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  1. #14981
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Voglio dire, se c' é da dare una grossa falciata sulla PA (niente di piu' e niente di meno di quanto sta avvenendo nel privato, beninteso, con buona pace dei piagnucolii soliti che bisogna sorbirsi), si deve dare mandato a costoro. Ovviamente senza parlare di "ricollocamenti" ed altre amenità varie: il ricollocamento, esattamente come per il lavoratore del settore privato (anche in questo caso, nè più, né meno ..... ), bisogna ricrearselo motu proprio, anche con gambe in spalla, qualora occorresse.
    Già... Non si capisce perchè in 'sto Paese se un'azienda va male o chiude o manda la gente a spasso (e ahimè a volte è inevitabile) mentre se lo Stato va male (e i conti dello Stato fanno sempre più pietà ogni anno che passa) i dipendenti pubblici siano comunque intoccabili. Un po' di banale logica economica no? No, solo a qualcuno...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #14982
    Burrasca L'avatar di Zanna Bianca
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Ottobre 2013, chissà quanto siamo scesi nel frattempo \as\


  3. #14983
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Zanna Bianca Visualizza Messaggio
    Ottobre 2013, chissà quanto siamo scesi nel frattempo \as\
    Sicuramente.

    Da ormai 6 anni viaggiamo per inerzia. L' attrito (che é molto ....), contribuisce al rallentamento ...... \as\
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  4. #14984
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Teoricamente la Troika dovrebbe "agire" lato spesa pubblica, ciò che serve veramente in italia e che nessun governo nazionale mai riuscirà a fare (taglio della spesa). Ma come ben sai il taglio della spesa pubblica nel breve comporta ulteriore caduta del pil, quindi ulteriore penalizzazione rapporto debito/pil, quindi sostenibilità del debito pubblico che dovrà essere ulterirmente garantita dal risparmio privato (nuove tasse patrimoniali in primis).

    Sono sempre più convinto, e se ricordi ne discutemmo tempo addietro , che dal lato delle finanze pubbliche non esista altra manovra fattibile se non un piano di tagli alle imposte e alle spese fatto nel seguente modo:
    - prima fase di circa 2-3 anni fatta di tagli alle imposte a deficit x almeno 150 miliardi su lavoro e redditi di impresa (via IRAP, semplificazione/ riduzione IRPEF e drastico taglio dell'IRES per intenderci)
    -seconda fase di circa 2 anni immediatamente successiva alla prima con tagli alla spesa pubblica a suon di 150 miliardi tra sussidi vari alle imprese, licenziamento di dipendenti pubblici e robe varie ci si arriva )
    E' chiaro che nella prima fase farai un deficit ma penso che sforare il tetto del 3% di deficit non sarebbe un dramma se supportato poi da un piano di seria riduzione della spesa non appena il sistema economico inizia a riprendere almeno un po' la corsa. Faresti un deficit nei primi 2 anni poi pero quelli successivi gli introiti e le minori spese compenserebbero parecchio. Il problema e' che non c'è di fatto alcuna volontà politica di tagliare la spesa e fare una roba del genere per il motivo che ho spiegato qui sotto allo zone, e così si tira a campare finche il tutto e' consentito.

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Mannaggia, qui (ufficio) non vedo nulla: "tubo" bloccato !

    Un veloce sunto ?

    In sostanza Bagus spiega come (anche se so che non sarai d'accordo ) l'Euro abbia fallito perché nella sua costruzione e' insito un fenomeno di esternalizzazione dei costi legati al debito pubblico. Uno Stato emette titoli di debito, questi vengono acquisiti dalle banche europee che a loro volta prendono in prestito il denaro necessario a fare cio dalla BCE. Questo va ad aumentare l'offerta di moneta complessiva in tutta l'Eurozona.

    Di conseguenza il costo in termini di minor potere d'acquisto legato all'indebitamento di uno Stato viene pagato anche dai cittadini degli altri Stati attuando una redistribuzione forzata dagli Stati più efficienti e solidi a quelli meno solidi e più indebitati con le conseguenze che ho spiegato altre volte tempo addietro in termini di distorsioni negli incentivi e creazione di bolle nel mercato dei tds dei Paesi del Sud EUropa, che infatti oggi presentano rendimenti ai minimi da 40 e passa anni.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  5. #14985
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Mutande di ferro sui mercati per il referendum scozzese...

