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Tempo fa avevo trovato questa tabella sulle parole venete (e italiane) di origine longobarda. Tra le altre, ci sarebbe da aggiungere "Sgrisoeòn" (prob. Da "Grimison") per indicare la pelle d'oca, e il termine longobardo "raspon" per indicare il raschiare - raccogliere i tributi da cui potrebbero derivare le numerose località Villa Raspa (Asolo, Riese, Bassano, Colceresa). Altri toponimi che ricordano la dominazione longobarda nella pedemontana veneta, le varie Fara - farra di soligo, fara (fonte), fara (asolo) ecc. - braida (asolo) - Arimannia (da cui potrebbe derivare il toponimo Romano (d'ezzelino)). Indicatori della presenza long. sono anche i numerosi luoghi di culto dedicati ai vari san giorgio, sant'eusebio, san nicolò, san zeno, san bartolomeo, san michele, san martino. Tempo fa avevo fatto un powerpoint sulla storia della pedemontana con i vari toponimi a indicare un "limes" presidiati dai longobardi, adesso guardo se lo trovo.
EDIT trovato
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Ultima modifica di natale2008; 19/04/2020 alle 10:16
Non per forza scomparire, semmai modificarsi, e infatti il Basco ha molti termini latini, castigliani e guasconi.
Ad ogni modo ad oggi è una lingua abbastanza in declino: nei Paesi Baschi i locutori sono il 27% della popolazione (bilingui, ossia che parlano basco e spagnolo o basco e francese), mentre il 14,7% ne ha una conoscenza passiva, ma il dato che fa più impressione è la restante parte: il 58,4% dei baschi conosce solo lo spagnolo o il francese.
Un declino simile l'avevo notato anch'io con la Corsica. Ero andato tempo fa, nel 1998, e poi nel 2017. Ebbene, nel '98 ricordo che ovunque sentivo parlare còrso, nel 2017 ho sentito parlare praticamente solo francese. Solo una volta, in un paesino dell'interno, Zicavo, c'erano due ragazzi e un signore sulla sessantina che pranzavano, parlando in francese, ma il signore ogni tanto diceva qualche frase in còrso. I ragazzi erano del posto, così come la barista, la cameriera, e altre persone presenti, eppure tra loro parlavano in francese (un francese "strano" alle nostre orecchie ), non parlavano in còrso.
Per non parlare poi dei posti più turistici, tipo Porto Vecchio o Saint Florent...
Lou soulei nais per tuchi
A guardare nella storia locale ci si accorge di come ogni termine abbia significato. Per dire, qua mi sono reso conto che le principali "influenze" del culto religioso sono due, i longobardi e gli evangelizzatori del 3 secolo romani-bizantini (a cui si mischia il sostrato paleoveneto (es dove si adorava Reitia (divinità femminile) il cristianesimo porta il culto di Maria - es. Santuario delle Cendrole). Per i longobardi ho già messo sopra i "loro santi". I missionari del 3 secolo invece provenivano da Padova (attraverso la via Aurelia) e hanno portato il culto di San Prosdocimo, santa giustina, san cassiano, san severo, sant'apollinare, san vitale, santa felicita, sant'eulalia. Ne risulta che dove è presente questo culto, è molto probabile che abbia origine antiche - basta pensare la frazione di Casella d'Asolo dove si venera sant'apollinare, la chiesa è recente ma il culto è antico.
I Longobardi hanno avuto molta più influenza sulla cultura italiana di quanto non si creda infatti.
Di Fara anche io lo sapevo, infatti, il nome è piuttosto comune a molte località del Centronord, fino alla Campania.
Nel Lazio abbiamo Fara Sabina, in Abruzzo la famosa Fara San Martino.
Anche lo stato Pontificio, ha avuto origine longobarda (involontariamente, cosa che in seguito ne decretò la loro fine).
Potevano fare tranquillamente quello che i franchi fecero in Francia
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