Potremmo anche tagliare l'Italia:il centronord nell'euro,il centrosud(indipendente e con Rione Traiano di Napoli come capitale)con la lira.Così prenderemmo più piccioni con un fava:facciamo contenti il Comico,quelli delle ampolle del Po,Bagnai e forse pure la Merkel in un colpo solo...
Non mi sembra un'idea tanto peregrina(per dirla come uno di nostra conoscenza,quello dei ristoranti pieni...)
oecd-interim-global-economic-assessment-7-638.jpg
dire che siamo fermi al palo sarebbe fin troppo ottimistico. \fp\
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Mi chiedo ancora quanta credibilità abbia l'Italia nei confronti degli investitori ... \fp\
Entro la fine di quest'anno ci sarà almeno un dato positivo Dubito
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Intanto in Germania emessi titoli di Stato (Schatz) a 2 anni con rendimento negativo di -0.7, minimo storico (non che la precedente asta del 20 Agosto avesse "pagato" di piu', pero' almeno allora il rendimento era allo 0 ! ), con bid to cover in salita a 2,3 contro 2 della precedente asta (insomma, pure piu' richiesti rispetto a prima....)
Bund decennale che rende l'1%.....
Bella li' !
Nulla di contraddittorio ... pure io la penso come te, cioè che l'offerta crea la domanda. Il problema è che in un momento in cui l'offerta è al palo, andare a ridurre veramente la spesa pubblica, il che significa andare a sopprimere posti di lavoro o ridurre sensibilmente il costo degli stipendi, altro non fa che ridurre i consumi (domanda), quindi la già ridicola offerta aggregata risulterebbe in eccesso rispetto alla capacità di consumo reale.
Se facciamo come in Grecia, cioè portiamo gli stipendi dei dipendenti pubblici, che ne so, a 900 euro, oppure ricalcoliamo tutte le pensioni col sistema contributivo, credi che il pil nell'immediato non crolli?
E qui mi collego al discorso del Bassini ... un ulteriore crollo del Pil di 3-5 punti significa automaticamente default, imho.
Quindi che fare? ristrutturare in modo concordato con l'Europa e la Bce il debito, iniziare un taglio della spesa pubblica non in stile Grecia e abbassare la tassazione alle imprese.
In termini di costi da sostenere, sia per l'italia sia per l'intera area euro, meglio un nostro default parziale pilotato piuttosto che uno shock finanziario improvviso.
A meno che qualcuno non pensa che si possa uscire da questa situazione sperando nella mano invisibile di Smith oppure pensando che se ne uscirà con sola austerità senza aver prima raso al suolo la produzione industriale italiana e la ricchezza privata.
Ultima modifica di CausaEffetto; 17/09/2014 alle 11:27
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
Non molta.Un pò più di quanta ne avesse nel 1992 e nel 2011,i nostri anni peggiori,probabilmente sì.
Quella che ci resta è legata alle sorti dell'area-euro.Se per avventura lo status quo venisse messo in discussione,gli asset italiani finirebbero sotto attacco molto prima e molto di più di quelli spagnoli,sloveni ed irlandesi(e forse anche portoghesi).
Ragazzi,ma voi tifate per il"sì"al referendum scozzese?Io non lo so...ma sicuramente la questione è molto rilevante per le sorti europee.Che ne pensate?Niente commenti politici,esaminiamo i risvolti macroeconomici.
Legge di Say ... inutile approfondire a livello teorico dal momento che non se ne uscirebbe poiché l'economia non è una scienza perfetta, non è una scienza matematica ma piuttosto una realtà dove sembra valere tutto e il contrario di tutto.
Per quanto mi riguarda, la legge di Say è l'unica legge economica che mi ha convinto pertanto per me è una "verità" quasi assoluta.
[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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