Ultima modifica di Conte; 21/03/2011 alle 20:32
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Il solare termodinamico comunque, rende più di quello a pannelli, infatti in molti vogliono copiarlo (in Sicilia abbiamo 3 impianti).
Comunque, ora il nucleare a chi lo ha già conviene eccome, e in ogni caso, non ci si può rinunciare tourt-court
Una frontiera interessante sono i pannelli solari a base organica, avrebbero un ridotto impatto ambientale non solo come realizzazione, ma anche estetica, in quanto sono possono assumere colorazioni che li adattano al contesto. Ancora, però, hanno rese insufficienti sia in termini di energia fornita che di durabilità. Una ditta israeliana ha già prodotto qualcosa, ma in generale, prima di introdurre nuove tecnologie, si tende a smaltire i prodotti attuali, almeno fino all'ammortamento dei costi di produzione. Qualcuno afferma che, nonostante incentivi ed incremento di produzione (con conseguente calo dei costi relativi), i prezzi dei pannelli solari (quelli attuali su base silicio) non sono variati molto IN ITALIA negli ultimi anni, se raffrontati a quanto ci succede intorno. Qualcuno mi può dare conferma o smentita di questo? Se confermato, sarebbe l'ennesima dimostrazione che quando c'è da "pappare", automaticamente si forma una "lobby" in perfetto stile "italian-massone", stile che contraddistingue le classi politiche ed economiche da oltre 150 anni.
Altra considerazione: quando si fanno paragoni con il resto d'europa circa il solare, è vero che siamo indietro anni luce (in questo caso anni-sole), ma è anche vero che, a parte il nord Italia, ad un maggior irraggiamento (quindi maggiore energia convertibile) corrisponde anche un maggiore stress da temperatura per i pannelli, che rende difficile la scelta del materiale più idoneo sia in termini di resa che, soprattutto, di rientro economico. Purtroppo, richiamando quanto sopra, in commercio c'è di tutto e chi vende di tutto, facendo passare per buoni prodotti che non lo sono, o facendo scegliere materiali illudendo sull'energia di picco piuttosto che su quella inferiore ma ad intensità costante anche in caso di luce scarsa o diffusa. Ovviamente l'una non esclude l'altra a priori, ma entrambe devono essere utilizzate in modo corretto e caso per caso, e a giro ho visto casi di poca chiarezza operativa (come sempre ci sono ditte serie e meno serie, ma il cittadino comune queste domande non se le può porre e paga...).
Infine, capisco(?) gli ambientalisti che ci dicono che le pale eoliche sono brutte e creano inquinamento acustico, ma da qualche parte si deve cominciare... sottoscrivendo che il primo passo è consumare meno, quindi risparmiare, ci insegnino come fare a produrre energia "pulita" in questo contesto economico, se non si vuole il nucleare, non si vuole l'eolico e si ha paura dei campi fotovoltaici per impoverimento della superficie agricola e/o arricchimento (speculazione) di pochi possidenti terrieri (meglio arricchire le multinazionali, allora?).
Per anni ci siamo "ciucciati" centinaia di migliaia di chilometri di tralicci ed allegati cavi, come soldatini in fila che, invece dell'acqua, si passano l'un l'altro la corrente ed il progresso, ed a parte qulche caso isolato di effettivo impatto, nessuno si è mai scandalizzato nel vederli ed ormai li consideriamo parte del paesaggio. apisco che fra un traliccio ed una pala eolica ci sono, a seconda dei casi, da 40 a 90 metri in altezza di differenza, ma sarà sempre meglio che due ciminiere di una centrale a carburante fossile o delle torri di raffreddamento e dei "bussolotti" dei reattori di una centrale nucleare.
In ogni caso, e non aggiungo nulla di nuovo, due sono le considerazioni che spingono a cercare in tutti i modi e senza ulteriori indugi qualcosa di nuovo ed efficace: la non più possibile dipendenza assoluta dai combustibili di origine fossile compresi petrolio e derivati (semplicemente perché non ce ne sarà più a relativamente breve termine) e la consapevolezza che bruciare tutte 'ste porcherie ed immetterle nell'aria è come darsi gli schiaffi per scaldarsi le mani.
Direi assolutamente falso, anche se può darsi che all'estero i prezzi siano calati ancor più sensibilmente. Basti chiedere a chi ha investito qualche anno fa (non più di 3-4 anni fa) sul fotovoltaico, spendendo anche oltre 8000 € a kW installato, quando ora si riescono a strappare prezzi nell'ordine dei 3000 € a kW per piccoli impianti nell'ordine dei 5/6 kW. Spiù che altro sarei portato a dire che è stato negli anni scorsi che i prezzi sono stati vergognosamente gonfiati per mancanza di concorrenza....
Questo per il vizio tutto italiano di rivolgersi direttamente al venditore piuttosto che ad un progettista "super partes" per una consulenza...e pensare che l'aumento di costo finale per l'utente è pari a zero in quanto le ditte installatrici su richiesta scorporano i costi tecnici
Qua ci sarebbe da parlare per ore: putroppo anche il mercato del fotovoltaico è diventato pieno di speculatori, specialmente esteri (equiparabili alle multinazionali come danno arrecato all'economia), che entrano nel mercato italiano per "rubare" gli incentivi che in questo modo non rientrano nell'economia italiana facendo sottoscrivere contratti di usufrutto a termine ai proprietari di terreni agricoli.... Doppio danno per il sistema energetico italiano, quindi. E' proprio per questo motivo che stanno rivedendo (giustamente) il sistema di incentivazione, specie a danno dei grossi impianti.
