Ciao Meteo 65, Ciao Stefano.... si infatti in questi paesi parlano un dialetto molto simile al mio! quelle due isole linguistiche, lontane più di 1000 km dall'area franco-provenzale, sono un po' un mistero in realtà....pare che ci sia stata un immigrazione mediovale (forse soldati?) e la cosa strana è che questi dialetti si siano mantenuti fino ai giorni nostri considerando che i parlanti non sono tantissimi e non ci sia stata un assimilazione da parte dei dialetti pugliesi...
Comunque loro partecipano regolarmente al "Concours Cerlogne" qua in Valle d'Aosta, una "festa del patois" dei bambini e ragazzi dell'infanzia, primaria e secondaria (dove vengono presentati i lavori di ricerca in patois - su tematiche relative alla vita quotidiana- che viene svolto da ogni classe).
Ricordo di averli sentiti parlare in patois, quelli della mia generazione probabilmente lo parlano ancora tra di loro.
Ultima modifica di meteo_vda_82; 09/04/2020 alle 00:38
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
Qui una bella mappa dei dialetti (forse già segnalata nella prima parte del 3d):
Mappa delle lingue e dei dialetti italiani : italy
Mappa molto ben fatta, e parla esplicitamente di "lingue" e ne distingue le varianti, la mia è quella veneta dell'alto vicentino.
Nel caso di quella veneta, mostra anche le isole linguistiche venete nella bassa friulana.
In teoria esistono isole linguistiche venete anche in alcune zone del Lazio (se non sbaglio nell'Agro Pontino) e nella zona di Arborea in Sardegna.
Trovato sul web:
"Il Francoprovenzale, oltre che nei 42 Comuni della provincia di Torino ed altre località del Piemonte, Valle d’Aosta, Alta Savoia e parte della Svizzera, viene parlato anche nei Comuni di Celle di San Vito e Faeto, in provincia di Foggia. I due Comuni distano tra loro circa 2 chilometri in linea d’aria e sono situati ai piedi del Monte Cornacchia (m. 1151 s.l.m.) considerato il tetto della Puglia. Una caratteristica di Celle e Faeto, che li contraddistingue dagli altri centri meridionali, è che, quasi come se l’idioma si fosse ibernato, si continua a parlare il Francoprovenzale. La maggior parte delle ipotesi più accreditate è quella di far risalire l’origine della parlata alla venuta di 200 soldati francesi nelle Puglie al seguito di Carlo I d’Angiò intorno all’anno 1.300 per combattere i Saraceni lì assediati."
Sicuramente
deriva dal fatto che il Duce, dovendo bonificare l'Agro Pontino aveva bisogno di creare dal nulla appezzamenti terrieri e grandi fattorie
Vennero quindi prelevate intere famiglie di contadini friulani, del Basso veneto e Ferraresi e portati in questo "inferno" malarico, un deserto all'epoca in quanto non c'era nulla
Erano prevalentemente famiglie povere, con decine di figli
Non coloni, ma deportati
Ma perchè friulani e veneti?
Perchè erano mezzadri, abituati a questo sistema invece che al latifondo
Le comunità friulane in Agro Pontino sono attive e legate fra loro, mantengono tradizioni e spesso anche la lingua (chiaramente nel tempo sempre più sfumata)
Esistono addirittura dei "capo comunità" friulana nei comuni di B.Go Vodice, B.go San Donato, Sabaudia, B.Go Hermada, B.go Isonzo, Cisterna, Latina, B.Go Santa Maria, Fecitola, Tor Tre Ponti, B.Go sabotino..... che coordinano le varie attività durante l'anno
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