Anche il toponimo Muson dei sassi sembra abbia la stessa origine di un fiume europeo, la Mosa; entrambi i toponimi vanno ricercati nell'indoeuropeo meus-musos, che indica una palude, un'acquitrino. Altri nomi che dovrebbero condividere la stessa origine, Musile, Musestre, Musone (marche), Mis
E ora mi viene in mente anche l'aggettivo veneto "mòi" per indicare il bagnato, potrebbe avere quest'origine...
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Sì in val di fassa si parla ladino.
Comunque smarlòs è il lucchetto, mentre la sclàizera... beh, si tratta di un attrezzo fatto appositamente per tagliare a fettine i cavoli destinati per farli fermentare facendoli diventare crauti questa lo so era difficile.
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"Mòi" vuol dire bagnato anche in dialetto reggiano, che è quello che conosco meglio data l'origine di mio padre e dei suoi genitori, che lo usavano spesso.
La pronuncia è identica ad una espressione danese, cioè l'accostamento del sostantivo "møg" (= letame, sudiciume) ad altri, per attribuir loro ribrezzo (es. møg dyr = animale schifoso).
Però mi viene anche in mente "a mollo" = a bagno, oppure il paese di Moglia, nell'Oltrepò mantovano, che vengono dal latino "mollis" = molle (bagnato).
Quindi forse la strada germanica è errata, oppure c'è una comune radice indoeuropea (come molte altre volte).
Altre due parole simbolo del dialetto reggiano sono "sdora", da "resdora" =reggitora = reggente, amministratrice (della casa), che tipicamente fa la "fuieda" = la sfoglia, cioè la pasta fresca
Comunque per me la parola più indoeuropea in assoluto è "ager" = terra, terreno, territorio. Parola cardinale sia nel Latino, che nel Danese (quindi credo in tutte le lingue germaniche) con significato identico.
Ultima modifica di alnus; 07/04/2020 alle 20:22
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Catar in veneto vuol dire trovare, così come in catalano (catar).
In francese si usa il verbo acheter, da cui anche caté in piemontese o atcheté in franco-provenzale valdostano. Ma, in questo caso, significa comprare/acquistare.
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