you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Quando è entrato il Regno Unito era un paese in declino, sia economico che sociale.
Aveva perso il più importante periodo di crescita che l’Occidente abbia mai sperimentato (gli anni del secondo dopoguerra), la sua industria tecnologicamente obsoleta perdeva competitività di fronte all’incalzante ascesa dei concorrenti continentali e l’intero apparato produttivo era irrigidito da uno statalismo improduttivo ed immeritocratico. Quella per il Regno Unito fu l'epoca della deindustrializzazione, delle città svuotate e arrugginite, della disoccupazione e dei disordini sociali.
Con le dovute differenze era un po’ come l’Italia di oggi.
Allora la comunità europea significava crescita, lavoro e futuro. Il Regno Unito ha beneficiato tantissimo dell’appartenenza al mercato unico, Londra ha beneficiato tantissimo del suo nuovo status di capitale finanziaria de facto del continente e il tutto unito a indubbi meriti propri ha permesso al paese di tornare al passo con gli altri.
Ora che si trova di nuovo dalla parte dei migliori l'atteggiamento è cambiato.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Infatti. Crescita del PIL al 3% nel 2014 e tasso di disoccupazione sceso al 5,6%, tasso secondo in Europa (e di solo qualche decimo di punto percentuale ) alla Germania.
Ma ovviamente fosse successo a noi se ne parlava in positivo per giorni, visto che invece capita al vostro avversario ideologico di voi europeisti (Fabio nel post indietro li ha pure definiti "nemico" ) allora sminuiamo pure.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Visto che parli di "avversari ideologici" leggasi di ideologia altrui , come fa un "austriaco" come te a "magnificare" sistematicamente il modello inglese che, negli ultimi 6 anni (leggasi 2008-2013), recita questo alla voce indebitamento netto?
5.1%
10.8%
9.6%
7.6%
8.3%
5.8%
Sarà esistito un modello più stampatore keynesiano in Europa negli ultimi anni?
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Nel 2014 il deficit è al 5,8% come nel 2013.
In effetti dal 2007 in poi il Regno Unito ha mantenuto deficit di bilancio, commerciali e delle partite correnti (nell'ultimo caso al record dal dopoguerra) tra i più elevati dell'occidente, ha più che raddoppiato il debito pubblico ritrovandosi ad essere in totale lo stato più indebitato del pianeta in relazione al PIL secondo alcune analisi, ha tassi d'interesse fissi allo 0,5% dal 2009 (la BCE ci è arrivata a fine 2013) e ha lanciato un programma di QE di circa mezzo miliardo di sterline, quantitativamente simile a quello della BCE ma in relazione ad un'economia quasi 10 volte più piccola.
Inoltre pare essere in atto una nuova bolla immobiliare a Londra.
Bisogna vedere cosa succederà nei prossimi anni. Sarà più semplice ridurre il deficit adesso che la crescita è ripartita.
Ultima modifica di nevearoma; 26/05/2015 alle 16:31
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Guarda... Per me posson far quello che vogliono eh! Ognuno usa le ricette che pensa siano migliori.
Ma ero curioso di capire questa misteriosa dicotomia tra la Stau anti-keynesiano iper-austriaco e l'esaltazione del modello inglese.
Peraltro avevo letto un po' di tempo fa su fastidio che le loro belle crepe le han pure loro...
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