
Originariamente Scritto da
Aliseo
L'idea che mi sono fatto su tutta questa vicenda va un pò più in là di ciò che apprendiamo dai media, nazionali o internazionali che siano.
Partiamo dalle rivolte.
Queste ritengo siano diverse da quelle egiziane, tunisine e algerine, in quanto legate molto probabilmente a tematiche prettamente interne ed economiche, legate al carovita, seppur mi puzzino in quanto apripista di ciò che poi è accaduto in Libia, quasi a voler confondere le acque, a voler intorpidire le reali motivazioni che a mio parere hanno scatenato le rivolte anti-Gheddafi, perchè di questo si tratta.
Credo che unitamente a qualche reale malcontento popolare, vi siano state fomentazioni "occidentali" all'interno delle rivolte in Libia, tali da cogliere impreparato lo stesso Rais che ha arretrato molto, direi troppo, segno di una organizzazione rivoltosa che poco ha a che fare con semplici proteste da parte di cittadini stanchi, bensì un tentato golpe con tanto di armi al seguito, che mai capirò come ci sono arrivate in mano ai "comitati" (termine che conio in questo momento per capirci!) di rivoltosi.
Quanto detto non vuole essere uno spunto per giungere a conclusioni affrettate sulla figura di Gheddafi, onde evitare polemiche.
Lo reputo comunque un personaggio che potrebbe essere oggettivamente debellato dal panomrama internazionale, sebbene sia sempre stato propenso per un rispetto delle sovranità nazionali, tenendo conto che comunque a quanto sembra trapelare dagli ultimi 10 giorni circa, una buona fetta della popolazione libica lo appoggi in maniera abbastanza convinta, come è sempre avvenuto con le figure carismatiche dittatoriali della storia, che se ne dica sui libri scolastici.........
Ora veniamo al punto cruciale: la guerra, perchè di guerra si tratta.
I nodi al pettine sono diversi.
I protagonisti di questa vicenda sono due, o almeno dovrebbero essere due, forse tre (Cina?).
La francia e l'Italia.
La prima credo abbia colto la palla al balzo, sempre che la palla non l'abbia giocata 1 mese fa come spiegato più sopra......, perchè è indubbio l'accellerazione di Sarkò nel premere per un intervento che cela sicuramente la volontà di Parigi di tornare ad essere protagonista, se mai lo sia stato nella storia del Mediterraneo, sul nostro bacino di appartenenza, specie a seguito del Trattato Italia-Libia.
Non dimentichiamo che oltre la cortina nordafricana si apre un mondo pieno di risorse minerali di fondamentale importanza, segnatamente in alcuni paesi del centro Africa, dove guarda un pò già agiscono Francia e Usa.
Per quanto riguarda l'Italia, a questo punto è chiaro che nell'ottica geopolitica e strategica non puoi venir meno, tenendo conto della posizione che abbiamo nel Mediterraneo, della nostra dipendenza energetica, ecc.
sebbene non sia mai contento quando l'Italia interviene in un conflitto militare, in questo caso sei troppo vicino per non interessarti, per cui tappiamoci il naso e andiamo avanti.
Per intenderci, sono molto più contrario agli interventi svolyi in Iraq e Afghanistan, rispetto a questo.
Perchè prima ho citato la Cina?
Perchè negli ultimi tempi ha tolto troppo spazio agli americani e ai francesi per quanto concerne appunto le risorse libiche e eventuali accordi commericiali conseguenti, per cui su questa base giustificherei anche le contemporanee rivolte in Yemen.
Insomma la favola della lotta per il pane non la riterrei predominante, se non altro perchè ora il grano duro va a circa €280/t quando tre anni fa schizzò a 450/t senza particolari tumulti. Riflettiamoci!
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