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  1. #15051
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Stau Visualizza Messaggio
    Quoto, meglio gli inferni fiscali come l'Italia.
    Guardala dalla parte che preferisci , ma il problema non cambia di una virgola.

    E il discorso della libertà economica non c'entra proprio nulla (o meglio... C'entra visto che noi facciam cagare pure qui , ma è un discorso diverso).
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #15052
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da CausaEffetto Visualizza Messaggio
    Nulla di contraddittorio ... pure io la penso come te, cioè che l'offerta crea la domanda. Il problema è che in un momento in cui l'offerta è al palo, andare a ridurre veramente la spesa pubblica, il che significa andare a sopprimere posti di lavoro o ridurre sensibilmente il costo degli stipendi, altro non fa che ridurre i consumi (domanda), quindi la già ridicola offerta aggregata risulterebbe in eccesso rispetto alla capacità di consumo reale.

    Mah, io la penso in modo diametralmente opposto. Se metti le imprese nella condizione di produrre e di "offrire", ma al contempo i potenziali consumatori dei loro beni non hanno redditi, o ne hanno di bassissimi ed incerti (es. lavoro precario), a che pro le imprese dovrebbero ricominciare a produrre? Io, impresa, produrrò se il mercato mi chiede il prodotto x, o no? Perchè dovrei fare il contrario, cioè produrre "sperando" che tale prodotto x sia richiesto (in un contesto in cui il consumatore non ha la possibilità economica di comprare tale prodotto)?

  3. #15053
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    Mah, io la penso in modo diametralmente opposto. Se metti le imprese nella condizione di produrre e di "offrire", ma al contempo i potenziali consumatori dei loro beni non hanno redditi, o ne hanno di bassissimi ed incerti (es. lavoro precario), a che pro le imprese dovrebbero ricominciare a produrre?
    E' proprio qui che sta il punto. La diminuzione dei redditi che hai detto non e' un accidente piovuto dal cielo ma una conseguenza diretta della riduzione della produzione e dell'offerta . Meno investimenti --> meno produzione/offerta --> meno reddito e viceversa. Il tuo ragionamento e' corretto anche secondo me ma non punta alla "radice" della crisi. E' ovvio che il calo della domanda, l'ultimo anello della catena economica, porta il processo di crisi ad "autoriprodursi" come hai detto, pero alla base del processo cosa c'è se non una riduzione del reddito disponibile e quindi della produzione (dal momento che il reddito si crea solo una volta che si e' prodotto qualcosa)?

    Secondo me e' proprio questa (permettetemi una divagazione ma a me piace un sacco discutere di ste robe amene ) la differenza fondamentale tra il pensiero keynesiano e quello austriaco. I keynesiani ritengono che le crisi siano causate da un eccesso di risparmio.

    Gli individui improvvisamente senza alcun motivo decidono di mettersi troppo a regime e questo e' un male, perché facendo così riducono gli investimenti e quindi l'occupazione, il cui calo produce ulteriore diminuzione di consumi, portando poi il sistema economico ad avvitarsi. L'intervento del governo deve essere finalizzato a fare in modo che la gente smetta di risparmiare e riprenda a spendere.

    Per cui non importa cosa faccia il Governo in termini di investimenti purché i consumi ripartano (Keynes scrisse infatti che un investimento pubblico del tipo: assumere persone x scavare le buche e riempirle sarebbe stato comunque meglio di niente perché avrebbe creato nuovi occupati che poi avrebbero speso più di prima ecc.).

    Nel pensiero austriaco e' tutto il contrario: le crisi sono causate da una mancanza di risparmio, da una contrazione del bacino di risparmi reali e da debiti eccessivi , dove per risparmio si intende capitale allocato/investito adeguatamente. Un accumularsi di distorsioni legate all'intervento pubblico finisce per distrocere le informazioni legate ai segnali di prezzo e indirizzare gli individui verso investimenti non produttivi come lo sarebbero stati quelli in assenza di questo intervento. Quando poi la natura degli investimenti si rivela per quello che e' chi li ha effettuati inizia a vendere e a cercare di risparmiare.

    Questo per dire che secondo me entrambe le visioni sono in realtà conciliabili, ma quella keynesiana si ferma troppo all'apparenza, senza indagare cosa stia veramente dietro a un improvviso aumento del risparmio dei cittadini. Non fornisce insomma motivazioni rigorose dal punto di vista logico ed e' per questo che considero la prospettiva ausTriaca come più adeguata a descrivere l'economia.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  4. #15054
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Profumo di trojka:
    23 Settembre 2014 Draghi è stufo dei no tedeschi

    Per me Draghi ha stra-ragione( e lo difendo contro le critiche di Sapelli,che secondo me non tengono conto delle condizioni fattuali estreme in cui agisce) ma mi ricorda Markovic ai tempi dell'ultima Jugoslavia:un capitano di una nave che ha contro i più forti dell'equipaggio e ha a disposizione un timone troppo piccolo per manovrare un bastimento in secca,mentre la tempesta da cui lo ha salvato già una volta si sta nuovamente approssimando.
    Ultima modifica di Josh; 24/09/2014 alle 17:54

  5. #15055
    Uragano L'avatar di zione
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    MILANO (MF-DJ)--Le vendite di nuove unita' abitative negli Usa ad agosto
    sono salite del 18,0% a livello mensile a 504.000 unita', a fronte di un
    consenso a 430.000 unita'.

    Lo ha reso noto la National Association of Realtors. Le vendite di nuove
    case di luglio sono state riviste da 412.000 unita' a 427.000 unita'.

    red/jes
    jessica.longarini@mfdowjones.it
    (fine)

    MF-DJ NEWS
    2416:05 set 2014
    $ che e' salito a 1,2770-80 contro euro, mentre il Treasury a 10 anni ha visto il rendimento salire oltre il 2,50%: insomma, rende piu' del ns decennale, ecco....



    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
    ______________________________
    Ciao Alessandro......

  6. #15056
    Uragano
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?



  7. #15057
    Josh
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Purtroppo i tedeschi hanno molti pregi ma non quello della duttilità.Non cambieranno strada.

  8. #15058
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    @Stau: ma tu lo leggi Scacciavillani? Perchè secondo me andreste d'accordo (peraltro su molte cose son d'accordo pure io...).
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  9. #15059
    Tempesta L'avatar di Fede85
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Purtroppo i tedeschi hanno molti pregi ma non quello della duttilità.Non cambieranno strada.
    Si vede che stanno troppo bene
    scherzi a parte non andrei a fare le pulci alla Germania visto la nostra mobilità o forse mi sono perso qualche grosso cambiamento \fp\

  10. #15060
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da FunMBnel Visualizza Messaggio
    @Stau: ma tu lo leggi Scacciavillani? Perchè secondo me andreste d'accordo (peraltro su molte cose son d'accordo pure io...).
    Clamoroso Fabio Scacciavillani. Quando sono giu' di morale mi sparo un po' di Seminerio e Scacciavillani. \as\
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

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