Uno sconvolgente documentario sull'ascesa dei gruppi neo-nazisti russi.
Ragazzi, sono shockato! Lo stanno trasmettendo adesso su Current tv
Ho resistito fino ad ora, ma non ce l'ho fatta più. Mi ribolliva il sangue.
Pestaggi, violenze, aggressioni, omidicidi di immigrati, specie caucasici, ma anche di altre etnie: vietnamiti, iraniani, africani.
Una realtà estrema, in cui elementi disparati si mischiano in un cocktail devastante: residui di stalinismo, rituali neo-pagani, exonofobia pura, disagio sociale; il tutto condito dall'estetica naziskin con, in alcuni frangenti, pezzi mutuati dal ku klux kan.
Alcune scene del doc non si possono sopportare: l'impiccagione di un caucasico, seguita da un applauso soddisfatto dei presenti incappuciati; l'uccisione di una innocente bimba uzkeba di 9 anni con calci, pugni, e coltellate.
E miriadi di aggressioni brutali nel centro di Mosca e di altre città russe ai danni di persone innocenti.
La costante sono la viltà (aggressioni in gruppo, 5/10 contro 1), le farneticazioni razziste tipiche di molti gruppi di estrema destra: "la Russia ai russi"; "gli immigrati sono il virus e i naziskin gli anti-corpi"; "potere bianco" e così via; e la connivenza, la copertura e quasi sempre l'incoraggiamento da parte di autorità, polizia e pezzi di popolazione, che assiste a questi crimini senza colpo ferire. Anzi, spesso dimostrando approvazione.
Chi non ha lo stomaco forte, eviti di guardarlo.
Che "razza" di merda i razzisti!
Ultima modifica di Pisky; 02/02/2010 alle 23:14
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Ecco, questa paradossalmente e' la cosa piu' triste, x usare un eufemismo !
Cosi (perche' chiamare persone, uomini ma anche solo bestie questi cosi, appunto, e' un'offesa non solo verso il genere umano, ma anche verso la vita stessa e tutta, manco fosse anche solo un batterio ! ) simili dovrebbero essere presi sin dall'inizio, rinchiusi in un buco sottoterra di qualche metro e buttata via la chiave: al limite, dopo qualche mese, potrebbero divenire utili come concime organico (questo si) x eventuale vegetazione piantata poi sopra.
Di piu', appunto, non servono.....
Eppure no, come giustamente dici qualcuno e forse anche in alto in qualche modo non solo chiude un occhio (o meglio, entrambi...) ma magari li protegge pure, seppur forse non in modo cosi' palese.
E' uno schifo immane, incomprensibile, inaccettabile: purtroppo, credo, si potra' fare ben poco, sia ora che in futuro (e non solo in Russia, intendiamoci....).
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Esatto Zio. Ciò che racconta così crudamente il doc è, purtroppo, sempre più diffuso nel vecchio continente.
Un morbo che sta iniziando a girare di nuovo con troppa frequenza.
Non è un caso che in Russia, un paese che vive un vuoto enorme in termini sociali, economici, culturali e politici, queste forme di violenza assumano forme davvero estreme.
PS: ho cercato su youtube, ma non l'ho trovato.
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
visto...che dire? in che mondo vivranno i nostri figli ??![]()
Il giudice Eduard Ciuvashiov era in prima linea contro gli ultranazionalisti
Nei giorni scorsi il processo contro tre naziskin per tre tentati omicidi
Assassinato a Mosca
un magistrato antinaziskin
MOSCA - E' un giudice del tribunale di Mosca impegnato contro i naziskin, Eduard Ciuvashiov ucciso stamane con colpi d'arma da fuoco sparati a distanza ravvicinata mentre stava uscendo dalla sua abitazione, in una zona centrale della capitale, a un chilometro dalla sede del governo e a poche centinaia di metri da Moscow City, la cittadella finanziaria. Ciuvashiov era un giudice in prima linea contro gli ultranazionalisti, in genere skinhead e naziskin, oltre 50 mila in tutto il Paese, di cui circa 20 mila a Mosca. Un triste primato a livello europeo, in un ex Paese comunista che ha sacrificato 27 milioni di uomini contro il nazismo ma che dopo il crollo dell'Urss si è scoperto sempre più nazionalista e xenofobo verso gli ex popoli "fratelli".
Il processo nel quale Ciuvashiov era stato impegnato nei giorni scorsi riguardava tre giovani naziskin tornati alla sbarra per tre tentati omicidi: uno degli imputati si è visto aumentare di due anni la pena precedente (20 anni), mentre per gli altri due è rimasta immutata essendo già stati condannati al massimo della pena in primo grado (10 anni in quanto minorenni).
