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  1. #571
    Calma di vento L'avatar di Matëlmaire
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Il dialetto qua è proprio un'altra lingua...non sarebbe in realtà corretto chiamarla lingua, perchè di fatto una lingua ha un sistema codificato di scrittura come il veneto o il napoletano, o anche il sardo, mentre molti altri dialetti no, ma da un punto di vista diciamo "linguistico", non c'è nessuna differenza tra una lingua e un dialetto, è un idioma a parte con sue forme grammaticali e sintattiche, totalmente distinte dall'italiano.

    Adesso chiaramente il dialetto parlato è molto slavato, e chi viene qua dice "ma è facile da capire, non è tanto diverso dall'italiano", ma non è così, è perchè si è perso nel tempo, non perchè non era diverso.

    Per dire, il fratello di mio padre più vecchio era del 1940 e, a volte, facevo fatica a capire cosa diceva e anche adesso, il mio zio più vecchio ancora in vita, del 1942, a volte su alcune parole non lo capisco, perchè sono proprio termini antichi, che quasi nessuno conosce più, poi gli stessi detti contadini che ormai anche lì, nessuno conosce più a parte loro.

    Il tutto, come dicevo, in un cambiamento senza soluzione di continuità che va da Sant'Ilario d'Enza, al confine col parmense, dove la pronuncia è gia simile a Parma (il rotacismo della "r", per dire), a Guastalla, dove chiudono già le vocali tipo "u" e "o" come nei dialetti lombardi, a Rubiera dove aprono molto le vocali "a" e "o" come a Modena, oppure nell'altissima montagna, dove è il dialetto è ancora diverso, molto più chiuso e paradossalmente simile in certi termini al lombardo.

    Addirittura nell'alto appennino modenese e bolognese, ci sono delle zone di commistione tra emiliano e toscano, che a Reggio non ci sono, perchè anche a Massa e Lucca la parlata è tendenzialmente più emiliana che toscana. Però ad esempio, il vino tipico dell'alta montagna è il chianti più del lambrusco, per dire...
    Non sapevo che Lucca risentisse dell'influsso emiliano (lì siamo nella Garfagnana), mentre è indubbio che tutta la zona di Massa e Carrara abbiano questi influssi. Penso ad un mio amico originario di Aulla, in Lunigiana, a sentirlo parlare con quella cadenza si direbbe tutto tranne che è toscano.

    Va detto che, almeno nelle zone vicine a Sarzana, è anche forte l'influenza ligure, ovviamente. Meglio, quella spezzina, perché nel continuum linguistico regionale il genovese (ligure standard) è intelligibile da uno spezzino, ma non corrispondente totalmente (chiaro).

  2. #572
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da Matëlmaire Visualizza Messaggio
    Non sapevo che Lucca risentisse dell'influsso emiliano (lì siamo nella Garfagnana), mentre è indubbio che tutta la zona di Massa e Carrara abbiano questi influssi. Penso ad un mio amico originario di Aulla, in Lunigiana, a sentirlo parlare con quella cadenza si direbbe tutto tranne che è toscano.
    Pardon, volevo dire Massa e Carrara, non Lucca, che come giustamente dici è già toscano a tutti gli effetti, seppur con qualche influenza emiliana.
    Ecco, nell'alta montagna reggiana non so esattamente quanto influsso toscano ci sia, soprattutto nelle zone vicino al crinale, ho meno il polso della situazione di quelle parti dal punto di vista linguistico.

    Citazione Originariamente Scritto da Matëlmaire
    Va detto che, almeno nelle zone vicine a Sarzana, è anche forte l'influenza ligure, ovviamente. Meglio, quella spezzina, perché nel continuum linguistico regionale il genovese (ligure standard) è intelligibile da uno spezzino, ma non corrispondente totalmente (chiaro).
    So per certo che, ad esempio, nell'alto parmense l'influsso del ligure è molto forte e, per stessa ammissione dei parmensi, non è reciprocamente intelligibile col dialetto parlato a Parma città

  3. #573
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Per quanto a vitalità, beh il veneto è penso una delle lingue regionali che più è rimasta, anche nei più giovani come me.

    Non ho notato la stessa cosa coi miei coetanei di altre Regioni, ma ho visto in loro molta curiosità nel sentirmi parlarlo quando parlo con altri veneti.

