Vabbè,non è la stessa cosa:l'Italia sarebbe paragonabile alla Grecia se finisse a Roma,al più.Noi abbiamo un'economia esportatrice,manifatturiera e un bilancio che bene o male produce avanzi primari dal 1995(tolto il 2009),loro esportano pochissimo e vivono di turismo e pubblico impiego.
Non puoi dire che siano situazioni speculari.
Scusa dove ho scritto che siamo uguali alla Grecia? Ho scritto che siamo falliti (non è vero, anche se ci mantengono artificialmente a galla?), che siamo entrati nell'Euro senza i requisiti (non è vero?), e ho anche scritto che avevamo e una base BEN più solida.
Capisco che si debba ragionare per slogan, però almeno leggete bene...
No,non concordo con l'affermazione n.1: l'Italia non è fallita,né in senso tecnico né in senso lato.Si finanzia regolarmente sui mercati(oggi ha collocato i suoi titoli senza problemi ed a tassi bassissimi,il bid-to-cover è stato buonissimo),ha un discreto avanzo primario,esporta tantissimo ed ha una base manifatturiera "affaticata"ma ancora ingente.Sull'affermazione n. 2 possiamo invece dire che l'interpretazione rigorosa dei parametri di Maastricht,basata sull'aspetto del d.p. considerato in cifra assoluta,probabilmente avrebbe portato all'ingresso italiano in un secondo momento ma certo non con i primi entrati(il che poi era l'idea di Bolkestein).
Ecco qui sta la differenza tra me e voi seguaci della finanza. Per voi basta che si vendano titoli di stato e lo stato non è fallito. Non conta avere quasi il 30% della popolazione sotto la soglia di povertà, una intera generazione precaria o disoccupata e senza alcuna prospettiva, costi dei beni di prima necessità altissimi e sproporzionati con il potere di acquisto (quindi mercato interno fermo), e tante altre amenità che non sto ad elencare. Per me questo è un paese se non fallito destinato a fallire. Se il popolo italiano non avesse avuto la capacità di risparmio e di investimento sugli immobili dei nostri genitori e nonni (cosa che non esiste altrove), allora ci sarebbe stato già da piangere. Tempo al tempo...
Voi continuate a trastullarvi con tassi di interesse, bot, spread e altre cavolate del genere, mentre la terra ci sta franando sotto i piedi.
Parli come quelli che stanno a Bruxelles a pontificare sulle economie altrui. Rigida applicazione di definizioni, e tanta distanza dal mondo reale. La finanza completamente staccata dall'economia vera, quella che fa davvero girare la nazione (non quella che fa campare le banche).
Buon proseguimento di dibattito, ero solo entrato per difendere il popolo greco da delle offese gratuite e che non merita, non era mia intenzione entrare nelle vostre sontuose discussioni di alta finanza che poco mi importano essendo fini a sè stesse.
Sinceramente quest'uscita non la capisco.Esiste una definizione universalmente accettata di fallimento di uno Stato e non coincide con le tue osservazioni sociologiche.Se invece mi parli di degrado sociale o di crisi prolungata sono d'accordo con te.Ma il default è un'altra cosa.
Secondo me non possiamo e non dobbiamo far passare il messaggio che la Grecia e' in questa situazione solo per colpa della UE..in parte si questo è innegabile .
stesso discorso per l'Italia se pensiamo alle manovre econimiche attuate dai governi passati ad oggi troviamo molti spunti per capire come mai il nostro Paese si trova in difficoltà..
Sestriere 8/12/14
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