Non sapevo che Lucca risentisse dell'influsso emiliano (lì siamo nella Garfagnana), mentre è indubbio che tutta la zona di Massa e Carrara abbiano questi influssi. Penso ad un mio amico originario di Aulla, in Lunigiana, a sentirlo parlare con quella cadenza si direbbe tutto tranne che è toscano.
Va detto che, almeno nelle zone vicine a Sarzana, è anche forte l'influenza ligure, ovviamente. Meglio, quella spezzina, perché nel continuum linguistico regionale il genovese (ligure standard) è intelligibile da uno spezzino, ma non corrispondente totalmente (chiaro).
Pardon, volevo dire Massa e Carrara, non Lucca, che come giustamente dici è già toscano a tutti gli effetti, seppur con qualche influenza emiliana.
Ecco, nell'alta montagna reggiana non so esattamente quanto influsso toscano ci sia, soprattutto nelle zone vicino al crinale, ho meno il polso della situazione di quelle parti dal punto di vista linguistico.
So per certo che, ad esempio, nell'alto parmense l'influsso del ligure è molto forte e, per stessa ammissione dei parmensi, non è reciprocamente intelligibile col dialetto parlato a Parma cittàOriginariamente Scritto da Matëlmaire
Per quanto a vitalità, beh il veneto è penso una delle lingue regionali che più è rimasta, anche nei più giovani come me.
Non ho notato la stessa cosa coi miei coetanei di altre Regioni, ma ho visto in loro molta curiosità nel sentirmi parlarlo quando parlo con altri veneti.
Secondo me tutte le lingue regionali andrebbero tutelate ufficialmente, uno poi non è obbligato a parlarla, ma conoscere bene chi si è da dove si arriva è essenziale.
Ricordiamoci poi che tutte le lingue (sì anche quelle locali e regionali) implicano un'elasticitá mentale e che abbiamo la fortuna in molte Regioni di crescere praticamente giá bilingue senza accorgercene.
Il mio italiano è sicuramente influenzato dalla tipica cadenza veneta, ma questo non mi ha impedito di imparare la lingua italiana.
Se sono in Veneto diciamo che un buon 80-90% del tempo lo si usa parlando in veneto, in famiglia mi risulterebbe ridicolo parlare italiano, mentre a scuola è un classico parlare italiano in situazioni formali mentre in informali in veneto ricordo comunque molti maestri e professori quando parlano in classe in italiano e poi appena si è fuori in veneto
Potere del bilinguismo
In Veneto a livello regionale la tutela c'è, è tutto giá predisposto per statuto regionale anche all'insegnamento a scuola (sul modello di altre lingue locali tipo friulano o ladino qua vicino), ma è un discorso ampio e complesso, legato tralaltro alla nota questione dell'autonomia regionale.
Sulla questione delle varianti, non è assolutamente un problema e vi spiego perchè. Alcuni quando si parla di insegnamento a scuola, dicono che non si saprebbe quale variante del veneto scegliere, ma in realtá non è questo il punto.
Tutte le varianti del veneto sono veneto, e ogni zona (sì, le zone sono giá catalogate da anni) avrebbe la propria.
È esattamente il modello della lingua ladina, anch'essa ricca di varianti a volte anche molto diverse, me lo ha riferito tempo fá una insegnante di ladino della Val Badia, che mi ha detto che per i "badioti" è molto difficile specie all'inizio, comprendere ad esempio il ladino della Val Gardena.
Per un veneto invece il ladino più capibile è quello che viene parlato nell'Ampezzano e nel Fodòm, cioè nel bellunese perchè è più influenzato dal veneto per l'appunto.
chi mi traduce:
Smarlòs
Cànchen
Descantabauchi
Sclàizera (questo è tosto)
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Sclàizera = pattumiera?
Smarlòs = permaloso?
Descantabauchi non è un monito ma lo si usa per definire un avvenimento che capita a uno un po’ addormentato in quel momento. Es: sei mezzo sonnecchiante o con la testa fra le nuvole e in quel momento camminando sbatti il piede in un angolo? Quello che ti è successo è un descantabauchi.
Cànchen sì, si tratta dei cardini (della porta come in generale)
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Dai ragazzi, da meteo appassionati non potete non tradurmi questi...
"sneachda - wuisgen - ceòn" : quali fenomeni atmosferici sono questi 3?
Il primo si può capire Sul secondo vi do l'aiuto dai: è un termine molto simile che trova corrispondenza nel tedesco (probabilmente contaminazione con l'anglosassone dalla lingua celtica...), però loro utilizzano una "R" iniziale. Ma il termine risulta mooolto simile
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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