Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
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Ho letto le ultime pagine. Vi rispondo in breve taggandovi @verza81 @jack9 @snowholic @ib59
Sono del parere che secondo me quando arriveranno le batterie al GRAFENE (che a quanto ho capito dovrebbero avere un autonomia nettamente maggiore, ricarica più rapida e soprattutto si dovrebbero deteriorare dopo molto tempo) secondo me non conviene passare subito all'elettrico. Semmai per cercare di ridurre le emissioni bisognerebbe cercare di incentivare anche il trasporto pubblico com'è stato fatto in Germania. Ma sappiamo benissimo che in Germania i mezzi pubblici funzionano meglio ed i collegamenti sono molto più efficienti rispetto all'italia. E poi penso che in Italia non ci stanno molti soldi per fare ciò.
Il peggiore inverno che abbia mai visto?
Il 2006/2007!!!
non è così davvero, ti raccontano sempre la mezza favola
è così se trovi una colonnina fast, funzionante e che non abbia problemi di connessione con la tua auto.
le colonnine fast le conti sulle dita di una mano nel raggio di 50km (eufemismo, ma sono poche), anche a Milano figurati a Brindisi. il benzinaio è ad ogni angolo, ovunque.
25/30min tempo di pipì e caffè certo poi, non è un dramma e ok, ma non esageriamo.
Si vis pacem, para bellum.
ovvio. faccio decine di viaggi lunghi ogni anno, anche solo l'andare a sciare in giornata (dai 3 ai 500km). figurati se devo avere il patema d'animo se torno o meno a casa
la Tesla la porti via a 35k ma cade a pezzi e la qualità costruttiva (come TUTTE le americane) è ridicola. ho già messo la classifica made in USA dei marchi che fanno meno interventi per guasti in 5 anni. Tesla è al 37° posto su 50 ovviamente i primi posti sono tutti occupati da tedesche e giapponesi.
Si vis pacem, para bellum.
Da dire che il riferimento in quel messaggio era sui viaggi di lunga percorrenza: se davvero un autogrill a cui comunque ti fermeresti consente di ricaricare l'auto all'80% in 25/30 min, sarebbe già una cosa buona.
Comunque ribadisco il concetto chiave: serve fare maggiore informazione, anche solo per far familiarizzare con l'idea dell'auto elettrica. Credo che ne verrebbe anche una spinta al miglioramento delle infrastrutture.
Roma martedì scorso, riscaldamenti spenti, industria e agricoltura sostanzialmente assenti dentro al raccordo. Quelle sono al 90% emissioni delle auto e di veicoli commerciali leggeri elettrificabili, ma basta una giornata poco ventilata e l'inquinamento sale.
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La differenza in inverno la fa l'inversione termica che schiaccia gli inquinanti in basso, con insolazione più forte si generano moti verticali e brezze che consentono più ricambio d'aria.
Qui l'accensione dei riscaldamenti ormai è quasi impercettibile, i riscaldamenti a legna e gasolio sono un problema grosso, specie al nord, ma quelli a gas hanno un impatto minimo sulla qualità dell'aria (altrimenti dovrebbe preoccuparvi molto di più il fornello a gas in cucina).
Poi le auto sono l'unica fonte di emissioni che abbiamo letteralmente sotto il naso, nella cappa padana peseranno un 20-30% ma localmente in città molto di più.
Per la vivibilità delle città le auto elettriche sono un miglioramento drastico, senza ombra di bubbio.
Anche il rumore in città si sente eccome, a 30 km/h più del rotolamento se la strada è in condizioni decenti, per non parlare delle ripartenze.
La Grecia però sta davanti a noi, il Portogallo addirittura molto sopra la media europea. Se proprio vogliamo trovare una specificità italiana, l'energia elettrica costa più che negli altri paesi, per quanto anche le accise siano tra le più alte.
Poi sei libero di credere che un dibattito pubblico in cui le elettriche sono trattate come un complotto contro gli automobilisti l'industria non abbia alcun impatto, ma dubito che la maggior parte degli italiani abbia una idea accurata dei pro e contro effettivi delle auto elettriche.
i dati dicono che sul particolato in città (rigorosamente) le auto e simili incidono al massimo al 45%, che non è il 90%.
