10/11/2008- ciao Alessandro sarei sempre nei miei ricordi.Ciao Tubolare
http://www.temiprimari.it/kelvin/gio...008/x_cris.htm
Ti dirò che personalmente vedo benessere e ricchezza laddove c'è gente che ha voglia di tirarsi su le maniche lavorando non solo per il proprio interesse ma anche quello comune.
Se tutti ragionassimo come il contadino o il pastore del posto saremmo ancora all'epoca della pietra.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Questo non è più vero oggi. Ormai è sotto gli occhi di tutti che non basta rimboccarsi le maniche. Anzi l'immagine generale è che chi lavora più duramente è il fesso, e chi guadagna e si gode la vita in realtà non lavora affatto duramente. Guardati intorno: è pieno di gente che lavora quasi tutto il giorno facendo anche lavori molto faticosi per un reddito appena sufficiente a garantire di non patire la fame e mantenere una casa. Dall'altra parte ricchi con super redditi che lo sono non per merito e non lavorano quasi. In mezzo a questi c'è chi ha sfondato con le proprie capacità ma diventa una cosa sempre più rara. Basta pensare alle classi di parassiti che vivono con stipendi ingiustificati e privilegi senza produrre ricchezza (un esempio: i politici)
La classe media che è la vera forza di uno stato democratico e di uno sviluppo vero si è impoverita e le ricchezze tendono a concentrarsi sempre di più in poche mani perchè chi gestisce la cosa pubblica ormai ovunque sono lobby di potere che si spartiscono le varie torte di turno. I cittadini vessati dalle tasse finanziano uno stato che manovrato dai potenti finanzia i potenti stessi. Un meccanismo simile a quello del terzo stato francese che pagava le tasse all'aristocrazia. Se continua questo andazzo si ritorna al sistema economico di secoli fa: grandi masse di lavoratori vicine alla soglia di povertà, pochissimi gruppi di ricchi imprenditori il cui unico lavoro è gestire le ricchezze per produrne altre.
La cosa si spezzerebbe se lo stato spendesse per servizi ai cittadini sul posto. Se il sistema degli appalti fosse mosso dalla regola del servizio/opera resa alla collettività.
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Esprimo una mia personalissima opinione.
Non sono contrario alla Tav,sono contrario a QUESTA Tav. Nessuno si oppone al progresso. E' tanto facile far passare la nostra gente come i soliti montanari agricoli ignoranti e primitivi,ma ebbene non è così. In mezzo alle montagne c'è gente che vive,lavora,sa leggere e scrivere e addirittura usa la corrente elettrica e internet: non sono più primitivi,lo giuro.
Parliamo di un'opera mastodontica,che a prima vista potrebbe dare dei vantaggi. Chi non sogna un traffico ferroviario e meno caos sulle autostrade? Chi non vorrebbe meno camion e TIR a spasso e tutto su rotaia? L'idea di base è ottima. Però ci sono dei problemi in mezzo. L'impatto ambientale è uno (tunnel),ma ce n'è anche uno sulla salute,e il problemi si chiamano amianto e uranio. La presenza del primo,già risaputa,è stata ulteriormente confermata da uno studio dell'Università di Siena condotto nel 2003,che ha raccolto campioni sparsi in tutta la bassa valle,e questa quantità di amianto è stata definita "di entità rilevante". La presenza dell'uranio nei settori della media e alta valle è anch'essa risaputa..è stata molto preziosa la testimonianza di Edoardo Rey,nel 1998,un anziano di Salbertrand che da giovane,insieme ai fratelli e ai giovani del paese,lavorava nelle cave locali negli anni del fascismo. Quasi tutti i minatori sono morti poichè,come evidenziarono ricerca successive (negli anni '60) svolte dal Centor ricerce termonucleari vi erano grandi quantità di uranio nel sottosuolo in zona Moncenisio e non solo. Come ho detto,lasciamo perdere quello ambientale (impatto sul paesaggio,sull'aria,sull'inquinamento acustico,ecc.ecc.) perchè tanto passiamo solo per i soliti montanari mungivacche. Lasciamolo pure stare. Guardiamo il lato economico (soldi,quelli sì,quelli piacciono a tutti e ci si capisce): la TAV costerà tanto,tantissimo. In termini di lavori (non oso immaginare di QUANTO lieviterà il costo anno per anno),in termini di materiali,in termini di consulenze,in termini di tutto. Si parla di un costo così grande che è difficile immaginarne un ammortamento in tempi quasi umani. I tempi dei lavori (previsti 20 anni) cosa diventeranno? 