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  1. #441
    Calma di vento L'avatar di Matėlmaire
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    In canton Ticino li abbiamo tutti, a seconda del paese, e non so se sono esauriente:

    il = el / ol / ul / al / ro / er / or / ur / ar
    i = i
    la = la / ra
    le = i

    Come detto da altri per i dialetti piemontesi e lombardi, la "o" puņ anche essere pronunciata piuttosto come "u in italiano". Molto spesso, ma non tutti i dialetti, presentano anche i suoni ö, ü.
    Lumbard an pien. Anzi, lombard.

    Ėl = il, si puņ usare anche 'l, ma davanti a vocale diventa l'
    Jė = gli (esempio jė strass = gli stracci)
    La = la
    Ij = i
    Le = le (per la veritą in molte parti del Piemonte so che usano "ij" per per il femminile, per esempio a Biella dicono ij scarpi per dire le scarpe).
    Nel Roero dicono ra (in realtą sarebbe una l molto aperta, quasi una "o") al posto di la.

  2. #442
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Andreas94 Visualizza Messaggio
    Nelle vostre lingue regionali come dite voi soldi?

    Qua da noi in Veneto schei (pronunciato skči).

    L'origine di questa parola č austriaca (quindi tedesca): č una abbreviazione di "Scheidemünzen" ovvero "monete divisionali", e deriva dal fatto che quando il Lombardo-Veneto era sotto l'Austria, pił o meno 150 anni fį, circolavano monete con questa scritta e dai veneti venivano chiamate cosģ

    Altra curiositį riguardo i "schei": in Veneto quando si intende una somma di denaro si usa il termine "franchi"; quando circolava la Lira, si diceva "na carta da mile" per indicare una banconota da mille Lire.
    Il termine "franco" deriva sempre dal periodo austriaco, perchč su alcune monete c'era la scritta Franc., un'abbreviazione che indicava l'imperatore "Checo Bepe" cioč Francesco Giuseppe.
    Si dice "Les seus"
    le banconote = le papé (semplicemente "carta") mentre le monete "les piéces"

    Interessante il termine "franchi", qua si usava soprattutto tra gli anziani ricordo ai tempi della lira .... tipo per dire 1000 lire usavano anche dire "1000 francs" (ma anche 1000 livres)....
    probabilmente dei "retaggi" del regno di Savoia (oltre poi che il franco č stata la moneta dei nostri cugini francesi - fino all'avvento dell'Euro- ed č tuttora dei nostri cugini svizzeri)
    Ultima modifica di meteo_vda_82; 03/04/2020 alle 20:59

  3. #443
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Strani nomi di cose dialettali

    Schei anche qui, ovviamente, poi alcune volte vengono nominati “banane”, non so perché (si vede che i primi importatori di banane facevano i soldi, boh)

    Comunque per il Trentino non si puņ definire un dialetto standard. C’č il solandro, il rendenero e il noneso (quest’ultimo una roba totalmente a parte, non ha somiglianza con nessun’altro) e basso trentino con somiglianze lombarde (pił per le cadenze) da una parte, poi il lagarino, il valsuganotto e il trentino “de Trent” dall’altro somiglianze con il Veneto. Poi la via di mezzo, il cembrano, pinaitero e rotaliano. In fiemme č simile ma molto calcato e pesante.
    Naturalmente a grandi linee, dato che ogni paese/settore vallivo ha i propri vocaboli e sfumature. Io stesso uso vocaboli che sento dire quasi solo a casa, come sbrģnz (innaffiatoio) o fortaie (omelette).


    Acune caratteristiche possono accomunare i vari gruppi:
    Ad esempio a sud di Trento molte parole finiscono per -m mentre da noi a nord per -n (es: bom->bon (buono, bene), pam->pan (pane))

    In Cembra e in parte Rotaliana i verbi finiscono spesso per -s laddove negli altri dialetti di solito per -t (sa fas? -> sa fat? (Cosa fai?) )

    Aldilą di questo come detto ogni localitą ha le sue peculiaritą, spesso una parola qui ha un significato e lģ uno totalmente diverso: vi risparmio le situazioni di fraintendimenti comunicando con gli “stranieri”Strani nomi di cose dialettali.