Ok, ma consideriamo che per una centrale termoelettica (nucleare o a carbone che sia) equivalgono, considerando anche la resa effettiva, non una ma oltre 3000 pale da 40 a 90 metri ciascuna...
E qua quoto
![]()
Versante est dell'alto Casentino - 550mslm - Arezzo - 43°46'30'' N - 11°44'35'' E
Estremi dal 1/12/05: Minime: -13.4°C (20/12/09) +18.9°C (14/7/11)
Massime: -3.1°C (17/12/10) +39.5°C (14/8/21) - DATI ONLINE
Grazie per le risposte, Cliff, si vede che, alò, ci arlavori nel settore (perdonami gli "aretinismi", che non vogliono essere offensivi, si fa per ruzzare).
Sul fatto dei prezzi mi consola ciò che scrivi, perché quella mia frase (della quale infatti ho chiesto conferma o smentita a chi ne sa di +) è stata riportata da un venditore ad un mio amico professionista e la cosa mi ha fatto innervosire,pensando alle considerazioni che ho scritto.
Circa la/e pala/e eolica/che è vero quel che dici, ed in più bisogna aggiungere che i siti idonei alla realizzazione di tali impianti sono circoscritti, perché non dappertutto abbiamo venti che ne rendano produttiva l'installazione. però penso anche ad impianti, sempre in qualche modo impattanti, ma con pale di minore altezza o ancora al minieolico, ovviamente sempre dove di possibile e remunerativa installazione. Il veto di certe soprintendenze per le rinnovabili (capisco per i medi-grandi impianti, non per quelli piccoli) dato "a prescindere", mi sembra forzato, illogico e, ove ciò è cultura consolidata, a forte rischio clientelare. Tu sai, da toscano, quanto territorio abbiamo sottoposto a vincolo e quanto si debba penare solo per la progettazione integrata, quando a giro si vedono obbrobri (autorizzati) di varia natura e con molto meno nobili motivazioni eecutive.
Al SAIE ho visto mini pannelli integrati in coppi di pvc, ne vien fuori un tetto "quasi" normale, ma a che prezzo! Dato che tutte le aree a vincolo sono state fatte su carta (a tavolino) e che nonostante ciò si vuole entrare nel merito puntuale, anche per quei casi visibili solo da satellite e, quindi, non rilevanti sotto il profilo paesaggistico, mi pare che vi sia sperequazione su chi si trova dentro o fuori rispetto a certe aree, come se chi è in zona vincolata avesse meno diritti energetici di chi non ricade in tale zona.
Certamente una regola ci vuole, ma non si può buttare nel cesso, assieme al buon senso (ne basterebbe poco per fare andare decentemente questo paese), anche determinate opportunità.
Al di là dei terreni agricoli... quanti soffitti piani di capannoni industriali potrebbero prestarsi al solare? non ho idea della superficie totale, ma poca roba non sono e se incentivassero ADEGUATAMENTE quelli, con le aziende che vi lavorano, penso sarebbe tanta roba....
Sulla questione nucleare, e non, qualcuno si è parecchio alterato: YouTube - BEPPE GRILLO E IL NUCLEARE - ANNOZERO 2011 - 17/03/2011
![]()
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Geonovanta, ti parlo anch'io da "addetto ai lavori" riguardo all'eolico! ()
Guarda che non è affatto vero che le pale eoliche creino inquinamento acustico... Anche questo è "terrorismo ecologico". Hai mai provato ad andare sotto ad una pala? Prova, ad esempio, ad andare a Montecatini Val di Cecina, dove il parco eolico è accessibile. Si sente praticamente solo il rumore della pala che fende l'aria, il rumore delle componenti meccaniche è fondamentalmente relegato alla quota della "navicella".
Il problema principale dei parchi eolici, oltre all'impatto paesaggistico (su cui a mio avviso si dovrebbe chiudere un occhio, se vogliamo energia pulita), è quello che riguarda la realizzazione delle infrastrutture che permettono il trasporto sul luogo delle varie componenti (i pezzi della "torre", la navicella, le pale); il problema è che oramai i luoghi ventosi di facile accessibilità sono praticamente esauriti, e rimangono zone in cui la costruzione di un parco eolico comporterebbe adeguamenti pesanti della viabilità esistente...
Luca Bargagna
Infatti la questione dell'inquinamento acustico l'ho messa come obiezione sollevata da chi è contro l'eolico non è una cosa che penso io. Le quattro pale di Pontedera mi dicono (ma non ho accertato che sia vero) che siano sufficienti al fabbisogno della piccola cittadina e non ho sentito nessuna lamentela riguardo eventuali rumori, sebbene siano relativamente lontane dal centro abitato.
L'altro ieri in televisione, però, ho sentito l'intervista ad alcune persone che abitavano vicino a pale eoliche e parlavano di disagio non solo per loro, ma anche per gli animali. Quanto dobbiamo credere all'informazione che ci stanno proponendo? Chissà come mai, quando si vuole andare in una direzione, spuntano testimonianze che suffragano la direzione che si vuole intraprendere e si denigrano le alternative, aumentando la disinformazione e creando tabù piuttosto che sfatarli. E questo è un viziaccio di chi (il colore non impporta, son tutti uguali) sta al potere e pilota, non si sa come, chi e a che prezzo, l'informazione.
C'è anche il mare dove porre le pale. E se non sbaglio esistono le torri eoliche, quei cilindri ad elicoidi che dicono (non vorrei sbagliare) siano più efficienti delle classiche eliche. Qualcuno conferma?
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Segnalibri