30? 40 anni? Di più? E visto che il costo di realizzazione è mastodontico,QUANTO pensate che costerà percorrerla? Quanti treni dovranno passare e pagare affinchè il bilancio vada in attivo,e per quanto tempo? E visto che sarà carissima,quale sarà l'impresa così masochista da decidere di mandare le proprie merci ad un prezzo spropositato? (probabilmente giusto una decina di volte superiore al trasporto su gomma). CHI la utilizzerà? La utilizzerà qualcuno? No,perchè l'attuale linea ferroviaria da Torino alla Francia è estremamente sottoutilizzata e ci passano sempre meno treni...siamo sicuri di andare nella direzione giusta? Siamo sicuri che non si trasformerà in un buco nero mangia-soldi?
Nessuno vuole opporsi al progresso,semplicemente la gente si fa domande,vuole vederci a fondo. Tutti sono disposti a sacrificare qualcosa se vedono dei benefici,si incazzano invece se non vedono nessun beneficio,anzi..serpeggia anche il sospetto (probabilmente fondato,ma purtroppo io penso sempre male) che di questa mega cosa qualcuno si riempirà per bene le tasche.
Sono sicuro che se il progetto fosse stato diverso (da un'altra parte,un diverso tracciato,costi più bassi,meno invasività) l'opposizione non sarebbe stata così forte. E' inutile girarci intorno: la Valsusa NON la vuole. E,visto come stanno le cose,non ha tutti i torti.![]()
Lou soulei nais per tuchi
Oh si, siamo tutti poveri... con almeno un cellulare a testa. Pensa che ce l'hanno persino i Masai della Tanzania.
Comunque sia, personalmente non mi sento fesso, seppur da 35 anni abbia svolto i più disparati lavori che mi hanno comunque permesso di formarmi una famiglia, comprare casa e tutto ciò che le mie seppur modeste entrate hanno permesso. E vivo una vita serena senza tante ideologie di sorta, nella speranza di potermela godere ancora per parecchi anni.
![]()
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
devo dire che non ho seguito moltissimo l avicenda e apprendo la notizia solo ora.
E' vero il progresso deve andare avanti, il collegamento tra Torino e Lione va fatto per migliorare le infrastutture ma questi poveri cristiani vivono in pace e serenità in uno dei posti più bellì del nord italia da decenni e all' improvviso si vedono turbare per sempre la quiete mutando il proprio carattere tranquillo ( lo so di persona) in un carattere di aggressività verso le forse dell' ordine costrette a rispondere a sprangate.
Se qualcuno ha qualche articolo e link da passarmi in cui è spiegata meglio la vicenda magari apprendo qualche notizia, in ogni caso se ti vedi nei posti dove sei nato sbucare questo maxi cantiere che sarà attivo per decenni prima di essere completato ( sappiamo tutti i tempi di costruzione delle infrastutture su questo paese) che trasformerà alcune zone della valle in un inferno di rumori, polveri alterando anche gli equilibri e le abitudini dei locali, beh ragazzi ma i nervi saltano a chiunque! ecco perchè ho visto specialmente gente tra i 30 e i 60 anni manifestare ieri , perchè la gente si è stancata di qyuesta vicenda e se non parte adesso inutile farla partire, i tempi di costruzione saranno lunghissimi.
Responsabile commerciale www.astronomitaly.com
Analista geopolitico del contesto Medio Orientale, specializzato in Nord Africa e Turchia, mi divido fra Roma, Istanbul, Cipro e Tunisi
Segnalibri