  6. #14986
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Sono sempre più convinto, e se ricordi ne discutemmo tempo addietro , che dal lato delle finanze pubbliche non esista altra manovra fattibile se non un piano di tagli alle imposte e alle spese fatto nel seguente modo:
    - prima fase di circa 2-3 anni fatta di tagli alle imposte a deficit x almeno 150 miliardi su lavoro e redditi di impresa (via IRAP, semplificazione/ riduzione IRPEF e drastico taglio dell'IRES per intenderci)
    -seconda fase di circa 2 anni immediatamente successiva alla prima con tagli alla spesa pubblica a suon di 150 miliardi tra sussidi vari alle imprese, licenziamento di dipendenti pubblici e robe varie ci si arriva )
    E' chiaro che nella prima fase farai un deficit ma penso che sforare il tetto del 3% di deficit non sarebbe un dramma se supportato poi da un piano di seria riduzione della spesa non appena il sistema economico inizia a riprendere almeno un po' la corsa. Faresti un deficit nei primi 2 anni poi pero quelli successivi gli introiti e le minori spese compenserebbero parecchio. Il problema e' che non c'è di fatto alcuna volontà politica di tagliare la spesa e fare una roba del genere per il motivo che ho spiegato qui sotto allo zone, e così si tira a campare finche il tutto e' consentito.



    In sostanza Bagus spiega come (anche se so che non sarai d'accordo ) l'Euro abbia fallito perché nella sua costruzione e' insito un fenomeno di esternalizzazione dei costi legati al debito pubblico. Uno Stato emette titoli di debito, questi vengono acquisiti dalle banche europee che a loro volta prendono in prestito il denaro necessario a fare cio dalla BCE. Questo va ad aumentare l'offerta di moneta complessiva in tutta l'Eurozona.

    Di conseguenza il costo in termini di minor potere d'acquisto legato all'indebitamento di uno Stato viene pagato anche dai cittadini degli altri Stati attuando una redistribuzione forzata dagli Stati più efficienti e solidi a quelli meno solidi e più indebitati con le conseguenze che ho spiegato altre volte tempo addietro in termini di distorsioni negli incentivi e creazione di bolle nel mercato dei tds dei Paesi del Sud EUropa, che infatti oggi presentano rendimenti ai minimi da 40 e passa anni.
    Intanto...scenari della possibile(anche se per me piuttosto improbabile e mi dispiace perchè una mazzata al nazionalista anti-UE Farrage mi farebbe piacere)secessione scozzese:
    Goodbye Londra: la Scozia e le (possibili) conseguenze della secessione (10/09/2014) - FIRSTonline
    Che ne pensi?

  7. #14987
    Josh
    Ospite

    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Sono sempre più convinto, e se ricordi ne discutemmo tempo addietro , che dal lato delle finanze pubbliche non esista altra manovra fattibile se non un piano di tagli alle imposte e alle spese fatto nel seguente modo:
    - prima fase di circa 2-3 anni fatta di tagli alle imposte a deficit x almeno 150 miliardi su lavoro e redditi di impresa (via IRAP, semplificazione/ riduzione IRPEF e drastico taglio dell'IRES per intenderci)
    -seconda fase di circa 2 anni immediatamente successiva alla prima con tagli alla spesa pubblica a suon di 150 miliardi tra sussidi vari alle imprese, licenziamento di dipendenti pubblici e robe varie ci si arriva )
    E' chiaro che nella prima fase farai un deficit ma penso che sforare il tetto del 3% di deficit non sarebbe un dramma se supportato poi da un piano di seria riduzione della spesa non appena il sistema economico inizia a riprendere almeno un po' la corsa. Faresti un deficit nei primi 2 anni poi pero quelli successivi gli introiti e le minori spese compenserebbero parecchio. Il problema e' che non c'è di fatto alcuna volontà politica di tagliare la spesa e fare una roba del genere per il motivo che ho spiegato qui sotto allo zone, e così si tira a campare finche il tutto e' consentito.



    In sostanza Bagus spiega come (anche se so che non sarai d'accordo ) l'Euro abbia fallito perché nella sua costruzione e' insito un fenomeno di esternalizzazione dei costi legati al debito pubblico. Uno Stato emette titoli di debito, questi vengono acquisiti dalle banche europee che a loro volta prendono in prestito il denaro necessario a fare cio dalla BCE. Questo va ad aumentare l'offerta di moneta complessiva in tutta l'Eurozona.

    Di conseguenza il costo in termini di minor potere d'acquisto legato all'indebitamento di uno Stato viene pagato anche dai cittadini degli altri Stati attuando una redistribuzione forzata dagli Stati più efficienti e solidi a quelli meno solidi e più indebitati con le conseguenze che ho spiegato altre volte tempo addietro in termini di distorsioni negli incentivi e creazione di bolle nel mercato dei tds dei Paesi del Sud EUropa, che infatti oggi presentano rendimenti ai minimi da 40 e passa anni.
    Mah,io sarei più per una valutazione pragmatica della situazione:
    1)nessun governo italiano può assicurare di durare per il tempo che dici e quindi dare assicurazioni sufficienti sul fatto di tagliare le imposte prime e la spesa pubblica qualche anno.Per il semplice fatto che"qualche anno dopo",in un Paese con il quadro politico del tipo-Italia è un tempo paragonabile all'eternità...Immagina che alle elezioni dopo vince il Nuovo che avanza(quello delle stampanti con cui puoi fare qualunque cosa,per intenderci):col cavolo che taglia la spesa pubblica...Così,avendo tagliato le tasse nel 2014,nel 2016,senza tagli della spesa,ci troviamo il deficiti minimo al 7%;
    2)lo sforamento del tetto del 3% di per sè non sarebbe un dramma e sono il primo a dirlo.Ma devi considerare che,con il livello di credibilità e di fiducia che è proprio del sistema-Italia nel suo complesso,i mercati aspettano solo il primo sgarro per iniziare quella fuga dagli asset nostrani che era iniziata nel 2011...
    Insomma,come al solito e con il dovuto rispetto,a me pare sempre che per privilegiare l'enunciazione teorica di qualche economista della scuola austriaca o nordtirolese o di dove che sia a volte si rischia di trascurare un pò la realtà effettuale e di andare poco d'accordo con la teoria del male minore...
    Ultima modifica di Josh; 16/09/2014 alle 07:42

