Boh io sono nato qua, ho vissuto a genova fino ai 20 anni anche se in media facevo 4-8 (mesi vacanza qua scuola la)per motivi di lavoro di mio padre. Alla fine mi son stabilito qua , decisione autonoma dettata da vari fattori, alcuni dei quali non e' opportuno qui ricordare,diciamo che ero un po preso dall'ambiente.Conosco quindi la romagna e la liguria(la mia famiglia ha ancora un'appartamento la dove ogni tanto torno).Dico che ogni posto ha i suoi pro e contro,e alla fine devi star bene con te stesso in primo luogo, il resto vien da se.Certo che mi farei per esempio periodi piu lunghi se potessi sulle dolomiti estate e inverno, e magari nelle calette delle coste sarde ma anche nel mare della liguria( qui piu plausibile data la casa)in estate. Tutta questione di bajoc, o palanche alla fine😉
In una città con un clima decente, quindi l'Italia oramai è offlimits.
Rilancio di nuovo con i "miei" luoghi canadesi (Montreal / Quebec); al limite va bene anche Monaco di Baviera (anche se l'estate sta diventando impegnativa anche lì...).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Oddio... A Syracuse in un anno precipitano in media "200" mm meno che a Quebec di cui una settantina da novembre a febbraio; mi tengo Quebec.
La zona di Buffalo invece va bene adesso, come ben si vede perchè fare un'esperienza estrema di lake effect snow mi piacerebbe.
Ma più invecchio e più mi sa che sarei disposto a sacrificare il super inverno per non dover crepare d'estate... Mi vergogno di me stesso , ma in fondo Vancouver non sarebbe male.
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"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Québec città in realtà in estate ha medie quasi identiche a quelle di Monaco, forse addirittura un paio di decimi di grado più basse, ma sono ovviamente frutto sia di sbalzi termici all'interno dello stesso mese sia di stagioni estive che possono essere diversissime tra loro da un anno all'altro, comunque da fine giugno fino ai primi di settembre il Québec sud-orientale può andare soggetto a periodi canicola pesante (stile Milano o Ravenna) che in effetti in Baviera sono sconosciuti (almeno in termini di afa), ma in genere durano pochi giorni anche a Québec. Montréal è decisamente più calda e credo che almeno 10-15 gg di caldo canicolare, talvolta consecutivi, lì siano la norma anche in un'estate rispettosa delle medie storiche, però anche in estate Montréal è enormente più vivibile di qualsiasi grande città italiana. Per trovare qualcosa di comparabile alle nostre estati milanesi o romane, bisogna scendere nell'estremo Sud dell'Ontario a Toronto o a Hamilton, però bisogna dire che comunque le fasi di caldo più atroce sono spesso spezzate da periodi decisamente freschi e che abomini estivi tipo l'estate scorsa, quella del 2015 o quella del 2003 (con 3 mesi consecutivi >+3 dalle medie trentennali recenti) a Toronto sono ancora inediti.
Ultima modifica di galinsog@; 24/11/2022 alle 09:08
In questi giorni mi sto ossessionando con la zona tra entroterra ligure, appennino Alessandrino e oltrepò pavese.
Mi è saltato all'occhio il paese di Santo Stefano d'Aveto, mi piacerebbe sapere qualcosa in più sul suo clima e sulla sua nevosità. Ho cercato sulle vecchie discussioni del forum ma viene nominato molto raramente.