    Secondo me tutte le lingue regionali andrebbero tutelate ufficialmente, uno poi non è obbligato a parlarla, ma conoscere bene chi si è da dove si arriva è essenziale.

    Ricordiamoci poi che tutte le lingue (sì anche quelle locali e regionali) implicano un'elasticitá mentale e che abbiamo la fortuna in molte Regioni di crescere praticamente giá bilingue senza accorgercene.

    Il mio italiano è sicuramente influenzato dalla tipica cadenza veneta, ma questo non mi ha impedito di imparare la lingua italiana.
    Se sono in Veneto diciamo che un buon 80-90% del tempo lo si usa parlando in veneto, in famiglia mi risulterebbe ridicolo parlare italiano, mentre a scuola è un classico parlare italiano in situazioni formali mentre in informali in veneto ricordo comunque molti maestri e professori quando parlano in classe in italiano e poi appena si è fuori in veneto
    Potere del bilinguismo

    In Veneto a livello regionale la tutela c'è, è tutto giá predisposto per statuto regionale anche all'insegnamento a scuola (sul modello di altre lingue locali tipo friulano o ladino qua vicino), ma è un discorso ampio e complesso, legato tralaltro alla nota questione dell'autonomia regionale.

    Sulla questione delle varianti, non è assolutamente un problema e vi spiego perchè. Alcuni quando si parla di insegnamento a scuola, dicono che non si saprebbe quale variante del veneto scegliere, ma in realtá non è questo il punto.
    Tutte le varianti del veneto sono veneto, e ogni zona (sì, le zone sono giá catalogate da anni) avrebbe la propria.
    È esattamente il modello della lingua ladina, anch'essa ricca di varianti a volte anche molto diverse, me lo ha riferito tempo fá una insegnante di ladino della Val Badia, che mi ha detto che per i "badioti" è molto difficile specie all'inizio, comprendere ad esempio il ladino della Val Gardena.
    Per un veneto invece il ladino più capibile è quello che viene parlato nell'Ampezzano e nel Fodòm, cioè nel bellunese perchè è più influenzato dal veneto per l'appunto.

  4. #574
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    chi mi traduce:
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    Descantabauchi
    Sclàizera (questo è tostoStrani nomi di cose dialettali)


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  5. #575
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    chi mi traduce:
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    Descantabauchi
    Sclàizera (questo è tostoStrani nomi di cose dialettali)


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    In veneto esiste il detto "scanta baùchi, sveja macachi" per indicare una situazione in cui uno "dorme in piedi" o è poco furbo.

  6. #576
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
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    Canchen potrebbe essere il friulano "Cancar" , quindi canchero, persona avara. (o canchero della porta, quindi "cardine")

    Descantabauchi mi sa di sveglia - bauchi quindi ... sveglia!

  7. #577
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Sclàizera = pattumiera?

    Smarlòs = permaloso?

  8. #578
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da mik33017 Visualizza Messaggio
    Canchen potrebbe essere il friulano "Cancar" , quindi canchero, persona avara. (o canchero della porta, quindi "cardine")

    Descantabauchi mi sa di sveglia - bauchi quindi ... sveglia!
    Descantabauchi non è un monito ma lo si usa per definire un avvenimento che capita a uno un po’ addormentato in quel momento. Es: sei mezzo sonnecchiante o con la testa fra le nuvole e in quel momento camminando sbatti il piede in un angolo? Quello che ti è successo è un descantabauchi.
    Cànchen sì, si tratta dei cardini (della porta come in generale)


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  9. #579
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Citazione Originariamente Scritto da mik33017 Visualizza Messaggio
    Sclàizera = pattumiera?

    Smarlòs = permaloso?
    Acqua...Strani nomi di cose dialettali


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  10. #580
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    Predefinito Re: Strani nomi di cose dialettali

    Dai ragazzi, da meteo appassionati non potete non tradurmi questi...
    "sneachda - wuisgen - ceòn" : quali fenomeni atmosferici sono questi 3?

    Il primo si può capire Sul secondo vi do l'aiuto dai: è un termine molto simile che trova corrispondenza nel tedesco (probabilmente contaminazione con l'anglosassone dalla lingua celtica...), però loro utilizzano una "R" iniziale. Ma il termine risulta mooolto simile
    ​Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.

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