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  4. #444
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    Schei anche qui, ovviamente, poi alcune volte vengono nominati “banane”, non so perché (si vede che i primi importatori di banane facevano i soldi, boh)

    Comunque per il Trentino non si puņ definire un dialetto standard. C’č il solandro, il rendenero e il noneso (quest’ultimo una roba totalmente a parte, non ha somiglianza con nessun’altro) e basso trentino con somiglianze lombarde (pił per le cadenze) da una parte, poi il lagarino, il valsuganotto e il trentino “de Trent” dall’altro somiglianze con il Veneto. Poi la via di mezzo, il cembrano, pinaitero e rotaliano. In fiemme č simile ma molto calcato e pesante.
    Naturalmente a grandi linee, dato che ogni paese/settore vallivo ha i propri vocaboli e sfumature. Io stesso uso vocaboli che sento dire quasi solo a casa, come sbrģnz (innaffiatoio) o fortaie (omelette).


    Acune caratteristiche possono accomunare i vari gruppi:
    Ad esempio a sud di Trento molte parole finiscono per -m mentre da noi a nord per -n (es: bom->bon (buono, bene), pam->pan (pane))

    In Cembra e in parte Rotaliana i verbi finiscono spesso per -s laddove negli altri dialetti di solito per -t (sa fas? -> sa fat? (Cosa fai?) )

    Aldilą di questo come detto ogni localitą ha le sue peculiaritą, spesso una parola qui ha un significato e lģ uno totalmente diverso: vi risparmio le situazioni di fraintendimenti comunicando con gli “stranieri”Strani nomi di cose dialettali.


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    fantastico, ma si dice cosģ tra i giovani o tutti dicono anche banane?
    mi ha ucciso la tua supposizione
    Si vis pacem, para bellum.

  5. #445
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    fantastico, ma si dice cosģ tra i giovani o tutti dicono anche banane?
    mi ha ucciso la tua supposizione
    Č in generale, perņ non č molto usato in sč. Si sente qualche volta.


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  6. #446
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Ti 't ses prņpi 'n gilard.

    Vediamo chi capisce cosa vuol dire. Pensare che il cognome di Gilardino (bielčis) derivi da questa parola mi fa ridere.

  7. #447
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    Citazione Originariamente Scritto da Matėlmaire Visualizza Messaggio
    Ti 't ses prņpi 'n gilard.

    Vediamo chi capisce cosa vuol dire. Pensare che il cognome di Gilardino (bielčis) derivi da questa parola mi fa ridere.
    Se non ricordo male "gilard" significa "sporco" (ma non vorrei dire una castroneria )

  8. #448
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Vediamo se qualcuno indovina questa:

    “Mi on” (“o” chiusa)

    Si dice solo in val di cembraStrani nomi di cose dialettali


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  9. #449
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    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Se non ricordo male "gilard" significa "sporco" (ma non vorrei dire una castroneria )
    Sarebbe il nostro corrispettivo “brodech/brodegón”


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  10. #450
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Andreas94 Visualizza Messaggio
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    L'origine di questa parola č austriaca (quindi tedesca): č una abbreviazione di "Scheidemünzen" ovvero "monete divisionali", e deriva dal fatto che quando il Lombardo-Veneto era sotto l'Austria, pił o meno 150 anni fį, circolavano monete con questa scritta e dai veneti venivano chiamate cosģ

    Altra curiositį riguardo i "schei": in Veneto quando si intende una somma di denaro si usa il termine "franchi"; quando circolava la Lira, si diceva "na carta da mile" per indicare una banconota da mille Lire.
    Il termine "franco" deriva sempre dal periodo austriaco, perchč su alcune monete c'era la scritta Franc., un'abbreviazione che indicava l'imperatore "Checo Bepe" cioč Francesco Giuseppe.
    Ma allora questa abitudine di dire "franchi" al posto di "lire" non č una cosa solo bergamasca! Non avevo mai capito perchč si dicesse "franch" in dialetto quando ci si riferiva alle vecchie monete, anche perchč i soldi in sč si chiamano invece "solc" in bergamasco (quest'ultimo pronunciato con la "c" di "ciao"). Tra l'altro quando ho provato a chiedere il motivo di questa differenza mi č stato detto che era sempre stato cosģ senza sapere la ragione effettiva.
    Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"

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