Lo scorso febbraio, invece, aveva presieduto il collegio che aveva processato una banda di skinhead denominata 'Lupi Bianchi: dei 12 imputati, tre erano stati assolti, mentre altri nove erano stati condannati a pene da sei anni e mezzo a 23 anni di prigione, per sei degli undici omicidi a sfondo razzista contestati dall'accusa. La banda era guidata da un diciottenne, Alexiei Dziavakhishvili, che si considerava un russo doc benché di origini georgiane: i giudici gli hanno inflitto sette anni di reclusione. Il gruppo faceva spedizioni contro persone dall'aspetto non slavo: prima le picchiavano e poi le uccidevano a colpi di coltello e di cacciavite, gridando slogan come "La Russia ai russi, Mosca ai moscoviti". Gli assalitori filmavano i loro blitz e poi li diffondevano su internet insieme ai loro commenti. Nessuno degli imputati ha professato pentimento per i fatti commessi e ha abiurato le proprie idee ultranazionaliste.
Il giudice si era occupato anche delle indagini a carico di un gruppo ultranazionalista guidato da Artur Rinò and Pavel Skacevski, già condannati a fine 2008 a 10 anni - in quanto minorenni - per una ventina di atroci omicidi razzisti e per una dozzina di tentativi analoghi, filmati e diffusi su internet: un anno per ogni due omicidi, senza considerare quelli tentati. "Volevamo ripulire la città da coloro che non sono russi", si era giustificato al processo Rinò, senza mai pentirsi, al pari dei suoi compagni. Si erano conosciuti tutti su internet e durante comizi di gruppi di estrema destra. In 15 mesi, tra l'agosto 2006 e l'ottobre 2007, nella regione di Mosca, avevano dato la caccia con coltelli e mazze da baseball a persone dall'apparenza 'non slava', filmando le loro 'imprese' e scaricando le immagini su internet. Le loro vittime erano immigrati, prevalentemente di origine caucasica o centrasiatica: tagiki, azeri, ukbeki, armeni, anche cinesi, tutti rei di non avere sangue slavo e di "rubare lavoro" ai russi.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Questa roba è davvero un obbrobrio. Sono una persona abbastanza 'estrema' di mio (nel senso che non credo molto alle lunghe riabilitazioni per gli "annoiati" come quelli lì), quindi fosse per me sistemerei la cosa in maniera abbastanza drastica.
Certo che è solo la punta dell'iceberg. Questa è l'estremizzazione di un concetto come il razzismo che è sempre stato parte dell'uomo e che mi pare sia talmente endemico da essere impossibile da eliminare - ben che vada, si può sopprimere/soffocare con la ragione e la cultura (quando poi la ragione viene meno, ho visto dire le cose peggiori anche ai personaggi più miti e tolleranti)
Vedo razzismo più o meno celato praticamente ovunque, ogni giorno, da bianchi e neri, cristiani e atei, laureati e gente con la terza elementare. Anche in questo forum ne vedo con più o meno regolarità, così come in tutti gli altri luoghi di discussione virtuali e non. Chiaro che con sentimenti così diffusi anche tra le persone cosiddette "perbene", l'eruzione dei pinnacoli d'odio è solo questione di tempo ed è spesso da parte di congreghe di giovinastri con molto poco da fare nella vita e alla ricerca di "ideali" più o meno discutibili per dare un senso alla proria esistenza.
Il cambiamento? Impossibile, siamo esseri umani. Il "meglio un morto in casa che un pisano all'uscio" fa sorridere a Livorno, perché siamo in Italia, un paese civile. Ma lo stesso proverbio in Russia o in Iraq riuscirebbe a tirare fuori 20 pazzoidi pronti a sterminare la propria famiglia pur di non avere niente a che fare con i 'rivali di razza'.
E' l'educazione alla tolleranza è indispensabile, e se non inizia a venir fuori da noi popoli civilizzati (e ne siamo ancora lontanissimi) e dal basso (bisticci/preconcetti nord-sud o per le squadre del pallone, tanto per iniziare :D)... c'è poco da stupirsi e da arrabbiarsi. Piuttosto, c'è da correre ai ripari iniziando da noi stessi, dai nostri figli e dai nostri amici. Se ognuno facesse così, quegli inutili sacchi di organi (altro che lupi bianchi) avrebbero vita breve.
Ultima modifica di Fenrir; 12/04/2010 alle 11:37
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
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