sul neretto entriamo in un campo minato ...... che preferisco non affrontare pena il pericolo di "flames".
Sulle leggi di mercato generali sono e non potrebbe essere altrimenti, d' accordo con te. Sono tuttavia convinto che ci sia una "terza via2, ovvero un prodotto abbastanza diffuso, che tuttavia richieda know-how di rilievo e che quindi dia risultati, anche remunerativi, che vadano oltre la mera m..... Mi vengono in mente soprattutto gli alimentari, ma anche certo artigianato, incluso quello edilizio, "esportabile", con opportuni comportamenti, anche all' estero. Ma qui occorrerebbe tempo per sviscerare.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Parlando di alimentari: noi abbiamo prodotti di qualità che esportiamo nel mondo intero. E che potremmo esportare ulteriormente se per motivi vari non ci fossero contingentamenti... Che potrebbero essere rimossi, ma ci sono genialoidi che preferiscono opporsi difendendo la parte di bassa qualità... E anch'io qui mi fermo per evitare flammoni.
Comunque anche queste sono nicchie e con le nicchie non si fanno i competitor globali.
In compenso per fare prodotti di qualità e di massa bisognerebbe investire. Ma per investire ci vogliono testa e soldi e molto spesso qui mancano entrambi... E tristemente a tutti i livelli...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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Va detto cmq che le tue preoccupazioni sul fatto che andare in pensione più tardi non favorisce la produttività non sono peregrine.
Ma nei Paesi più avanzati quest'aspetto viene affrontato destinando la forza lavoro più anziana a mansioni compatibili con il fisiologico calo della produttività.
E' così in Germania,dove il problema è stato affrontato con le vituperate riforme Schroeder,considerate espressione del neoliberismo imperante,quando invece erano il frutto di una semplice lungimiranza.Ma anche in Canada e Slovacchia si sta affrontando la questione:
“Nessuno in Italia pensa al futuro, tra 40 anni sarà un disastro†- Linkiesta.it
Ultima modifica di Josh; 20/12/2015 alle 11:34
Insomma 'na tragedia.
Cmq se la popolazione sarà sempre di meno, i pochi giovani attuali che in futuro saranno 45-55 enni, non avranno il problema della casa.
Potrebbero esserci più negozi sfitti e quindi calerebbero molto gli affitti degli stessi dando la possibilità di poter aprire un po' più facilmente un'attività commerciale ad esempio (certo, anche se diminuendo la popolazione, ci saranno meno compratori di tutto).
Che ne pensate su queste ipotesi?
E' un fatto matematico. La popolazione diminuirà a meno che non arrivino centinaia di migliaia di immigrati ogni anno.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Anche nel breve. Nel 2015 la popolazione diminuirebbe di oltre 100000 unità se non fosse per gli immigrati.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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