  8. #14988
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    In sostanza Bagus spiega come (anche se so che non sarai d'accordo ) l'Euro abbia fallito perché nella sua costruzione e' insito un fenomeno di esternalizzazione dei costi legati al debito pubblico. Uno Stato emette titoli di debito, questi vengono acquisiti dalle banche europee che a loro volta prendono in prestito il denaro necessario a fare cio dalla BCE. Questo va ad aumentare l'offerta di moneta complessiva in tutta l'Eurozona.

    Di conseguenza il costo in termini di minor potere d'acquisto legato all'indebitamento di uno Stato viene pagato anche dai cittadini degli altri Stati attuando una redistribuzione forzata dagli Stati più efficienti e solidi a quelli meno solidi e più indebitati con le conseguenze che ho spiegato altre volte tempo addietro in termini di distorsioni negli incentivi e creazione di bolle nel mercato dei tds dei Paesi del Sud EUropa, che infatti oggi presentano rendimenti ai minimi da 40 e passa anni.

    Poi ci ritorno, perche' questa mattina ho il cervello in modalita' OFF (dormito una cippa questa notte, la bimba ha fatto la "matta".... ).

    Comunque si, direi che a prescindere NON sono d'accordo !







    (battute a parte, poi cerco di vederlo veramente su un altro PC ! )



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
    ______________________________
    Ciao Alessandro......

  9. #14989
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Per me,per ridurre le tasse la riduzione della spesa pubblica va fatta HIC ET NUNC e non rinviandola al 2015 o al 2016.
    Se poi vogliamo continuare a vivacchiare e a vivere d'annunci,come fa l'attuale governo,facciamolo pure.Tanto i nodi al pettine arrivano,prima o poi.
    Quanto alla riduzione delle tasse A SUON DI DEFICIT,proposta da Stau e-par di capire-dagli esponenti della scuola austriaca,per me è una cosa che può fare un Paese che abbia una credibilità maggiore dell'Italia attuale(leggi USA ai tempi di Reagan)ma,nelle condizioni date,il solo pensarlo per me denota poca capacità di percezione della realtà fattuale,che è quella di un Paese che tiene l'anima con i denti.

  10. #14990
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Sono sempre più convinto, e se ricordi ne discutemmo tempo addietro , che dal lato delle finanze pubbliche non esista altra manovra fattibile se non un piano di tagli alle imposte e alle spese fatto nel seguente modo:
    - prima fase di circa 2-3 anni fatta di tagli alle imposte a deficit x almeno 150 miliardi su lavoro e redditi di impresa (via IRAP, semplificazione/ riduzione IRPEF e drastico taglio dell'IRES per intenderci)
    -seconda fase di circa 2 anni immediatamente successiva alla prima con tagli alla spesa pubblica a suon di 150 miliardi tra sussidi vari alle imprese, licenziamento di dipendenti pubblici e robe varie ci si arriva )
    E' chiaro che nella prima fase farai un deficit ma penso che sforare il tetto del 3% di deficit non sarebbe un dramma se supportato poi da un piano di seria riduzione della spesa non appena il sistema economico inizia a riprendere almeno un po' la corsa. Faresti un deficit nei primi 2 anni poi pero quelli successivi gli introiti e le minori spese compenserebbero parecchio. Il problema e' che non c'è di fatto alcuna volontà politica di tagliare la spesa e fare una roba del genere per il motivo che ho spiegato qui sotto allo zone, e così si tira a campare finche il tutto e' consentito.

    Credo che questa sarà la "proposta indecente" / "mediazione" che farà questo governo con Bruxelles ... non rispettare il rapporto deficit/pil (per non fare manovre correttive per il 2014 e per non fare manovre superiori a 15 mld per il 2015) delegando alla Troika il piano di riduzione della spesa pubblica ... proposta indecente perchè nessuno ci permetterà di derogare al rapporto deficit/pil quindi la soluzione più quotata, imho, è quella di un piano di riduzione della spesa pubblica in caso di commissariamento senza possibilità di derogare al rapporto deficit/pil, ergo ... nel biennio (se va bene) 2014/2015 ulteriore caduta del pil.

    [B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate

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