Domenico, ho dei ricordi vetusti ma indelebili nella mia mente
calcola che tra Cracovia e Varsavia (la seconda e la prima città della Polonia) non esiste una rete autostradale degna di questo nome
sicuramente sarà diventata una superstrada, lo spero
quando ci passai io stavano facendo il lavori vicino Kielce, sennò passavi per tutti i pesini e ti toccava fare tutti i rondò anche dell'isolato di periferia (senza cartelli che ti indicassero la direzione per la capitale ... potrei scrivere un libro)
io poi da Cracovia dovevo andare a Bia£ystok... fu un'avventura (cosa non si fa per una donna)
Alessio (Nosync) avrà notizie di primissima mano visto che lui è molto presente anche in quelle zone
vorrei tornarci (mi è piaciuta tanto e non solo per lei), nel caso ti dirò
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
La parte grassettata è ciò che ci inchioda.Nel 2005,con l'economia mondiale che tirava alla grande,riuscimmo a fare disavanzo primario,esclusivamente in vista delle elezioni dell'anno successivo.L'allora ministro dell'Economia(Siniscalco,per la cronaca)si giustificò dicendo che era quello che aveva fatto la Francia nel 2003/04.Ovviamente la Francia non aveva il nostreo debito pubblico e cmq il 2003 era cronologicamente più vicino al 2002,che fu un anno molto difficile nell'economia globale perché veniva dopo l'attentato alle Torri Gemelle.Invece nel 2005 ed ancor più nel 2006 le economie principali tiravano ed era allora che si doveva mettere fieno in cascina.Lo disse persino Tremonti,che pure fra il 2001 ed il 2004 aveva cincischiato e scritto libri.
Il guaio è che sono ancora poche le aziende che operano in settori che non risentono del crollo del petrolio.Ma il vero problema sono le motivazioni che rendono prolungato quest'ultimo,legate alla debolezza della crescita mondiale ed all'aumento rapidissimo delle probabilità che arrivi,al più tardi nel 2017,una nuova recessione mondiale.
Hai dimenticato pero' di citare forse il piu' importante fattore che ha portato il prezzo del petrolio a tali livelli, e che e' forse il piu' "logico" in tal senso: l'elevata produzione/estrazione dello stesso, ai massimi di sempre !
Non solo, questo, causa ora l'Iran ma soprattutto anche causa gli USA: in ogni caso la domanda di petrolio e' vista e stimata in crescita, il problema e' pero' tale eccesso di offerta.
Se non si taglia quella.....
prima il prezzo alto del petrolio era un problema....adesso il prezzo basso è un problema......come al solito l'economia ci prende per i fondelli......
No no. Che tutto. Manco il Padreterno oramai ce la farebbe a dir tutto.
Però raramente mi sento in palese disaccordo con quel che scrive.
Se non altro perchè le sue ricette non sono mai state tentate neppure alla lontana. E i risultati delle alternative si vedono benissimo.
Ma questa è materia più politica che economica. Se i tedeschi son stati abili a manovrare il giro dei gasdotti esattamente cosa gli si può imputare? Di essersi venduti meglio?
Ci son ben altre cose, in materia di "regole" europee, sulle quali sarebbe il caso di inchiodarli...
Veramente di questo mi pare abbia parlato più volte. O magari sono io che attribuisco a lui roba che ho letto da altra parte...
Il che può essere.
Va detto che nel momento in cui c'è un riferimento che dimostra di funzionare è più facile "amare" quello che non il modello greco.
E infatti mi pare che di DB, per esempio, ne abbia parlato.
E allora è un deja vu.
Che però mostra che i 250 miliardi di cui straparla la nostra stampa son semplice spazzatura.
Ma soprattutto mostra che tra moneta sonante poi (parzialmente) rientrate e garanzie pubbliche che fanno ancora in tempo a scattare l'impegno in termini di PIL nostro e tedesco in fondo non differisce più di tanto.
Il problema è leggermente diverso:
1. deficit lo stiamo facendo anche adesso
2. lo stiamo facendo nonostante si sbandieri che l'economia è in ripresa (quindi nel caso si usa, di nuovo, la leva fiscale in modo pro-ciclico)
3. lo stiamo facendo nel modo sbagliato: le tasse non calano (nonostante le straminchiate della propaganda ministeriale) e la spesa neppure. In particolare quella corrente.
Un ritardato, c'è poco da dire...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Intanto vedo che qui si sta per celebrare l'apoteosi del fu stau.
La grande sconfitta delle banche centrali - Phastidio.net
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Non è l''economia che ci prende per i fondelli ma gli economisti, o la maggior parte degli stessi, che non hanno una teoria logicamente valida e che danno quindi la colpa al calo del prezzo di questo o all'aumento del prezzo di quell'altro, oppure ad altre situazioni comunque settoriali (vedi quando si dava la colpa ai mutui sub-prime o agli speculatori), mentre l'andamento del ciclo economico non può essere la conseguenza di fluttuazioni settoriali.
La colpa è semplicemente di una cosa soltanto: ovvero dell'espansione monetaria messa in atto da anni a questa parte dalle Banche centrali e in particolar modo dalla FED, dalla Bank of England e dalla BOJ e da 2 anni a questa parte anche dalla BCE.
Come si può pensare che un'economia possa addirittura rilanciarsi con tassi di interesse negativi? Come si può credere che davvero interessi negativi abbiano un senso (ossia che ricevere denaro domani sia meglio che averlo oggi...assurdità che perfino uno delle scuole medie capirebbe?
E' chiaro che appena la banca centrale frena un po' la stampa di moneta chi ha acquisito tali titoli se ne disfa alla sveltissima, perché il loro impatto sui bilanci diventa deleterio...non a caso l'ondata di vendite sui mercati è cominciata poco dopo che la FED ha annunciato di iniziare ad alzare i tassi...Adesso, guarda il caso, la Yellen ha già fatto marcia indietro e ha detto che aspetterà ancora a rialzare i tassi .
Sa benissimo che non c'è alternativa all'espansione monetaria ora come ora, e temo non ci sarà ancora per un bel po', finchè ad un certo punto - temo - ci troveremo di fronte a un bivio: continuare a stampare e portare ad inflazione elevata (non necessariamente iper-inflazione) oppure stringere la cinghia della politica monetaria e prepararsi ad una dolorosa correzione . L'unica speranza è che questo momento sia ancora lontano (come credo).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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