Lumbard an pien. Anzi, lombard.
Ėl = il, si puņ usare anche 'l, ma davanti a vocale diventa l'
Jė = gli (esempio jė strass = gli stracci)
La = la
Ij = i
Le = le (per la veritą in molte parti del Piemonte so che usano "ij" per per il femminile, per esempio a Biella dicono ij scarpi per dire le scarpe).
Nel Roero dicono ra (in realtą sarebbe una l molto aperta, quasi una "o") al posto di la.
Si dice "Les seus"
le banconote = le papé (semplicemente "carta") mentre le monete "les piéces"
Interessante il termine "franchi", qua si usava soprattutto tra gli anziani ricordo ai tempi della lira .... tipo per dire 1000 lire usavano anche dire "1000 francs" (ma anche 1000 livres)....
probabilmente dei "retaggi" del regno di Savoia (oltre poi che il franco č stata la moneta dei nostri cugini francesi - fino all'avvento dell'Euro- ed č tuttora dei nostri cugini svizzeri)
Ultima modifica di meteo_vda_82; 03/04/2020 alle 20:59
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Schei anche qui, ovviamente, poi alcune volte vengono nominati banane, non so perché (si vede che i primi importatori di banane facevano i soldi, boh)
Comunque per il Trentino non si puņ definire un dialetto standard. Cč il solandro, il rendenero e il noneso (questultimo una roba totalmente a parte, non ha somiglianza con nessunaltro) e basso trentino con somiglianze lombarde (pił per le cadenze) da una parte, poi il lagarino, il valsuganotto e il trentino de Trent dallaltro somiglianze con il Veneto. Poi la via di mezzo, il cembrano, pinaitero e rotaliano. In fiemme č simile ma molto calcato e pesante.
Naturalmente a grandi linee, dato che ogni paese/settore vallivo ha i propri vocaboli e sfumature. Io stesso uso vocaboli che sento dire quasi solo a casa, come sbrģnz (innaffiatoio) o fortaie (omelette).
Acune caratteristiche possono accomunare i vari gruppi:
Ad esempio a sud di Trento molte parole finiscono per -m mentre da noi a nord per -n (es: bom->bon (buono, bene), pam->pan (pane))
In Cembra e in parte Rotaliana i verbi finiscono spesso per -s laddove negli altri dialetti di solito per -t (sa fas? -> sa fat? (Cosa fai?) )
Aldilą di questo come detto ogni localitą ha le sue peculiaritą, spesso una parola qui ha un significato e lģ uno totalmente diverso: vi risparmio le situazioni di fraintendimenti comunicando con gli stranieri.
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Ti 't ses prņpi 'n gilard.
Vediamo chi capisce cosa vuol dire. Pensare che il cognome di Gilardino (bielčis) derivi da questa parola mi fa ridere.
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
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Vediamo se qualcuno indovina questa:
Mi on (o chiusa)
Si dice solo in val di cembra
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Ma allora questa abitudine di dire "franchi" al posto di "lire" non č una cosa solo bergamasca! Non avevo mai capito perchč si dicesse "franch" in dialetto quando ci si riferiva alle vecchie monete, anche perchč i soldi in sč si chiamano invece "solc" in bergamasco (quest'ultimo pronunciato con la "c" di "ciao"). Tra l'altro quando ho provato a chiedere il motivo di questa differenza mi č stato detto che era sempre stato cosģ senza sapere la ragione effettiva.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
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