Questa storia del piemontese diffuso anche sopra Chatillon (fantascienza oggi come oggi) probabilmente deriva dal retaggio che ci fu tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento sul Nord Italia, dopo che ci fu l'Unità d'Italia e anche in Valle d'Aosta si diffuse parzialmente l'idioma dei "cugini".
Anche se la lingua madre dei valdôtains rimane il francese (farglielo capire a mio padre sarà sempre troppo dura). Ma questo è un altro discorso che ci farebbe un po' divagare, sebbene non debba risultare aliena tutta questa presenza della lingua francese da noi (magari un po' lontana dalle nostre sensibilità sì).
Ultima modifica di Matëlmaire; 03/04/2020 alle 13:20
Si esatto ma anche per i rapporti commerciali, tanti dalla zona di Chatillon (e paesi limitrofi quindi anche il mio) scendevano al mercato di Ivrea o nelle cascine canavesane (e anche nel biellese) per vendere e acquistare prodotti (vendevamo o scambiavamo perlopiù le fontine in cambio del mais - della "meja" - o di altri prodotti).
Questo rapporto con il Piemonte mi sa che esisteva molto meno da Nus in su (a parte forse Aosta, ma li c'era una folta comunità piemontese immigrata nei primi anni del 900 e fino al periodo tra le due guerre)
Francese a livello formale e patois a livello informale, che poi dal fascismo in poi ci sia stata l'italianizzazione questo è un altro discorso.
Ultima modifica di meteo_vda_82; 03/04/2020 alle 13:59
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Nelle vostre lingue regionali come dite voi soldi?
Qua da noi in Veneto schei (pronunciato skèi).
L'origine di questa parola è austriaca (quindi tedesca): è una abbreviazione di "Scheidemünzen" ovvero "monete divisionali", e deriva dal fatto che quando il Lombardo-Veneto era sotto l'Austria, più o meno 150 anni fá, circolavano monete con questa scritta e dai veneti venivano chiamate così
Altra curiositá riguardo i "schei": in Veneto quando si intende una somma di denaro si usa il termine "franchi"; quando circolava la Lira, si diceva "na carta da mile" per indicare una banconota da mille Lire.
Il termine "franco" deriva sempre dal periodo austriaco, perchè su alcune monete c'era la scritta Franc., un'abbreviazione che indicava l'imperatore "Checo Bepe" cioè Francesco Giuseppe.
In Canton Ticino si parla un dialetto che fa parte del gruppo lombardo, anzi in realtà sono vari dialetti, e sarebbero vere e proprie lingue senza grammatica dato che sono di origine gallo-italica e non hanno a che fare con il fiorentino.
Ci sono diverse varietà locali anche da frazione a frazione, tendenzialmente quello del Sottoceneri assomiglia di abbastanza al comasco/varesotto, dato che è confinante, ma allo stesso tempo ci sono particolarità uniche (ad esempio un gergo inventato dai mercanti "Larpa iudre" a Mendrisio).
Il dialetto delle zone alpine tende ad essere un po' più "arcaico" e penso che ha pure qualche influenza dal romancio.
Molte località hanno il loro dialetto autentico parlato però da pochissimi (e in alcuni casi nella parlata sono state importate parole dall'estero come ad esempio dal francese, meta molto gettonata ai tempi dalle migrazioni dei ticinesi nel XIX/XX secolo).
L'uso del dialetto è in calo da decenni, soprattutto nei centri urbani, i giovani lo parlano meno e molti non l'hanno nemmeno imparato, ma nelle valli sopravvive ancora nell'uso comune.
Esiste un dialetto neutro semplificato di localismi che si usa per intendersi ovunque in Ticino, ed è già tanto riuscire a mantenere questo. Io lo uso quotidianamente più dell'italiano.
A livello di toponimi geografici il dialetto è invece molto presente, persino in molti stradari comunali.
Tornando alla domanda, anche se l'area linguistica è la stessa, le lingue sono differenziate dalle caratteristiche istituzionali diverse tra Svizzera e Italia.
Non esiste comunque una grafia univoca, propongo la mia:
Il Presidente della Repubblica = Non c'è, al limite, el Président dala Confederazión
Il Presidente del Consiglio= Non c'è, al limite, el Président dal Consili Nazionál
il Papa= el Papa
Il sindaco= el Sindígh
L'ass.essore comunale= el Consilier Comünál
La Giunta= ol Consili da Štát
Il Consiglio comunale = el Consili Comünál
Il Segretario (comunale) = el Segretári Comünál
Il Parroco = el Prèvet
Il Notaio = el Notaar
L'avvocato = l'Avocàt
Ultima modifica di AbeteBianco; 03/04/2020 alle 20:11
Stazione Davis Vantage Pro 2
In canton Ticino li abbiamo tutti, a seconda del paese, e non so se sono esauriente:
il = el / ol / ul / al / ro / er / or / ur / ar
i = i
la = la / ra
le = i
Come detto da altri per i dialetti piemontesi e lombardi, la "o" può anche essere pronunciata piuttosto come "u in italiano". Molto spesso, ma non tutti i dialetti, presentano anche i suoni ö, ü.
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Io a questo 3d non posso partecipare, dato che il dialetto parlato qui si capisce abbastanza.
Anche se, la generazione giovane, parla un italiano romanizzato più che il vero dialetto romanesco, ormai raro
Segnalibri