31
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
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Ciao AbeteBianco! Perdonami se ti rispondo in ritardo, sono giorni un po' "itineranti" causa trasloco ().
Interessantissimo il link che mi hai postato, un ottimo articolo!
Esattamente, da quel che sto leggendo documentandomi un poco, vedo che la situazione dell'arpitano rispecchia perfettamente ciò che dici giustamente te.
Ma sai che Evolène la conosco! Pensa, confina con un comune accanto al mio (nuovo ), essendo proprio dall'altro lato della montagna che ci separa.
Comunque mi sono promesso un piccolo "esperimento".
Devo fare una cosa, non appena possiamo tornare in Svizzera (ormai a brevissimo, che meraviglia ).
Ho pensato di fare una sorta di mini-sondaggio, chiedendo ad un po' di persone del posto (passo dalle parti di Sion per prima), -magari giovani e meno giovani- che rapporto hanno con la lingua arpitana e che utilizzo ne fanno; son proprio curioso di sapere cosa mi risponderanno. Farò così, un po' a campione.
Tra l'altro pensa che roba: ad agosto dovrebbe partire un piccolo corso "domestico" di arpitano nel paese accanto al mio (fanno spesso delle rievocazioni ed alcune kermesse proprio sulla parlata locale, che bello!).
Sono argomenti, questi, che mi interessano particolarmente!!
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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