Viene nominato poco perché è abbastanza deludente. Freddino in inverno, esisteva una stazione ufficiale della rete meteorologica dell'aeronautica militare e l'unica serie disponibile (ENEA-Casaccia) è ancora la vetusta 1961/1990, la media giornaliera di gennaio risulta di una manciata di decimi inferiore a 0°C e quella di luglio di poco sopra i 17°C, non erano male per essere valori medi di una località appenninica a circa 1000 m di quota ma non sono comunque diversi da quello di altre località dell'Appennino Settentrionale ad altitudini simili. In realtà la Val d'Aveto ha un clima invernale molto meno interessante di quello di altre zone montuose tra Liguria, Basso Piemonte ed Emilia occidentale, ha fama di essere "nevosissima" solo perché è il comprensorio con le montagne più elevate della parte non alpina della Liguria (il monte più alto è il Maggiorasca che supera di un pelo i 1800 m), ma a parità di quota è molto meno nevosa delle montagne dell'alta Val Bormida o di quelle del gruppo del Beigua. Sono quote sufficienti a conservare bene la neve (dai 1200-1300 m in su) negli inverni normali, ma di certo non mettono al riparo il manto nevoso dalle scaldate monstre di certi inverni recenti (e anche passati). E' una zona in cui nevica abbastanza bene, a differenza del resto del Genovesato che rimane in ombra parziale, con correnti da NE al suolo ma è espostissima allo scirocco, per cui non è infrequente vedere nevicare tra Genova e Savona anche sulla costa e sapere che a Rocca d'Aveto (1300 m) sta piovendo con +2°C. L'estate invece è interessante, movimentata e abbastanza ricca di temporali da ciclo diurno. E' poi un'area a molto piovosa, con cumulate medie diffuse attorno ai 2000 mm e con punte locali fino a 2500-2600 mm e questo può avere il suo fascino.
Ultima modifica di galinsog@; 24/11/2022 alle 09:28
Sono zone abbastanza fredde ma non eccezionalmente fredde per il versante settentrionale dell'Appennino Ligure, Vara Superiore è posta a 770/840 m di quota su un pendio esposto a Sud, per cui non gode di inversioni ed è abbastanza soleggiata, Piampaludo è collocata su un altopiano a 860-880 m di quota ed è mediamente più fredda per fenomeni inversionali ma è vicinissima al Beigua e le notti sono spesso ventose o disturbate da nubi. San Pietro d'Olba e Martina d'Olba sono in fondovalle, ma la Val d'Orba in quel tratto è piuttosto stretta e incassata e non ha uno sky-view factor ottimale, inoltre sono molto vicine al crinale appenninico, per cui di notte ci sono spesso correnti discendenti a disturbare l'inversione, oppure possono essere interessate da banchi di nubi marittimo-costiere in sconfinamento dal versante marittimo (con ventilazione da Sud nei bassi strati) o da coltri nuvolose con stau da NE ("gaigo"). Comunque sia Martina sia San Pietro possono fare buone minime da inversione. Le zone più fredde di notte hanno più o meno tutte le stesse caratteristiche: fondovalle ampio, spesso parallelo alla linea di costa e una certa distanza dal crinale appenninico o da crinali secondari, hanno queste caratteristiche posti come Calizzano, Ferrania, Sassello e nella parte amministrativa piemontese Voltaggio e Carrosio. L'Appennino Ligure occidentale (la zona compresa tra il Colle di Cadibona e il Passo dei Giovi) è una zona fredda in rapporto alla quota, le temperature ad altitudini comprese tra i 1000 e i 1300 m non di rado sono più basse di quelle che si osservano sul crinale principale delle Alpi Liguri imperiesi e cuneesi a quote vicine ai 2000 m, sia in inverno, quando si creano condizioni ottimali per il travaso di aria fredda dal catino padano, sia in tarda/primavera o in estate quando si ha forte nebulosità orografica per venti da Sud. Purtroppo però le quote modeste (ovunque sotto i 1300 m) tendono a limitare la durata del manto nevoso, in particolare negli ultimi 35 anni è diventato difficilissimo vedere un innevamento abbastanza continuo per diverse settimane consecutive, anche sopra i 900-1000 m e anche sui versanti esposti a Nord. Di fatto è capitato solo in inverni come il 1990/91 il 1995/96, il 2003/2004, il 2008/2009, il 2009/2010 e il 2012/2013. Calizzano e l'alta Val Bormdida di Millesimo sono comunque un po' meno nevose della Val d'Erro e della Val d'Orba a parità di quota.
Ultima modifica di galinsog@; 24/11/2022 alle 10:36
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