Sinceramente non ho nemmeno guardato quale sia il paese da cui scrive.
Però è della mia stessa generazione e, in ufficio, ho tantissimi colleghi della mia età di ogni parte d'Italia e la grande maggioranza aiuta e condivide i lavori domestici.
Pensare che sia ovvio, naturale e scontato che sia la donna a far tutto nel 2020 non riesco proprio a concepirlo.
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Si vis pacem, para bellum.
Mah, vabbè, lo devo raccontare. è un fatto che mi è successo più di 30 anni fa, quando ero fidanzato.
Nella mia comitiva di amici, c'era un tipo un po effeminato, diciamo, ma non gay dichiarato perchè non aveva relazioni in questo senso.
tutt'altro: addirittura questo frequentava una bella ragazza pure, e si vantava (lui) di essere pure fidanzato con questa ragazza, ma a dire il vero, a noi sembrava che lei lo considerasse più un amico che altro.
Fatto sta che uscivano sempre assieme la sera, e all'apparenza sembravano più che amici....
Una volta avemmo un mezzo screzio, degenerata da una discussione proprio sulle faccende domestiche e finita in questo modo:
Nel discorso sulla famiglia, dissi che aiutavo mamma a casa nelle faccende domestiche.
Risposta di Lei: " allora tu sei una lesbica "....perchè oltre ad essere fidanzato con una donna, fai pure la casalinga "
Risposta mia: " tu allora sei più gay di quella specie gay che ti porti appresso , visto che sei una donna, e vai a spasso con un gay " Se proprio vuoi fare l'uomo, mettiti con una donna vera "
Questa la mentalità di 30 anni fa, di una che si credeva emancipata, frequentando un effeminato...e diceva a me " lesbica " perchè ero fidanzato con una donna
strappalacrime dici?
Strappacapelli semmai....poco ci mancava che non ci prendevamo a capelli, io, la tipa, e lo pseudogayfidanzato (che l'unica cosa che aveva di bello, e di cui si poteva vantare , lui, era la capigliatura).
per tutto il resto guarda....lasciamo perdere.....manco se si dava gratis....
lei invece no: era bella davvero....e sprecata pure, appresso a uno del genere....
come tutte le cose ha vantaggi e svantaggi. Togliendo i turni di notte, che se troppo frequenti possono alterare i bioritmi, può avere il vantaggio di avere delle mattinate libere quando la maggiorparte della gente lavora, per fare dei servizi altrimenti complessi da fare, andare al mare a fare una passeggiata ecc.
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Mai avuto pregiudizi in tal senso,
Però dai, certe frasi dette da una donna, proprio non stanno nè in cielo nè in terra.... (potevo capire se dette da un maschio)....
Aggiungo:
Lui si è felicemente sposato con una ragazza seria, e ha 2 figli, quindi figurati....
Lei NO, Zitella acida, e ben gli sta!!
Io non ho mai lavorato di notte, perchè il mio lavoro si svolge solo di giorno.
Però penso che lavorare in ore notturne significa anche dover resistere alla necessità di dormire, che non penso sia a comando, ma naturale.
Certamente che a parte il fatto di non poter dormire (quando magari se ne sente il bisogno) c'è da dire che:
1) Ci si abitua, e alla fine potrebbe pure non essere poi così pesante il non dover dormire di notte pur sentendone la necessità:
2) molto dipende anche dal lavoro " fisico "che si svolge, o anche " mentale ", che pure non è indifferente.
Il lavoro notturno di un medico/infermiere in ospedale, è senz'altro uno dei più faticosi secondo me, da quel che ho potuto vedere quando ho assistito mio padre di notte, in ospedale.
Non avevo idea...ma davvero che c'è da ammattire nei reparti ospedalieri....
Nell’azienda in cui lavoro per forza di cose devono essere svolte le notti per alcune settimane tra settembre e ottobre, ci sono degli stagionali che se ne occupano ma anche un paio di fissi che passano dal giorno normale durante l’anno a quello notturno, la fatica maggiore però dicono tornare dalla notte alla giornata.. ci vogliono una decina di giorni per riabituarsi.
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