in inverno hai picchi elevatissimi anche laddove di auto non ne circolano, esempio: tutta la PP. invece che postare il dato di un giorno che fa storia a sé e di una città che di problemi particolari non ne ha, meglio postare qualche dato della zona che è tra le più problematiche del pianeta intero:
Qual e l’impatto del traffico sulla qualita dell’aria? – SNPA – Sistema nazionale protezione ambiente
direi che la fonte è abbastanza affidabile, che dici? di cui, un estratto:
La prima fonte del PM10 primario in Italia, così come nel bacino padano e in Lombardia, risulta essere la combustione della legna. Nelle città però, con una minore presenza degli apparecchi a legna e una maggiore densità di traffico, il contributo principale ritorna a essere il settore trasporti su strada che, ad esempio, a Milano è responsabile del 45% delle emissioni di PM10 primario. Si deve al proposito osservare che le emissioni dirette, dai tubi di scappamento, sono in progressiva riduzione: i veicoli a benzina e i veicoli diesel con filtro antiparticolato emettono ormai pochi milligrammi al chilometro. Contribuiscono ancora alle emissioni da traffico gli scarichi dei veicoli diesel non dotati di filtro antiparticolato e – in misura ormai paragonabile, grazie alla riduzione progressiva di quelle dal tubo di scappamento – le emissioni da usura di freni, pneumatici e asfalto. A Milano, se le emissioni dal tubo di scappamento dei veicoli diesel arrivano a circa il 21% del totale di PM10 primario, il 22% deriva dalle emissioni da usura. Va poi ricordato che nel particolato effettivamente presente in atmosfera, una percentuale non trascurabile, seppure non inclusa negli inventari di emissione in quanto non emessa direttamente, è dovuta al risollevamento di materiale terrigeno sempre indotto, in gran parte, dalla circolazione dei veicoli. Non meno importante, difatti:
Emissioni di particolato: sotto accusa pneumatici e freni - alVolante.it
il problema dell'usura con l'EV non lo risolvi, se non in parte sui freni, e non risolvi nemmeno il risollevamento del particolato.
discorso a parte gli NOx, che sono in drastica riduzione e che in gran parte sono causati da auto vecchie.
l'ho specificato, basta leggere: se sei a pochi metri il motore lo senti, non appena ti allontani senti il rotolamento.
il problema del rumore sarebbe sicuramente risolto per le zone ad altissima densità abitativa, per tutto il resto non cambia niente. sono ora in mansarda con il lucernario aperto e sento solo il rotolamento (ma anche l'aria) anche nella via di fianco, a 50m in linea d'aria. i motori di adesso poi son silenziosissimi, il mio non si sente manco a finestrino abbassato praticamente...
insomma, non è che sono io che faccio passare come se non fosse niente l'automobile, siete voi nazi-EV che la demonizzate molto più di quanto serva.
che sia giunta l'ora di cambiare ci sta, che sia relativamente utile anche.
si demonizzano i diesel quando ormai abbiamo ben visto e studiato che gli dagli euro 6D in poi emettono praticamente niente e anche MENO NOx dei nuovi benzina.
e si sta facendo tutto sto bordello per meno dell'1% di CO2 emessa a livello globale....
Ultima modifica di jack9; 21/10/2024 alle 17:49
Si vis pacem, para bellum.
la Grecia sta davanti a noi nella misura in cui sono in 3 che possono permettersi un auto e 1 la compra elettrica....
nessuno crede che sia un complotto contro gli automobilisti, ma nessuno crede nemmeno che sia per salvare il pianeta.... eppure è così che la spacciano: l'EV in Europa ridurrà le emissioni di CO2!! sì, certo, in 15/20 anni abbatteremo la CO2 per meno dell'1% del totale mondiale. con buona pace del consumatore che mo se la deve comprare senza manco incentivi
chissà come mai questo, tra i promoter, nessuno lo dice mai. non si è mai sentito il capo partito dei verdi dire sta roba.
allo stesso modo di come c'è disinformazione contro l'auto elettrica, c'è anche pro eh. però lì va bene....
fattene una ragione: finché il 95% degli italiani, l'88% dei tedeschi, l'85% degli inglesi e dei francesi comprano auto a motore endotermico significa che ho banalmente ragione nel dire che finché non è davvero così conveniente, non la si compra.
e non è solo perché sono ignoranti (ci vuole un bel pelo per dare degli ignoranti al 90% della popolazione europea, più che un bel pelo! una dose di spocchia, sicumera e sfacciataggine non quantificabile), ci sono anche quelli, ma anche perché al momento non è ancora conveniente e in tanti sanno che è più una "trovata" economica che ambientale. dunque non sono così disposti a spendere xmila euro in più, lo saranno quando costerà uguale o meno e avrà tempi di ricarica congrui alla vita del 202x, aggiungendoci anche la questione dell'autonomia che, come dice giustamente verza, è marginale e psicologico più che un problema fattuale.
Si vis pacem, para bellum.
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